tag:blogger.com,1999:blog-66211007061750399982024-03-27T16:53:21.791-07:00in vacanza da una vitala mia vita da casalinga in lotta con orari, ordine, progetti mai conclusi, ma sempre alla ricerca del bello e... del buonolucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.comBlogger267125tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-54742705094818464712018-03-02T04:05:00.002-08:002018-03-02T04:08:22.229-08:00IL SALMONE COME PIACE A ME, AFFUMICATO AL CEDRO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLnv_kZ7cPh0oucU3euijhsvze1eNyKdSdBkUwd-zLF4uUTsXD0iMQuJIsrvekqsFRdWIJBTPPh80WtltHYVUOR81RA40i5GBlYwtuJ1mkKxQbpY1bzVcqM9YJ2WmGhn09OYPUzsLsYwbA/s1600/salmone-affumicato-legno-cedro.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1065" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLnv_kZ7cPh0oucU3euijhsvze1eNyKdSdBkUwd-zLF4uUTsXD0iMQuJIsrvekqsFRdWIJBTPPh80WtltHYVUOR81RA40i5GBlYwtuJ1mkKxQbpY1bzVcqM9YJ2WmGhn09OYPUzsLsYwbA/s640/salmone-affumicato-legno-cedro.JPG" width="425" /></span></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Un tempo <b>cucinavo di più</b> e mi lanciavo nella sfida delle sfide, l<a href="https://www.mtchallenge.it/2018/02/05/mtc-n-70-la-ricetta-della-sfida-febbraio-regolamento/" rel="nofollow" target="_blank">'EmmeTiChallenge</a>. Poi il gioco si è fatto durissimo, il tempo a disposizione diminuito e io non non sono più riuscita a star dietro a nulla. Ho abbandonato la sfida, ma continuo a bearmi delle meraviglie che, mese dopo mese, i partecipanti riescono a preparare.</span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La sfida di febbraio è stata un'illuminazione. Il tema su cui giocarsi la ricetta è qualcosa di familiare, <b>l'affumicato</b>. I partecipanti, come al solito, sono riusciti a realizzare in casa dei piatti affumicati strabilianti. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">A me è venuta voglia di dare il mio piccolo contributo<b> in omaggio a questa sfida</b> che mi ha insegnato tanto, che mi ha spinto a vincere la pigrizia e mi ha vista impastare tagliatelle, realizzare bignè per il <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2011/10/profiterole-home-made-allo-scoccare.html" target="_blank">profiterole</a>, dare sfogo alla fantasia. E non dimenticherò mai il <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2015/10/un-pollo-ripieno-un-po-di-bbq-e-una.html" target="_blank">pollo </a>che ho disossato e farcito con le mie mani! </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Negli anni della giovinezza l'affumicato che conoscevo era solo quel sapore di chiara origine industriale che si ritrova sulle scamorze, sulla pancetta, sul salmone e che inizialmente ti piace un sacco e alla lunga non riesci più a sopportare. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Poi è arrivato il BBQ, sono arrivate le ricette di BBQ4all, i libri da leggere sull'argomento, i tanti corsi (di BBQ4All e di Agribrianza, il top della formazione) e le specializzazioni. Il marito si è appassionato e io mi sono riconciliata con l'affumicato. Grazie a ciò che imparava il marito, ho scoperto che si può affumicare con tantissimi legni diversi, quello di melo, di ciliegio, di cedro, di quercia americana, di <b>botti di Jack Daniel's</b>, di birra, di vino, di acquavite. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ho scoperto l'esistenza dello <i><b>smoke ring</b></i>, quell'anello rosa che si crea intorno alla superficie della carne rossa, che indica che l'affumicatura è andata a buon fine e che i non addetti al mestiere pensano sia indice di carne poco cotta. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ho apprezzato nuovi gusti e nuovi piatti. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ecco perchè <b>non potevo non postare una ricetta</b>. Sono mesi che non lo faccio.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">
SALMONE AFFUMICATO SU PLACCA DI CEDRO </span></h3>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYL_cu9kdvIGgCf91mOZUWWpAyIHrOl5NSvBkpPkLyDshRsRCLwWxWKUmayW7hAUpiO6f1WmrBgAe6SbwZ_esevVEKPaTh-5psj0uuWzVDn5C_EyUWQiyeQTYRwRRqs695vacssZzB-Gyi/s1600/salmone-affumicato-legno-cedro-planking.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="902" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYL_cu9kdvIGgCf91mOZUWWpAyIHrOl5NSvBkpPkLyDshRsRCLwWxWKUmayW7hAUpiO6f1WmrBgAe6SbwZ_esevVEKPaTh-5psj0uuWzVDn5C_EyUWQiyeQTYRwRRqs695vacssZzB-Gyi/s640/salmone-affumicato-legno-cedro-planking.JPG" width="424" /></span></a></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b>Non ho mai amato il salmone fresco</b>, quel gusto forte e dolciastro nello stesso tempo mi nauseava. Così mi piace tantissimo. Il marito ha imparato a farlo con crosta di senape <a href="http://www.bbq4all.it/salmone-su-placca-di-cedro/" rel="nofollow" target="_blank">da BBQ4all</a> e da allora non c'è commensale che non chieda il bis, bambini compresi. Stavolta, abbandonata la senape, la scelta è caduta sulle erbe aromatiche, l'aneto in particolare. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La cottura su tavoletta di legno</span></b></h3>
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<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></b></div>
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<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></b></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Lo strumento per affumicare è una <b>tavoletta di legno</b>, in questo caso di cedro. Casa nostra ne è invasa. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La cottura su legno è meravigliosa per ottenere affumicature delicate, adatte a materie prime come il pesce, la carne bianca, i formaggi. Si chiama <b><i>Planking </i>la tecnica della cottura</b>, con conseguente affumicatura, su legno e oltre a permettere di avere dei piatti interessanti dal punto di vista del gusto, ha anche un plus estetico non indifferente. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Portare in tavola il salmone, o le ricottine, con tanto di tavoletta ha sempre un effetto scenico che contribuisce ad aumentare la curiosità e l'acquolina dei commensali.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Come si cuoce su <b>placca</b>? Ecco i passaggi da fare</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">- <b>si mettono a bagno in acqua le tavolette</b>, se si ha tempo per qualche ora (3/4 almeno). Si eviterà che prendano fuoco e che brucino. Le tavolette vanno immerse in una bacinella d'acqua con un peso sopra, il perchè è ovvio: il legno galleggia</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">-<b> si accendono i bricchetti </b>per la griglia, si tolgono le tavolette dall'acqua, si asciugano e si comincia a preparare tutto l'occorrente per il piatto da realizzare</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">- <b>si sistema la pietanza</b>, nel nostro caso il salmone, sulla tavoletta. Quando le braci sono pronte e sistemate nel kettle in modo tale da poter fare sia la cottura diretta che quella indiretta, si posiziona la tavoletta sopra le braci per la cottura diretta.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">- in pochissimo tempo si comincerà a sentire un <b>profumo aromatico di legno</b>. Fumo e profumo sono il segno che è arrivato il momento di spostare la tavoletta lontana dalle braci, per la cottura indiretta</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">- sistemate le placche per la cottura indiretta, si può <b>chiudere il coperchio</b> del BBQ e attendere il tempo necessario per la cottura della pietanza</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ora che abbiamo imparato come cuocere e affumicare i cibi su tavoletta di legno, ecco la ricetta del nostro salmone affumicato su legno di cedro</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ingredienti</span></b></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">una baffa di salmone (ci si mangiano minimo 4 persone, a seconda di quanto è grande)</span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">una o due tavolette di cedro (a seconda di quanto sia grande la baffa) </span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">olio extravergine d'oliva delicato </span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">fior di sale</span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">pepe</span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">rub di erbe aromatiche secche (aneto, timo, maggiorana) </span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">scorza di cedro o limone da grattugiare</span></li>
</ul>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Procedimento</span></b><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b><br /></b>
Preparare il salmone, adattandolo alla placca, verificando che non ci siano lische. Metterlo sulla placca di cedro e ungerlo con un sottile strato di olio. Preparare il rub di erbe aromatiche miscelando in uguali quantità aneto, timo, maggiorana, un pizzico di sale. Spolverare il salmone con il rub, in modo tale che la superficie ne sia tutta coperta ma senza esagerare.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Chiudere la placca con la pellicola trasparente e mettere il salmone a riposare in frigorifero mentre si prepara la brace. Quando il dispositivo ha raggiunto la temperatura di 180° / 200° si può procedere con la cottura come descritto sopra.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Dopo l'affumicatura il salmone dovrà cuocere in cottura indiretta con coperchio chiuso fino a che non avrà raggiunto la temperatura interna di 65°</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Una volta cotto, togliere il salmone dalla griglia e lasciarlo riposare qualche minuto. Prima di servire, grattugiare un po' di scorza di cedro e aggiungere un pizzico di pepe.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Noi abbiamo accompagnato il nostro salmone con una salsa di yogurt e panna acida, senape, limone, erba cipollina e prezzemolo.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG2YXt0PHb0Ca9WZj1SATC0oxZFPmqz_lAEK05iG4xQgxe3qKY0iYQDs8fJ2JCW7v9ujrRifzWnCoeB02CHskYKWjuoxg6b1FAb-h5kzHiWvasTl2SSABCltOWGTBA4g-LLl5Yke74KmQD/s1600/salmone-affumicato-legno-cedro-erbette.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1286" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG2YXt0PHb0Ca9WZj1SATC0oxZFPmqz_lAEK05iG4xQgxe3qKY0iYQDs8fJ2JCW7v9ujrRifzWnCoeB02CHskYKWjuoxg6b1FAb-h5kzHiWvasTl2SSABCltOWGTBA4g-LLl5Yke74KmQD/s640/salmone-affumicato-legno-cedro-erbette.JPG" width="514" /></span></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com42tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-28075806322532835052018-02-21T10:21:00.001-08:002018-02-22T03:02:53.676-08:00RITORNO A TORINO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJkgbKT7dOSp_zX6_EFu-Oil_zbVyWOLdwQ0BsIMpJPLQCw1I_MXO9Droh858xznVVQCFLK1_EF_URWSER7CsQd_nGjKnpVWIAw6PpStHKYa7Lr_JmVd3EukGIwQNyLbGgc0H9lFRA0Xzd/s1600/torino-invacanzadaunavita-1.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><img alt="torino mole antonelliana" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1527" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJkgbKT7dOSp_zX6_EFu-Oil_zbVyWOLdwQ0BsIMpJPLQCw1I_MXO9Droh858xznVVQCFLK1_EF_URWSER7CsQd_nGjKnpVWIAw6PpStHKYa7Lr_JmVd3EukGIwQNyLbGgc0H9lFRA0Xzd/s640/torino-invacanzadaunavita-1.jpeg" title="torino mole antonelliana" width="610" /></span></a></div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b style="font-family: "trebuchet ms", sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></b>
<b style="font-family: "trebuchet ms", sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></b>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>Torino </b>è uno dei miei luoghi del cuore. </span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Uno di quei luoghi che da bambina erano tanto familiari quanto amati. <b>La grande casa dei nonni in piazza Statuto</b>, quella piena di quadri, di materiali e colori con cui creare, di cose nuove da scoprire. La <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2011/01/risotto-vino-e-ricordi.html" target="_blank">casa </a>dal parquet scricchiolante e dal bagno col mosaico, la casa degli archi al posto delle porte e dell'atelier di pittura sotto il tetto.</span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
</span><br />
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">La piazza, i tram che sferragliavano, la passeggiata in via Garibaldi, l'aperitivo col nonno in piazza san Carlo, Luigi, il gastronomo dal quale andavo con la nonna a prendere i patè e che salutava ossequioso le <i>madamin</i>, il droghiere che vendeva le pastiglie Leone e le gelatine di frutta, il <i>bonet </i>e i cannoncini alla crema. Il frigorifero Fiat e gli immancabili gianduiotti nella credenza del tinello, quello sotto il ritratto di donna di Mosè Bianchi. Ho dei ricordi bellissimi dei <b>week end passati a Torino. </b></span><br />
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Poi i nonni se ne sono andati, noi siamo cresciute e <b>la grande casa è rimasto un bellissimo ricordo</b>. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">C'è ancora, e ogni tanto sogno di poterci portare figli e marito, perchè possano immaginare anche loro i miei giorni da bambina immersa nella fantasia. Rimarrà, forse, un sogno. Ora che all'improvviso se n'è andato anche il mio papà e che lo zio Camillo non è particolarmente in forma non so più quando e come riuscirò a tornare in quella casa. </span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>Ma a Torino sono tornata spesso.</b> E l'ho sempre trovata bellissima e affascinante. Quella città che attraversavo da bambina e che mi sembrava tanto triste quanto grigia, è finalmente rifiorita. E non ha nulla da invidiare alle sue cugine francesi. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Così durante le vacanze di Natale, avendo rinunciato per vari motivi a un giretto a Lione, abbiamo deciso di fare due giorni proprio a Torino. A, testuali parole di mio marito, mangiare bene e vedere cose belle. </span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Una notte, ma in un albergo d'atmosfera.Una cena in un ristorante tipico e un po' <i>parisienne</i>, tanti giri tra le vie illuminate dalle Luci d'artista e qualche museo. <b>Due giorni intensi, pieni di bellezza, che sono piaciuti anche ai figli adolescenti. </b></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Non ho fatto tante foto, non ho neanche portato la reflex e mi sono goduta tutto.</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
</span><br />
<h3>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">
Cosa ho visto? </span></h3>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>Il palazzo Reale</b>: lo avevo visto da bambina. Ho attraversato le sale piene di stucchi, di oro e di decori ricordandomi di quando, con gli occhi da bimba, le ammiravo fantasticando di essere una principessa. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>Il museo del Risorgimento:</b> visto da bambina, ora è tutto diverso. Molto ben studiato, pieno di spunti di approfondimento, ricchissimo e moderno nell'impostazione. I figli si sono scaricati l'App e lo hanno apprezzato anche loro. Notevole e da non perdere il primo parlamento italiano che si trova nel palazzo Carignano, all'interno del museo.</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK4otSh9bU-4sewfht-E25vVHrQtyfcItEebcF1LPrCbXnNEhswoyv6rpRT-JURPqa1p9-S2J70IPiryuvMRDRFCBdykbFVyUGZ58ZSJmnIy7XI_XtczQ22LPiLCdA4Fru0CNyMWEjtW0M/s1600/torino-invacanzadaunavita-3.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><img alt="Torino Palazzo Carignano Parlamento" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK4otSh9bU-4sewfht-E25vVHrQtyfcItEebcF1LPrCbXnNEhswoyv6rpRT-JURPqa1p9-S2J70IPiryuvMRDRFCBdykbFVyUGZ58ZSJmnIy7XI_XtczQ22LPiLCdA4Fru0CNyMWEjtW0M/s640/torino-invacanzadaunavita-3.jpeg" title="Torino Palazzo Carignano Parlamento" width="480" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib2Tnyb7ntjnBdrdl1DWdbPxR3YOwFxAhteyhbXnwGc0ZXMF-xDLHtYeG0L3sWPUZdJMUeN3Vh1UGwHUG31jPcjFIZiS8yCkwqRWn-KlaOMnee_X9HdbT4g8dhMR9sQP8G6-V5xpHsQsyY/s1600/torino-invacanzadaunavita-4.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><img alt="Torino Palazzo Carignano" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1206" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib2Tnyb7ntjnBdrdl1DWdbPxR3YOwFxAhteyhbXnwGc0ZXMF-xDLHtYeG0L3sWPUZdJMUeN3Vh1UGwHUG31jPcjFIZiS8yCkwqRWn-KlaOMnee_X9HdbT4g8dhMR9sQP8G6-V5xpHsQsyY/s640/torino-invacanzadaunavita-4.jpeg" title="Torino Palazzo Carignano" width="482" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><br /></b>
<b>Il museo del cinema, con salita alla Mole Antonelliana: </b>vale da solo il viaggio a Torino. Meglio prenotare online i biglietti, se si vuole salire sulla mole. Il rischio di fare ore di coda è alto, soprattutto nei week end e nei giorni di festa. Noi siamo riusciti a trovare biglietti per una salita dopo il tramonto e la vista di Torino dall'alto, tutta illuminata è davvero affascinante.</span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC47ss3YZCrnSe7oa8IUnCd0aNkWAWsWV_LYP1aPl8OmyFvv6TB1oaXM1wQd5guBoqEaKEqohvvtcC4PWzJmkm2_s8y-7DX4rL0GPXHalLHTIox14Th3lqfN_ZOpZSTja4iy0N-Pfyb5ew/s1600/torino-invacanzadaunavita-5.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><img alt="Torino Mole Antonelliana panorama" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC47ss3YZCrnSe7oa8IUnCd0aNkWAWsWV_LYP1aPl8OmyFvv6TB1oaXM1wQd5guBoqEaKEqohvvtcC4PWzJmkm2_s8y-7DX4rL0GPXHalLHTIox14Th3lqfN_ZOpZSTja4iy0N-Pfyb5ew/s640/torino-invacanzadaunavita-5.jpeg" title="Torino Mole Antonelliana panorama" width="480" /></span></a></div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Raccontare <b>il museo del Cinema</b> non è facile, è un museo vivo, adatto a tutti. Divertente, coinvolgente. Dalla storia del cinematografo alle mostre tematiche, dalla collezione dei poster alla pura ambientazione del museo, che si fonde benissimo con la struttura particolare della Mole, tutto è da farti rimanere a bocca aperta.</span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivQiFp81EQXiYgYjjzwMPpuUk_dCE5Eosf-YrWVOFq3mr6CEFdUAO9xxwJil6lqVEO4hFUzT46AaOaEhPp0wni__GkuV4ePfNAg1ZDh_3ChzJbm4OpKEuhxZnsY-72QZ18hHuzw8nGkjkt/s1600/torino-invacanzadaunavita-6.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><img alt="Torino Museo del Cinema" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivQiFp81EQXiYgYjjzwMPpuUk_dCE5Eosf-YrWVOFq3mr6CEFdUAO9xxwJil6lqVEO4hFUzT46AaOaEhPp0wni__GkuV4ePfNAg1ZDh_3ChzJbm4OpKEuhxZnsY-72QZ18hHuzw8nGkjkt/s640/torino-invacanzadaunavita-6.jpeg" title="Torino Museo del Cinema" width="480" /></span></a></div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
</span><br />
<h3>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">
Dove abbiamo dormito e dove abbiamo mangiato</span></h3>
</div>
</div>
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>NH Collection Piazza Carlina: </b>in centro, nella piazza Carlina, situato in un palazzo del XVII secolo, il Regio Albergo di Virtù. Sobrio ed elegante, lo stile che piace a me. La mattina, al risveglio, guardare la piazza animarsi mi ha fatto tornare indietro di qualche anno, ai miei risvegli nella mansarda di piazza Statuto. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF6wgziefzF8nf8ljmmDAUMtrsRc1fmdXHp4srGbqwI3Al03lV8G2UFokfFSvFYlQOxsALQUdWauHvuzQvMDqRv3cxn4v5P14GBKvDDOOIDb9k5FUkctbzIPnEYG02G1cFMhcDqgtNnuZQ/s1600/torino-invacanzadaunavita-2.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><img alt="Torino Piazza Carlina NH hotel" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF6wgziefzF8nf8ljmmDAUMtrsRc1fmdXHp4srGbqwI3Al03lV8G2UFokfFSvFYlQOxsALQUdWauHvuzQvMDqRv3cxn4v5P14GBKvDDOOIDb9k5FUkctbzIPnEYG02G1cFMhcDqgtNnuZQ/s640/torino-invacanzadaunavita-2.jpeg" title="Torino Piazza Carlina NH hotel" width="638" /></span></a></div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>Ristorante Consorzio: </b>a Torino c'è l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda l'offerta gastronomica. Quando il marito mi ha chiesto di scegliere il ristorante per la cena, non è stato facile decidere. Dalle ricerche sul web, però, un nome continuava a tornare e a incuriosirmi. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Quello del <b>Consorzio</b>. L'idea di un ristorante voluto per stare bene, in cui la ricerca della materia prima fosse fondamentale, un ristorante fondato da un appassionato di vini e uno di formaggi mi ispirava, si avvicinava molto a quell'idea di <b>ristorante </b>che piace a me. E così è stato. Un ambiente elegantemente informale, dove tutto vuole sembrare senza pretese e invece è il frutto di un'attenta ricerca. <b>Lume di candela</b> (o meglio, lume di una lampada che avrei portato a casa volentieri) e un menù che ti fa venire voglia di prendere tutto. Un luogo dove tornare, fosse solo per il <b>risotto Bergese</b>.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>Food for Mood: </b>per pranzo qualcosa di più semplice e veloce, ma non banale. Abbiamo trovato questo locale per caso durante una passeggiata per le vie del centro. La particolarità? L'uso della <b>salsiccia di Bra</b> come ingrediente di panini e crostoni. Il mood americano fatto di hamburger, di patatine fritte e di <i><b>coleslaw</b></i> è declinato in versione piemontese. Ottimo per la pausa pranzo. Un localino piccolo e familiare da tenere presente per le prossime gite. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Avrei molto alto da dire, le emozioni, i ricordi, il blu del cielo e i palazzi illuminati, il <b>becerin</b>, la bellezza di stare insieme noi quattro, figli adolescenti compresi. Ma per essere il primo post dopo tanto, tanto tempo, direi che è meglio che chiuda qui. </span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ciao <b>Torino</b>, torneremo presto. </span></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<br /></div>
lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-54673978997027712772017-04-12T11:25:00.001-07:002017-04-12T11:25:59.947-07:00TEMPO DI GELATI, TEMPO DI SCUOLA MISSIONE GREEN <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0IhsXXptymHm0dqGjbChZ445usytNufxdMbQ54dKkOkIoPbB4JwPYldaTvqJQWfvypLOjRIvlc1tpaT1E7HVnSI8p220ZYqS-LPzrsTr5aManADErrKlkKa3VAK3Jj06bxds44X464pwA/s1600/scuola-missione-green-sammontana-gelati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0IhsXXptymHm0dqGjbChZ445usytNufxdMbQ54dKkOkIoPbB4JwPYldaTvqJQWfvypLOjRIvlc1tpaT1E7HVnSI8p220ZYqS-LPzrsTr5aManADErrKlkKa3VAK3Jj06bxds44X464pwA/s1600/scuola-missione-green-sammontana-gelati.jpg" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Se mi dovessero chiedere<b> qual è il mio dolce preferito</b>, so già cosa risponderei. Il <b>gelato </b>(quasi a pari merito con la <i>creme brulee</i>). Il gelato in tutte le sue varianti, dal sorbetto di frutta alle creme, dallo stecco al biscotto, mi è sempre piaciuto.<br />
Quando mi è stato chiesto se volevo partecipare alla presentazione di un bellissimo progetto di <a href="https://www.sammontana.it/#azienda/id=269" rel="nofollow" target="_blank">Sammontana</a>, istintivamente ho detto di sì. Sempre di gelato si tratta, ho pensato. E così è stato.<br />
<br />
<b>Rotonda della Besana, Museo dei Bambini</b>. Una delle tante perle della mia amata Milano, un luogo che scopro ora che i figli sono già grandi. Il luogo ideale per parlare di un <b>progetto </b>che a Sammontana sta tanto a cuore e che è dedicato ai bambini delle scuole primarie: <b>il progetto Scuola Missione Green </b><br />
<b><br /></b>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjriWViLn0vAExlGbrgF9nD7espOKx8vAQ2QTqQOVTTLIDJBcDhvST66oYSSLqd0cbMyTS5p_LYMSIaVM_vDMqXOUSIjy5WNu9wG1JZayw-J_p6IB9hj7nKbuvmPMfHRSQAw-Ttee6WLG_u/s1600/scuola-missione-green-rotonda-besana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjriWViLn0vAExlGbrgF9nD7espOKx8vAQ2QTqQOVTTLIDJBcDhvST66oYSSLqd0cbMyTS5p_LYMSIaVM_vDMqXOUSIjy5WNu9wG1JZayw-J_p6IB9hj7nKbuvmPMfHRSQAw-Ttee6WLG_u/s640/scuola-missione-green-rotonda-besana.jpg" width="480" /></a></div>
<b><br /></b>
<br />
<b>SCUOLA MISSIONE GREEN E IL BARATTOLINO SAMMONTANA </b><br />
<b><br /></b>
Ho una passione per tutto ciò che è realmente<i><b> made in Italy, </b></i>ovvero per quelle aziende che hanno una storia da raccontare e che si tramandano di padre in figlio. Sammontana è una di quelle. Prima una semplice latteria, poi una gelateria, e infine una vera e propria fabbrica di gelato. Il tutto a Empoli.<br />
<br />
Un'azienda familiare italiana, legata alla sua storia e al territorio, ma allo stesso tempo rivolta al futuro e attenta al presente, questa è Sammontana, che si sta muovendo per poter garantire alle nuove generazioni un <b>futuro più green </b>e lo fa attraverso un progetto dedicato proprio ai bambini.<br />
<br />
<b>Scuola Missione Green</b>, infatti, è un ampio <b>progetto di educazione ambientale</b> che si sviluppa in tre punti principali:<br />
<br />
. <b>Un kit da inviare alle scuole</b> pensato e realizzato per fornire gli strumenti necessari a partecipare al progetto,: schere didattiche, il modulo di iscrizione a un concorso creativo, spunti di attività da svolgere in classe<br />
<br />
<br />
- <b>Il concorso creativo “Un sogno per Domani”</b> da affrontare a scuola. 20 elaborati saranno i protagonisti di un’esposizione in occasione del World Dream Day del 25 Settembre 2017 presso l'Acquario di Genova. Trovate le informazioni relative sul<a href="http://www.barattolinomissionegreen.it/scuola/concorso-di-idee" rel="nofollow" target="_blank"> sito del concorso </a><br />
<br />
- <b>La raccolta punti da continuare a casa</b> durante le vacanze che permetterà alle scuole di ricevere materiale didattico. Per ogni barattolino portato a scuola da riciclare verrà assegnato un punto.<br />
<br />
<b>Il tempo dei gelati è arrivato</b>, e io ho un motivo in più per non sentirmi in colpa nel mangiarli!<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-42566386841155365002017-03-02T05:44:00.000-08:002017-03-02T05:44:52.397-08:00OGGI FESTEGGIO ANCHE IO #18ANNI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG76h3G5jaewuo6FTNa7YYpDLutDCDuSU-WviVHECFImr2hb9-1Zl6WWyE4eCCEHeKn1QFqsXfCbZmIkO8POlEHBXzovVtrANm6vJWQIPmwpq1N9ni4Ab83ZZyiC-Yawlz_vj6SUgN1vGP/s1600/diciotto-anni-invacanzadaunavita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG76h3G5jaewuo6FTNa7YYpDLutDCDuSU-WviVHECFImr2hb9-1Zl6WWyE4eCCEHeKn1QFqsXfCbZmIkO8POlEHBXzovVtrANm6vJWQIPmwpq1N9ni4Ab83ZZyiC-Yawlz_vj6SUgN1vGP/s640/diciotto-anni-invacanzadaunavita.jpg" width="526" /></a></div>
<br />
<br />
Da <b>18 anni</b> questa per me è una <b>giornata speciale</b>. Oggi lo è un po' di più. Quella che ieri, (perchè era ieri, vero?) era un paio di occhioni spalancati su di me e mio marito e una voce squillante già dal primo vagito oggi diventa maggiorenne.<br />
<br />
Diciotto anni. <b>Diciotto anni da mamma</b>. E' da stamattina che ci penso. I diciotto anni vanno festeggiati e non ci faremo mancare nulla: la cena fuori, gli amici più cari a pranzo, la tanto attesa festa nel locale tutti vestiti eleganti, gli auguri dei cugini sul gruppo di whatsapp, il tenerissimo post del nonno ottantenne su Facebook, la torta della nonna, i fiori e persino una <b>giornata di sole</b> tutta per lei, così apertamente solare.<br />
<br />
Ma cosa ti rimarrà, Anna, nei ricordi di questi giorni di festeggiamenti?<br />
Io lo so cosa rimarrà a me.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFB1mtSWtfAaU-5XNT2l_SXDWijLnrOav_v0_wcvbXeDt1Np57zCeBMduHWetvEXXMAVB4xAkYifFD9oeW9ZAl242TuttK6GApA5q2jIeTrQ2rtSio_rxNbEnuNKfBBJ5OkeGe_pEbKO99/s1600/tramonto-invacanzadaunavita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFB1mtSWtfAaU-5XNT2l_SXDWijLnrOav_v0_wcvbXeDt1Np57zCeBMduHWetvEXXMAVB4xAkYifFD9oeW9ZAl242TuttK6GApA5q2jIeTrQ2rtSio_rxNbEnuNKfBBJ5OkeGe_pEbKO99/s640/tramonto-invacanzadaunavita.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<br />
Ieri sera. Il giorno prima del primo traguardo. Il <b>tramonto</b>, l'aria limpida. Io e te a camminare (tu che hai accettato di fare sport con me, non ci posso credere). I passi veloci e i pensieri sparsi.<br />
<br />
Il senso dello studio, il senso della vita.<br />
Ma sarà poi vero che al contadino non serve sapere se la terra è rotonda?<br />
A cosa serve studiare latino se poi si va a fare altro?<br />
Cosa vuoi mangiare domani con le tue amiche?<br />
Ma il pastore errante si sarà davvero chiesto perchè la luna stava in cielo o l'avrà ammirata e basta?<br />
Ti piacerebbe uscire a cena con noi domani?<br />
<b>Mamma, cosa farò dopo il liceo?</b> Come faccio a capire quello che mi piace?<br />
E se poi quello che scelgo dopo un po' mi stanca?<br />
<br />
Cinque chilometri, <b>dal tramonto al buio luminoso di una giornata di sole </b>come quelle che aspetti per giorni. Pensieri e chiacchiere sparse. La consapevolezza, mia, che sei cresciuta. Eri piccola, urlavi giorno e notte e, stremata, ti gridavo: "Cresci!"<br />
<br />
<b>Sei cresciuta</b>.<br />
<br />
Ora cammini spedita verso il mondo, con la voglia di trovare la tua strada, tante tantissime cose da provare, molta curiosità, molti progetti iniziati e non finiti (e sì, in questo ci assomigliamo non poco). <b>Ribelle quanto basta, critica il giusto</b>. E sorridente, semplicemente sorridente.<br />
<br />
<b>Buon compleanno, Anna.</b> Che tu abbia sempre amici con cui fare la strada, desiderio di una meta e un motivo per sorridere.lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-5933313687846783072016-03-29T09:49:00.002-07:002016-05-09T17:12:18.769-07:00Zuppa di pesce del venerdì santo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic-pTIqNKe7XuS5l40h8iMWESCIG8RHsamgq_r_X6a5uJ0gY9GflpEM9r0bAdUnTReSpDqgEcGPuzBR7nA9SM2z0lpKQV8YIJxPav_2hE9w5Rlx8LdwsepK9aVniPMJxUi5CWIWomWjWl8/s1600/zuppa-pesce-venerd%25C3%25AC-santo-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic-pTIqNKe7XuS5l40h8iMWESCIG8RHsamgq_r_X6a5uJ0gY9GflpEM9r0bAdUnTReSpDqgEcGPuzBR7nA9SM2z0lpKQV8YIJxPav_2hE9w5Rlx8LdwsepK9aVniPMJxUi5CWIWomWjWl8/s640/zuppa-pesce-venerd%25C3%25AC-santo-1.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Venerdì Santo</b>, digiuno a pranzo, ma la sera qualcosa si mangia. Giovedì avevo fatto un giro in pescheria: nelle intenzioni c'era di partecipare alla sfida mensile di <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/03/mtc-n-55-la-ricetta-della-sfida.html" rel="nofollow" target="_blank">MTChallenge </a>che questa volta cadeva a fagiolo: <b>brodetto di pesce</b>. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Uno sguardo al banco, la scelta è caduta su tutto ciò che è mediterraneo:<b> triglie dell'Adriatico, moscardini, seppie, una piccola gallinella. scampetti e canocchie. </b></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ho aggiunto un bel po' di cozze e son tornata a casa col mio bottino. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2Q2RtBP0lQneAVFd2u0O7cDScjSkZ6Xyd4ThWqJDq5rhk6q62iVmvFZYe4X-HurMx6huTtel2Auo0SivYdc6VSrYyCpXwl9D1Jfzy2jkiABfY6fp2wcJmWSV2mzrkMQxZwZKDmKciRG44/s1600/zuppa-pesce-venerd%25C3%25AC-santo-pesci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2Q2RtBP0lQneAVFd2u0O7cDScjSkZ6Xyd4ThWqJDq5rhk6q62iVmvFZYe4X-HurMx6huTtel2Auo0SivYdc6VSrYyCpXwl9D1Jfzy2jkiABfY6fp2wcJmWSV2mzrkMQxZwZKDmKciRG44/s640/zuppa-pesce-venerd%25C3%25AC-santo-pesci.jpg" width="424" /></span></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Venerdì Santo.</b> La mattina passata tra meccanico, un salto in chiesa a confessarmi, un saluto ai miei genitori in partenza per la montagna. Poi l'amica chiama e propone di partecipare a una <a href="http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/via-crucis-milano-piazza-gae-aulenti.aspx" rel="nofollow" target="_blank">via Crucis particolare</a>. Sono giorni intensi, pieni di cose da fare, ma anche pieni di interrogativi. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Cosa faccio? Nessuna esitazione. Vado. <b>Piazza Gae Aulenti</b>. Quattrocento persone, una croce, due frati della prefettura di Terra Santa. carabinieri in alta uniforme e sicuramente tante forze dell'ordine a proteggerci in sordina. Un'ora, quella della pausa pranzo di impiegati, funzionari e dirigenti che hanno organizzato il tutto. Quattordici stazioni e la lettura delle lettere che il parroco di Aleppo scrive ai propri amici. Una via Crucis con nel cuore i cristiani perseguitati, intensa e commovente. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Torno a casa e sono le tre passate. Ho un elenco di post da fare entro domani che variano dalla tavola di Pasqua all'intervista al <a href="http://bimag.it/featured/che-barba-che-business-da-garzone-a-barber-piu-famoso-del-web_405621/" rel="nofollow" target="_blank">barber più famoso del web</a>. Per tre giorni non sarò a casa e non ho intenzione di portarmi dietro il pc. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Comincio da ciò che non posso rimandare. Scrivo di <a href="http://bimag.it/featured/colomba-pasqua-buona-pasticceria-giotto-carcere-padova_404949/" target="_blank">pasticceri carcerati</a>, di fondazioni per disabili che ospitano la porta santa, di tavola di Pasqua. Scrivo e nel tardo pomeriggio, quando la fame comincia davvero a farsi sentire, interrompo. Tutto quel pesce deve diventare una <b>zuppa</b>. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Pulisco le triglie e la gallinella, le sfiletto e le metto da parte, pulisco i moscardini e le seppie e comincio a cuocerli, perchè si sa che sono quelli che richiederanno più tempo. <b>So che non ce la farò mai a fare tutto.</b> Ma ho fatto una scelta e sono serena, e anche il pulire il pesce, anche il preparare la cena della sera del venerdì santo ha un'altro sapore. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<h3>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">ZUPPA DI PESCE DEL VENERDI SANTO</span></h3>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<h4>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ingredienti</span></h4>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<ul>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">4 triglie</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">1 gallinella</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">2 seppie di media grandezza</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">6 piccoli moscardini</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">6 scampetti</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">8 canocchie</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">cozze del lago di Paola (erano un kg e 7, ne ho usato meno della metà, il resto per la pasta del giorno dopo) </span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">uno spicchio d'aglio</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">sedano</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">cipolla</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">olio extravergine d'oliva</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">un bicchiere di vino bianco</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">300 g di pomodorini pachino</span></li>
</ul>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Pulire le triglie e la gallinella, sfilettarle. Pulire moscardini e seppie, tagliare le seppie a listelle. Far scaldare uno spicchio di aglio in camicia con un cucchiaio di olio. Aggiungere seppie e moscardini, Cuocere a fuoco vivace, sfumare con il vino bianco, lasciar evaporare e cuocere a fuoco basso, con il coperchio. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Preparare il brodo con gli scarti di triglie e gallinella. Una precisazione, il vero <a href="http://www.lacucinadiqb.com/2016/03/brodetto-delladriatico-o-broeto-de.html" rel="nofollow" target="_blank">broeto</a>, al quale ci ha introdotti Anna Maria Pellegrino, vuole che si tostino le lische. Io non l'ho fatto, il tempo era poco e ho deciso di sporcare una padella in meno e di saltare un passaggio. Ho preso testa e lische di triglie e gallinella e le ho messe nell'acqua fredda insieme a dei gambi di sedano e mezza cipolla (piccola). </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Pulire le cozze, togliendo il bisso e sfregando bene i gusci. Farle aprire in una padella. Sgusciarle quasi tutte e filtrare l'acqua. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj88Gf5eTbygAuuzWSpEzBoaFrOHT-wHtgF91prbxWpFQQL8xUZ4ZDAXwDrLM1Yjw66uHZtzRNMWy6ZERxja5tiMj88JwL9JV9bXO2OHL7NtXyS3bU-0O1-KgWYOPuuAblvUknwZhE9z8uC/s1600/zuppa-pesce-cozze-venerd%25C3%25AC-santo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj88Gf5eTbygAuuzWSpEzBoaFrOHT-wHtgF91prbxWpFQQL8xUZ4ZDAXwDrLM1Yjw66uHZtzRNMWy6ZERxja5tiMj88JwL9JV9bXO2OHL7NtXyS3bU-0O1-KgWYOPuuAblvUknwZhE9z8uC/s640/zuppa-pesce-cozze-venerd%25C3%25AC-santo.jpg" width="434" /></span></a></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dopo almeno mezz'ora, controllare se <b>seppie e moscardini</b> si sono ammorbiditi. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sciacquare le <b>canocchie </b>e tagliarle sul dorso. Metterle, insieme agli <b>scampetti</b>, nella padella con seppie e moscardini. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Aggiungere il <b>brodo </b>di lische di triglia</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sciacquare e tagliare i <b>pomodorini</b>. Aggiungerli. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6VaDyEzaWCYC6XtN_rl7613hto4wSB4FlPaiJE6fibYtcFtc-qDGA3Zh8mSsBNk18Aab5Iv5kd3RVOEAGCUVt14rq4_G3QpSJmCzAdqlnvwQffXU3Qlmcl2gHEpKiEPWOd0xpq2iV1bO6/s1600/zuppa-pesce-venerd%25C3%25AC-santo-3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6VaDyEzaWCYC6XtN_rl7613hto4wSB4FlPaiJE6fibYtcFtc-qDGA3Zh8mSsBNk18Aab5Iv5kd3RVOEAGCUVt14rq4_G3QpSJmCzAdqlnvwQffXU3Qlmcl2gHEpKiEPWOd0xpq2iV1bO6/s640/zuppa-pesce-venerd%25C3%25AC-santo-3.jpg" width="640" /></span></a></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Unire alla padella anche i filetti di triglia e gallinella e infine le <b>cozze </b>insieme alla loro acqua. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Coprire col coperchio e cuocere per qualche minuto, senza mescolare</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Servire nelle ciotole con <b>barchette di pane</b> (filoncini di pane biscottato in forno, non li ho preparati io). Un pizzico di peperoncino, se amato, un pizzico di <b>fior di sale sardo</b> e un filo d'olio.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Buonissima. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Non sono riuscita neanche questa volta a partecipare alla sfida. Poco male. La ricetta c'è, il piatto è stato gustato. E per questo mese non ho gettato la spugna. Un risultato buono, visti i tempi ... </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9uYTVonNSR4zUnktWbnyhTrLhyphenhyphenNyya3dYhcYgBAehml2x4Y7nEmB7BH73SsHYyfzV3ckqFxeVSewAnX-2eAocUGTGsA2tW4fbh9LDgKlDQvbOtmK3twuLg3m2ZNpHZj2QO27iknmD_o-u/s1600/zuppa-pesce-venerd%25C3%25AC-santo-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9uYTVonNSR4zUnktWbnyhTrLhyphenhyphenNyya3dYhcYgBAehml2x4Y7nEmB7BH73SsHYyfzV3ckqFxeVSewAnX-2eAocUGTGsA2tW4fbh9LDgKlDQvbOtmK3twuLg3m2ZNpHZj2QO27iknmD_o-u/s640/zuppa-pesce-venerd%25C3%25AC-santo-2.jpg" width="425" /></span></a></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<br /></div>
lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-83543155563989506482016-03-21T11:02:00.002-07:002016-03-21T11:02:54.415-07:00ldentità Golose 2016,il senso della vita secondo i grandi chef<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgry1Yg06wdyu7vHwVeJLhq01WZ5vYShj6Ds9WFkCTBNYb1v9SJz5jmyes-7ENOzw1aEfxbPWjZN_OmaCVm4ByBSfBFBbitRbQAIGpekPI57WJuGTSyVFssnuCn95OGw-lEBobNUfdsUTsx/s1600/identit%25C3%25A0-golose-bottura.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgry1Yg06wdyu7vHwVeJLhq01WZ5vYShj6Ds9WFkCTBNYb1v9SJz5jmyes-7ENOzw1aEfxbPWjZN_OmaCVm4ByBSfBFBbitRbQAIGpekPI57WJuGTSyVFssnuCn95OGw-lEBobNUfdsUTsx/s1600/identit%25C3%25A0-golose-bottura.jpg" /></a></div>
<br />
<b><br /></b>
<b>Ultimamente scrivo di tutto</b>: spazio dai lavoretti al lifestyle, dal non profit al made in Italy. Tutto bello, tutto interessante. Però la cucina resta il mio grande amore. <b>Cucina </b>intesa sì come mettere le mani in pasta, ma anche e soprattutto come osservare, ascoltare, gustare il lavoro di chi del food ha fatto la propria passione e di quella passione ne ha fatto un mestiere.<br />
<br />
Cuochi o chef, piccoli o grandi produttori, quando mi capita di guardarli mentre trasmettono agli altri questa passione mi ritengo una privilegiata.<br />
<br />
Così è stato anche quest'anno con <a href="http://www.identitagolose.it/" target="_blank">Identità Golose</a>. Lunedì, il giorno che mi piace di più e che se posso scelgo come preferenza nell'accreditarmi. Lunedì c'è <b>Cracco </b>(che è sempre un bel vedere), c'è <b>Bottura </b>(che da solo vale la giornata) c'è <b>Romito</b>, che ammiro per l'essenzialità e per quei video meravigliosi che vorrei saper fare anche io...<br />
<br />
Cosa mi è rimasto di questo assaggio di <b>Identità Golose</b>?<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2rHjW3iyfotCn2e68jcxWEtErTpHNPIuPVf5RS7WgHp10X-0wDqMLK4n5s4h8my3B_3va_S4iN5_AIOQYztGftkR5RVBLx8IrUUKPdctjjxv-BcCxGEYuAG9rn4qGU-wN0aUyR_vlKfka/s1600/identit%25C3%25A0-golose-scuola-alciati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2rHjW3iyfotCn2e68jcxWEtErTpHNPIuPVf5RS7WgHp10X-0wDqMLK4n5s4h8my3B_3va_S4iN5_AIOQYztGftkR5RVBLx8IrUUKPdctjjxv-BcCxGEYuAG9rn4qGU-wN0aUyR_vlKfka/s1600/identit%25C3%25A0-golose-scuola-alciati.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
La sensazione che, declinata nei modi diversi in base al temperamento di ogni chef, la cucina di questi uomini sia filosofia di vita, tentativo di risposta alle fondamentali dell'uomo, amore verso la realtà, rispetto sacrale verso la propria storia, le proprie tradizioni, il proprio <b>territorio</b>.<br />
<br />
Forse è questo che mi affascina dell'<b>alta cucina</b>: è che attraverso un piatto gli chef fanno lo stesso percorso di filosofi, artisti, uomini di scienza.<br />
<br />
Troppo cervellotico? Forse.<br />
<br />
Troppo incomprensibile? Anche.<br />
<br />
Troppo esagerato? Non saprei.<br />
<br />
Io so solo che <b>tutto ciò mi affascina</b> e che sentire Bottura raccontare di<a href="http://www.refettorioambrosiano.it/" rel="nofollow" target="_blank"> Refettorio Ambrosiano </a>mentre la sua squadra costruisce un piatto complicatissimo rende chiaro che il percorso suo e di molti suoi colleghi non è fine a se stesso.<br />
<br />
Niente manierismi, solo quella che lui ha chiamato <b>"la percezione del tutto"</b> e che permette a un uomo come lui (ma come tutti noi, se tenessimo gli occhi spalancati e il cuore aperto) di elaborare un piatto complicatissimo e folle e di progettare refettori in giro per il mondo.<br />
<br />
<b>Food for soul. </b>Cibo per l'anima, perchè non di solo pane vive l'uomo.<br />
<br />
Non di solo pane vive l'uomo, ma di <b>bellezza </b>e di ricerca del vero. Tutto ciò può passare per un piatto? Sì, anche.<br />
<br />
Me lo aveva insegnato<b> un sacerdote e il suo barolo del '74 sorseggiato come assaggio dell'Infinito</b>. Me lo insegnano ora <b>Bottura </b>e tutti quegli chef, produttori e grandi appassionati che ho incontrato non solo a Identità Golose, ma fortunatamente in tante occasioni della mia vita.<br />
<br />
Anche perchè non è necessario essere un grande chef per vedere in ciò che si fa il riverbero dell'Infinito.<br />
<br />
<br />
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</div>
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNNqDXJ-4SRhM6iMG6YA2Ldv2Hj7qqGakpJ6xTwOt7OBEXUc5LJWhneRIF1Vz3zyTdmZ1Wbyq70YG0HwIeAeUQlwRwUPD5cDJOz0v7H_GoHOaYDb8fq1OwOpgLjALXuY2hRyM522JuVt-N/s1600/identit%25C3%25A0-golose-street-food.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNNqDXJ-4SRhM6iMG6YA2Ldv2Hj7qqGakpJ6xTwOt7OBEXUc5LJWhneRIF1Vz3zyTdmZ1Wbyq70YG0HwIeAeUQlwRwUPD5cDJOz0v7H_GoHOaYDb8fq1OwOpgLjALXuY2hRyM522JuVt-N/s1600/identit%25C3%25A0-golose-street-food.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-5306244811406678102016-01-25T10:27:00.000-08:002016-01-25T10:27:42.798-08:00SUP, UNA ZUPPA CHE SA DI MONTAGNA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4lrte0JbAbP5T31Y4H3tuaGN9uQieKghGTJCyO9VY2fhmJCdGw9im99EmAvoL3d4ZD_lqRqXSY45vzX0L-re-juDEZ7DNODEm6k-UrDpCEJij5xKXJMuKsTKdg7tHO7O6K0ytsAWAEuB-/s1600/zuppa-porri-patate-lenticchie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4lrte0JbAbP5T31Y4H3tuaGN9uQieKghGTJCyO9VY2fhmJCdGw9im99EmAvoL3d4ZD_lqRqXSY45vzX0L-re-juDEZ7DNODEm6k-UrDpCEJij5xKXJMuKsTKdg7tHO7O6K0ytsAWAEuB-/s1600/zuppa-porri-patate-lenticchie.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Freddo, cielo limpido e montagne innevate sullo sfondo. Quando ho pensato a quale <b>zuppa </b>preparare per <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/01/la-ricetta-della-sfida-n-53.html" rel="nofollow" target="_blank">MTchallenge</a> questo era ciò che mi ha colpita. Ho una suocera maestra nelle <b>zuppe toscane</b> e avrei potuto tentare di emularla, ma le <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2010/08/sprazzi-destate.html" target="_blank">montagne </a>che frequento fin da bambina, quelle che il marito sopporta sempre meno, hanno preso il sopravvento nei miei progetti.<br />
<br />
Non so voi, ma <b>mi piacciono i libri di cucina locale</b>. Alcuni di quelli che ho sono souvenir di viaggi, altri sono vere e proprie chicche.<br />
<u><b>Cucina e tradizioni in Valle di Susa, </b></u><b>di Maria Luisa Moncassoli Tibone</b> è uno di questi. Un volume piccolo e senza troppi fronzoli.<br />
Quaranta <b>antiche ricette della Val di Susa</b> accompagnate non da mirabilanti fotografie, ma da tavole di artisti della zona.<br />
<br />
Ogni tanto lo apro e me lo gusto. Le ricette sono scarne e semplicissime. Sembra quasi di rivedersi al buio di una grangia a mettere insieme un po' di pane, delle patate, un po' di cavolo e trasformarli in <b>zuppa</b>.<br />
<br />
Sono partita da qui, da un libretto di ricette antiche, povere di ingredienti e ricche di gusto, per pensare alla mia <b>zuppa</b>.<br />
L'ingrediente di partenza dovevano essere le <b>patate</b>. Mia mamma è tornata dalle vacanze natalizie e me ne ha portate tantissime. Patate di montagna, incrostate di terra, una diversa dall'altra come forma, difficilissime da pulire, ma che gusto! Da mangiare lesse senza nulla ma da svenimento se accompagnate con toma fusa...<br />
<br />
La mia scelta è caduta sulla <b>Sup</b>,<b> la zuppa della valle di Rochemolles</b>, che metteva insieme tutto ciò che veniva coltivato lassù, in una valle tanto bella quanto dura (la storia di questa piccola frazione a più di 1600 metri d'altezza è tristemente caratterizzata dalle valanghe) , una valle di <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2012/07/vita-in-montagna.html#more" target="_blank">cascate </a>e marmotte.<br />
<br />
<b>Patate, porri, fave, acqua e una fetta di lardo. </b>Il tutto cotto sul camino in un capiente paiolo.<br />
<br />
Io sono partita da questa base e ho cambiato un po' di cose. In famiglia non amano particolarmente le <b>zuppe a pezzettoni</b>, nella versione originale sarebbe stato un piatto apprezzato solo da me. E stavolta non sono riuscita a cuocerla nel <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2015/10/un-pollo-ripieno-un-po-di-bbq-e-una.html" target="_blank">BBQ</a>, ma vi assicuro che ci ho pensato....<br />
<br />
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<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYAwfY9yY0D5s5RLxxF8Xi5oZyx85SFONIaw-AX5SFIKnLCBnHCfHXMe4ekEsLaiikVxBucdQNUu_pO9otuEqDiQzJKzVjgKlRxjlwS-RXDdtERL3KuiQnkWxGc8wWJHHyP-cr4pzknnBr/s1600/zuppa-porri-patate-lenticchie-montagna2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYAwfY9yY0D5s5RLxxF8Xi5oZyx85SFONIaw-AX5SFIKnLCBnHCfHXMe4ekEsLaiikVxBucdQNUu_pO9otuEqDiQzJKzVjgKlRxjlwS-RXDdtERL3KuiQnkWxGc8wWJHHyP-cr4pzknnBr/s1600/zuppa-porri-patate-lenticchie-montagna2.jpg" /></a></div>
<br />
<h2>
ZUPPA DI ROCHEMOLLES ALLA MIA MANIERA</h2>
<h4>
Ingredienti per sei persone con un buon appetito</h4>
<br />
<h3>
Per il brodo:</h3>
<br />
<br />
<ul>
<li>un bel pezzo di biancostato piemontese </li>
<li>un bel pezzo di punta di petto (che il marito ha deciso di non cuocere nel BBQ)</li>
<li>mezza gallina</li>
<li>due carote</li>
<li>la parte verde del porro (scelta mia, per rendere questo piatto il più povero possibile)</li>
<li>due gambi di sedano</li>
<li>un rametto di rosmarino</li>
<li>acqua</li>
</ul>
<br />
<br />
<br />
<h3>
Per la zuppa</h3>
<br />
<ul>
<li>1 kg di patate di montagna</li>
<li>due cuori di porro</li>
<li>300 g di lenticchie umbre (non amo particolarmente le fave e non ero certa di trovarle italiane)</li>
<li>brodo</li>
<li>sale</li>
<li>pepe</li>
<li>una noce di burro </li>
<li>una fetta di toma di montagna</li>
<li>100 g circa di lardo alle erbe</li>
<li>un pizzico di timo serpillo (raccolto in estate durante le gite)</li>
</ul>
<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Due o più fette di pane di segale tostato</li>
</ul>
<h3>
Preparazione</h3>
<br />
<br />
Ho cominciato a <b>preparare il brodo</b> (premessa: avevo dei bei pezzi di <b>biancostato </b>e ho deciso per la cottura che privilegia il bollito al brodo). Ho riempito un pentolone di acqua, ho aggiunto gli aromi e portato a bollore<br />
Ho unito la carne, riportato a bollore e abbassato al minimo. Ho cotto per ore e ore.<br />
<br />
Nel frattempo ho pulito, pelato le <b>patate </b>e le ho tagliate a tocchetti. Ho sciacquato i cuori di porro e li ho tagliati a rondelle finissime.<br />
Ho messo a rosolare il <b>porro</b> con il burro e unito le patate. Ho mescolato bene e aggiunto il <b>brodo</b>.<br />
Ho messo a bagno per qualche minuto le <b>lenticchie </b>e le ho unite alla <b>zuppa</b>. Ho regolato con il brodo (che doveva coprire di almeno due dita gli ingredienti). Ho unito un pizzico di <b>timo serpillo</b><br />
<br />
<b>Ho cotto per circa un'ora</b>. A cottura quasi ultimata ho aggiunto la toma tagliata a dadini e l'ho fatta sciogliere.<br />
<br />
<b>Ho tostato il pane di segale </b>(che avevo preparato il giorno prima, nei prossimi giorni vi posterò la ricetta) e tagliato a listarelle il lardo (che il ragazzo della gastronomia mi aveva tagliato a fette decisamente "rustiche")<br />
<br />
<b>Ciotola di coccio, zuppa bollente, pane di segale, lardo</b> a guarnire e volendo una bella grattata di pepe. Un Avanà Rusin, vino coltivato in valle sui terrazzamenti a 800 metri da vignaioli eroici che hanno deciso di continuare una tradizione e di mantenere vitigni autoctoni.<br />
<br />
Non è ancora tempo di andare in <b>montagna </b>ma.... intanto ci consoliamo così!<br />
<br />
PS: grazie <a href="http://lacucinapiccolina.blogspot.it/2016/01/mtc-n53-la-ricetta-della-sfida-di.html" rel="nofollow" target="_blank">Vittoria </a>che hai pensato a un piatto così<b> comfort food </b>e così adatto a questi giorni!<br />
<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtSCdG4R4LTW1a6_DZT0rP6HK7VCYRa_aK5aeycB-R_kTRr-co8LOBD-ZqrGIQyg55Q1AxW6Kbo9otxiCHN1Zxpkjk6GtmP1x13k6sIrrVUQJABqP4bJNwxKmuyAsbqf-nJX9SkatL4bFd/s1600/zuppa-porri-patate-lenticchie-lardo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtSCdG4R4LTW1a6_DZT0rP6HK7VCYRa_aK5aeycB-R_kTRr-co8LOBD-ZqrGIQyg55Q1AxW6Kbo9otxiCHN1Zxpkjk6GtmP1x13k6sIrrVUQJABqP4bJNwxKmuyAsbqf-nJX9SkatL4bFd/s640/zuppa-porri-patate-lenticchie-lardo.jpg" width="429" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-73027187228446866232015-12-27T08:41:00.002-08:002015-12-27T08:45:00.061-08:00NATALE, SANTO STEFANO E DOMENICA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmWQ0PF_UumdNAbSl41zG-OPhwN62562EyOC5N-0XUKXZ82jpy9XD_SguORk0LLAj50bzcWD7oeWmFgYu9uMfFsJgk_l5VfhIg4m0viWx8S74CPFZY_adW9wwG5y-qv3pFtNWJM_FW9dYk/s1600/Natale-presepe-vivente-gudo-gambaredo-angeli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmWQ0PF_UumdNAbSl41zG-OPhwN62562EyOC5N-0XUKXZ82jpy9XD_SguORk0LLAj50bzcWD7oeWmFgYu9uMfFsJgk_l5VfhIg4m0viWx8S74CPFZY_adW9wwG5y-qv3pFtNWJM_FW9dYk/s640/Natale-presepe-vivente-gudo-gambaredo-angeli.jpg" width="424" /></a></div>
<br />
<br />
Anche questo <b>Natale </b>è passato.<br />
<br />
Anche questa volta invidio chi riesce a fare tutto per tempo, a sfornare <b>biscotti</b>, ad accoccolarsi sul divano con le unghie laccate di rosso e una tazza di tisana fumante tra le mani.<br />
Io non ce la faccio.<br />
<br />
<b>Natale è arrivato</b> e non ho fatto un biscotto, non ho creato regalini fai da te e non ho addobbato la casa in stile Pinterest come avrei voluto.<br />
<b>Natale è arrivato </b>e i miei figli hanno ricevuto in sacco di "buoni acquisto" scritti a mano da me su pezzi di carta volanti.<br />
<b>Natale è arrivato</b> e chi si è seduto a tavola con noi il 25 non ha trovato una casa impeccabile e una padrona di casa con piega di parrucchiere.<br />
<br />
<b>Sono una scombinata</b>. Arrivo a fine giornata chiedendomi dove l'ho perso tutto il tempo che avevo a disposizione. Tutto ciò mi piace sempre di meno, ma a volte mi sembra di combattere coi mulini a vento.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXuELAPax2KqstknLPK-WUHnURajV-wRhV3o34WkRwDFfV7QkX_QNhL0ssVjZfjiSq0ptWeTIDb2pg1Y2skoFDh1jYaBWI5YGP-_boU3DbYAi2uh_yEY5B_qbwOfr1hTr2xrAA0eh1aJg-/s1600/natale-presepe-vivente-gudo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXuELAPax2KqstknLPK-WUHnURajV-wRhV3o34WkRwDFfV7QkX_QNhL0ssVjZfjiSq0ptWeTIDb2pg1Y2skoFDh1jYaBWI5YGP-_boU3DbYAi2uh_yEY5B_qbwOfr1hTr2xrAA0eh1aJg-/s640/natale-presepe-vivente-gudo.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Però mi guardo indietro in questa domenica pomeriggio di nebbia e disordine (i bicchieri del pranzo del 25 sono ancora da lavare) e mi dico che Natale è arrivato ed è rimasto nel cuore, come tutti gli anni.<br />
Come ogni anno è andato tutto bene: i commensali non hanno badato ai miei capelli ma si sono goduti il pranzo e lo stare insieme.<br />
I <b>biscotti </b>li ha fatti la figlia a casa di amici.<br />
I <b>regali </b>dei figli si possono recuperare.<br />
I <b>presepi </b>sono l'unico addobbo che mi sta a cuore per la mia casa e ci sono tutti e tre.<br />
<br />
E non solo.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-O_Dicy1kB-k0BcdkiNQYcJG7u9XV8mWj6k5eqzFb6J09hB3hyphenhyphenqbnGMNgBiFs40_oAmHB5fRgzXcMAlnsKsT8WnyoRdFoxJgJv3vPxLyLGHn3xpvOMxi93E6VQY7oca67nZYDmEyOTAkS/s1600/natale-presepe-vivente-gudo-gambaredo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="368" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-O_Dicy1kB-k0BcdkiNQYcJG7u9XV8mWj6k5eqzFb6J09hB3hyphenhyphenqbnGMNgBiFs40_oAmHB5fRgzXcMAlnsKsT8WnyoRdFoxJgJv3vPxLyLGHn3xpvOMxi93E6VQY7oca67nZYDmEyOTAkS/s640/natale-presepe-vivente-gudo-gambaredo.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Natale mi ha riempito il cuore. Se penso <b>all'Avvento </b>e al susseguirsi di <b>momenti di bellezza </b>e di commozione non posso fare a meno di ringraziare.<br />
<br />
Il mio personale #calendariodellAvvento su Facebook<br />
<b>Il Beato Angelico a Firenze</b>, che non avevo mai visto<br />
<b>Il Presepe Vivente a Gudo Gambaredo</b>, dove un intero borgo (che tutto sembra fuorchè periferia milanese) rivive la venuta di Gesù (le foto che vedete le ho scattate lì)<br />
<b>I canti di Natale sul sagrato del Duomo</b><br />
Attraversare la mia prima<b> Porta Santa </b>di questo Giubileo e rimanere a bocca aperta nello scoprire un Duomo di Milano illuminato<br />
<b>Il racconto di <a href="http://www.amicidirosetta.org/tag/rosetta-brambilla/" rel="nofollow" target="_blank">Rosetta Brambilla</a></b>, una donna meravigliosa che sta spendendo la sua vita tra i bimbi di Belo Horizonte.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcRYYAEixpNt2NkrPx2nb68hFTr-q6_O2Bz3I45xpxuUDfIL086P0YY4cYeN3jAcT9ElG72Tu2SnfhbLh3ZKb-787kJf4jajrCAS82Zw3Jr0i-isBO0QQa467jH0IA2I9Bbv5xFyyALxcC/s1600/Natale-presepe-gudo-angeli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="451" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcRYYAEixpNt2NkrPx2nb68hFTr-q6_O2Bz3I45xpxuUDfIL086P0YY4cYeN3jAcT9ElG72Tu2SnfhbLh3ZKb-787kJf4jajrCAS82Zw3Jr0i-isBO0QQa467jH0IA2I9Bbv5xFyyALxcC/s640/Natale-presepe-gudo-angeli.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzbM_BLqTOhTzRVyjbd8S_p4j9hGzQcfE4aq6n4aERjech26GsR4OC4WGINdJP2nS0Xp9YTRabfH04_CQ0l0TudhCKnerWMi4dZjdH_inubHrPSS05VxxoN4wRnwn9tABdha3MuyjmTrSq/s1600/natale-presepe-gudo-pecore.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="488" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzbM_BLqTOhTzRVyjbd8S_p4j9hGzQcfE4aq6n4aERjech26GsR4OC4WGINdJP2nS0Xp9YTRabfH04_CQ0l0TudhCKnerWMi4dZjdH_inubHrPSS05VxxoN4wRnwn9tABdha3MuyjmTrSq/s640/natale-presepe-gudo-pecore.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
E come in un <b>Presepe</b>, davanti a quel Bambino ho messo tutto ciò che in questo anno ha reso ricca e piena la mia vita, tutti coloro che abitano nel mio cuore- In particolare due bimbi che stanno affrontando la malattia, ma che sorridono sempre. Davanti a quel bambino ho offerto di nuovo tutto ciò che non sono capace di essere.<br />
<br />
E sono certa che ci sarà un altro <b>Natale </b>non perfetto, ma pieno. Proprio come questo.<br />
Auguri a tutti!<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwmGmHoLRToN-b0bftCLLX2HRyvPbItxmldpcW2pFia_VFvSxSvGzDaJ40yDKcMYR6vFacMm_i0wj7Jofk74v5o2AjqVN230YAQObOlw9HpQcmfOlsMYaduLl7T2jFthT6KmdIoEbgvmM4/s1600/natale-presepe-vivente-gudo-nativit%25C3%25A0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="392" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwmGmHoLRToN-b0bftCLLX2HRyvPbItxmldpcW2pFia_VFvSxSvGzDaJ40yDKcMYR6vFacMm_i0wj7Jofk74v5o2AjqVN230YAQObOlw9HpQcmfOlsMYaduLl7T2jFthT6KmdIoEbgvmM4/s640/natale-presepe-vivente-gudo-nativit%25C3%25A0.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-47052086537105084652015-11-25T14:24:00.000-08:002015-11-25T14:24:31.282-08:00GLI AGNOLOTTI LI FACEVA MEGLIO MIA NONNA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtXFYPqyAvgr6mh0VyY0qgKTow5q8nC2tk3Bx1zcTQjaWFphV-xP23fyLWMSkKPX8jRYOMRHKMN7G7cMc4Co5mo-3KdlIYuKXbTizd7qhney32TZui2d8d-XjQ2IWsOLwrwf_UdC8UQIHG/s1600/agnolotti-arrosto-ripieno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtXFYPqyAvgr6mh0VyY0qgKTow5q8nC2tk3Bx1zcTQjaWFphV-xP23fyLWMSkKPX8jRYOMRHKMN7G7cMc4Co5mo-3KdlIYuKXbTizd7qhney32TZui2d8d-XjQ2IWsOLwrwf_UdC8UQIHG/s1600/agnolotti-arrosto-ripieno.jpg" /></a></div>
<br />
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</div>
<br />
<br />
Mai avrei pensato di passare un pomeriggio a fare <b>agnolotti</b>. Insieme a tutta la pasta ripiena erano stati catalogati tra i "ma chi me lo fa fare", ovvero tra quelle preparazioni che non rientrano nei miei gusti di donna pigrissima. Se c'è chi lo può fare molto bene per me, perchè mai mi ci devo mettere? Questo ho sempre pensato di tutti quei piatti che richiedono tanto tempo nella preparazione. Questo penso ancora, ma c'è un piccolo problema. C'è una sfida che si insinua strisciando nella mia pigrizia e che quasi ogni mese mi fa affrontare per la prima volta dei capitoli della cucina che avevo deciso di lasciare ai futuri concorrenti di Masterchef.<br />
<br />
Così. per star dietro al folle gruppo dell'<a href="http://www.mtchallenge.it/2015/11/mtc-n-52la-ricetta-della-sfida-e.html" target="_blank">emmetichallenge</a>, ho deciso che dopo essermi cimentata col disosso del pollo, avrei anche affrontato la pasta ripiena.<br />
<br />
La mia storia è scandita dalle paste ripiene.<br />
<br />
<b>Torino,</b> tavolo di formica giallo, una rotella in mano e la nonna che, la sua mano nella mia, tagliava insieme a me gli agnolotti per il pranzo di Natale.<br />
<br />
<b>Milano</b>, tinello di casa dei miei e mia mamma che ci porta in tavola i ravioli comprati nel pastificio artigianale vicino a casa.<br />
<br />
<b>Pianello Val Tidone</b>, i compleanni della nonna dell'allora fidanzato (ora marito) fatti di trattorie, lunghe tavolate di parenti e ciotole piene di caramelle piacentine condite con fiumi di burro e salvia profumata<br />
<br />
<b>Ferrara</b>, il lavoro lontano da casa del marito ha avuto i suoi vantaggi. Come non dimenticare i cappellacci di zucca conditi col ragù assaporati nei tanti ristoranti frequentati durante la trasferta ferrarese?<br />
<br />
<b>Posada</b>, ancora tavolate, ancora pasta ripiena. Questa volta si tratta di amici, tanti bambini e culurgiones come se piovesse. Pomodoro e basilico fresco e tanto tanto pecorino.<br />
<br />
E quindi con cosa cimentarmi? Con ciò che mi definisce di più, con la mia storia più profonda. Con gli agnolotti della nonna. Non avendo ricetta, non ricordando nulla se non il tavolo di formica, ho cercato nei miei libri di cucina piemontese e ci ho provato.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjHW1uiCw205L5mQnbzvTMZFHjaLeT1B15ql9GuWBNwNgxuHdjgY3mwc4_ChKcMChTU4KFjhVH_y9ltB2SnFqqiolp8bgdGS7bRNkW0gCBYxG3byQyrKRRb_z7izIu0nW0uRGeMCsPjtKs/s1600/agnolotti-arrosto-spinaci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjHW1uiCw205L5mQnbzvTMZFHjaLeT1B15ql9GuWBNwNgxuHdjgY3mwc4_ChKcMChTU4KFjhVH_y9ltB2SnFqqiolp8bgdGS7bRNkW0gCBYxG3byQyrKRRb_z7izIu0nW0uRGeMCsPjtKs/s1600/agnolotti-arrosto-spinaci.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<h2>
AGNOLOTTI PIEMONTESI AL SUGO D'ARROSTO</h2>
<h3>
e profumo di tartufo bianco</h3>
<h3>
Dosi per un sacco di agnolotti.... non saprei dirvi quanti<br />Ingredienti</h3>
<br />
<h4>
Per la pasta</h4>
<br />
500 g di farina 00<br />
4 uova<br />
un cucchiaio di olio<br />
acqua se necessario<br />
<br />
<h4>
Per il ripieno</h4>
<br />
250 g di sottopaletta di vitello (o arrosto della vena)<br />
250 g di coscia di maiale<br />
olio extravergine d'oliva<br />
burro<br />
rosmarino<br />
alloro<br />
un cuore di porro (variante mia, ci vorrebbe dell'aglio)<br />
un bicchiere di vino bianco<br />
brodo di manzo (io l'ho preparato con un bel pezzo di biancostato di scottona, carota, sedano, cipolla)<br />
<br />
<br />
un uovo<br />
50 g di parmigiano grattugiato<br />
250 g di spinaci lessati (gli agnolotti langaroli vogliono la verdura, come la ricetta di <a href="http://www.fotocibiamo.com/2015/11/mtc-52-ravioli-cu-u-tuccuravioli-alla.html" rel="nofollow" target="_blank">fotocibiamo</a>, quelli di Torino e provincia no, io ho preferito seguire la prima versione, anche se la tradizione vuole la scarola)<br />
un pizzico di noce moscata<br />
un cucchiaino di sale aromatizzato al tartufo bianco<br />
<br />
<h3>
PROCEDIMENTO</h3>
<br />
Preparate prima di tutto l'arrosto e il brodo<br />
In un tegame scaldate tre o quattro cucchiai di olio e una noce di burro. Tritate il porro e soffriggete insieme agli aromi. Asciugate la carne e fatela rosolare a fuoco vivace in tutti i lati. Bagnate con un bicchiere di vino bianco e fate sfumare.<br />
Abbassate la fiamma, coprite il tegame e fate cuocere a fuoco molto basso per tre ore circa, bagnando se necessario con il brodo. Fate raffreddare e tritate l'arrosto insieme agli spinaci<br />
<br />
In una ciotola unite il trito di arrosto e spinaci, l'uovo, il parmigiano, la noce moscata e il sale. Impastate bene con le mani.<br />
<br />
Mentre l'arrosto cuoce, preparate la pasta. Setacciate la farina e sistemate nel centro le uova e il cucchiaio di olio.<br />
Impastate e aggiungete l'acqua se necessario. Quando avrete un impasto liscio e omogeneo, avvolgetelo in una pellicola e mettetelo a riposare in frigorifero per almeno mezz'ora<br />
<br />
Dopo il riposo tirate la sfoglia. Sistemate dei mucchietti di impasto sulla sfoglia e copriteli con altra. Premete e tagliate con una rotella.<br />
<br />
Mettete gli agnolotti a riposare per un paio d'ore in un luogo fresco.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2EBm7Bcse3iYOHroT2DOEfJCbRmn3bJzKMl3VxEwJhsWE8lhBvaI3dXkuNRdLnWIKs-ympRDlfxaY_3SEv322SivibWujJvYW7YvL6Ge-d3nKyHU-dO-bUaeaHVQUT5MG2mybiTpEeafV/s1600/agnolotti-arrosto-pronti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2EBm7Bcse3iYOHroT2DOEfJCbRmn3bJzKMl3VxEwJhsWE8lhBvaI3dXkuNRdLnWIKs-ympRDlfxaY_3SEv322SivibWujJvYW7YvL6Ge-d3nKyHU-dO-bUaeaHVQUT5MG2mybiTpEeafV/s1600/agnolotti-arrosto-pronti.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Per cuocere gli agnolotti potete procedere in due modi: con la cottura in acqua salata o con cottura nel brodo.<br />
Io ho deciso che era meglio l'acqua anche perchè per i soliti impegni dell'ultimo minuto mi hanno costretta a congelare il brodo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJoe9DmnrTnyA85rJEJiDFp3ncPPAYO_pjcviGWTxqJxcXadw3oftytkZyMPubvKeEemYBbKvh0oJVtvktJvfsGxtn4pjgSQtDPl_Y2QkCaQuDF6ZXv4XBRyWzSgWgGMtlliZnkbaEifNT/s1600/agnolotti-arrosto-pronti-cuocere.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJoe9DmnrTnyA85rJEJiDFp3ncPPAYO_pjcviGWTxqJxcXadw3oftytkZyMPubvKeEemYBbKvh0oJVtvktJvfsGxtn4pjgSQtDPl_Y2QkCaQuDF6ZXv4XBRyWzSgWgGMtlliZnkbaEifNT/s1600/agnolotti-arrosto-pronti-cuocere.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Cuocete gli agnolotti in acqua salata per qualche minuto. Nel frattempo passate il sugo d'arrosto al setaccio, fatelo restringere un po' ed eventualmente aggiungete un paio di cucchiaini di fecola di patate per addensare<br />
Io ho aggiunto anche un goccio di concentrato di pomodoro.<br />
<br />
Scolate gli agnolotti, irrorateli con il sugo di arrosto e aspettate il giudizio del marito :)<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU2TDdaq2tye-6pEMXSLZ0Y9pGPM-gR_SOQBoErqim6lrG2OyDESl6EgNwM-u0vXXEWWE4SXplWtPuZDYATQR8r58rGCr9CAijU79RiGbms2CRCmqgls7AGjhMrWjDySiyXPYFVDlYeCJz/s1600/agnolotti-arrosto-piemontesi-sugo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU2TDdaq2tye-6pEMXSLZ0Y9pGPM-gR_SOQBoErqim6lrG2OyDESl6EgNwM-u0vXXEWWE4SXplWtPuZDYATQR8r58rGCr9CAijU79RiGbms2CRCmqgls7AGjhMrWjDySiyXPYFVDlYeCJz/s1600/agnolotti-arrosto-piemontesi-sugo.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<h3>
CONSIDERAZIONI</h3>
<br />
<br />
<ol>
<li>un vero lavoraccio.... la mia nonna era davvero una donna paziente, ne ho la prova</li>
<li>devo sistemare gli ingredienti della sfoglia, la ricetta che avevo non mi ha convinta a pieno anche perchè la pasta non era facile da lavorare</li>
<li>diciamo che sono ben lontana dall'ottenere una sfoglia uniformemente sottile e per questo i miei agnolotti sono rimasti molto spessi ai bordi </li>
<li>è sempre bello mettersi alla prova, ma ... gli agnolotti li faceva meglio la mia nonna </li>
</ol>
<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIVyPGAwk8QCOTMk9OBU_4ge1KeXuVBIgdgL3pQzpHAOtKOjE47KuTbGUbR8172-ZfC-sTAQUkfXC5ZkdPAr1CHhzwPY_m9EL4grhNhrOsh9CPcpLlgi7zF7lIt2Sp8E5aaVhFz0YqqGqf/s1600/agnolotti-sugo-arrosto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIVyPGAwk8QCOTMk9OBU_4ge1KeXuVBIgdgL3pQzpHAOtKOjE47KuTbGUbR8172-ZfC-sTAQUkfXC5ZkdPAr1CHhzwPY_m9EL4grhNhrOsh9CPcpLlgi7zF7lIt2Sp8E5aaVhFz0YqqGqf/s1600/agnolotti-sugo-arrosto.jpg" /></a></div>
<br />
PS<br />
<br />
non ne potevo più di fare agnolotti... e quindi con il ripieno avanzato ho fatto una sorta di mini bacon bomb o polpettone svuotafrigo. Cotto non sul bbq ma in padella, è stato molto apprezzato dal marito<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH8iOzX9zTGkGcqQMwIhzdK03VVPFMnSn2CEEqjfXb5yIwQ2g8P1ofAv6y-3MSQh_oVAjdHY9HCos1KVbPUj2aH_URWBq_xXLXYwAo2qWp0f0IaN6JjNdOB2EUeqrxURxzeGwR91BvRDwX/s1600/rotolo-ripieno-ravioli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH8iOzX9zTGkGcqQMwIhzdK03VVPFMnSn2CEEqjfXb5yIwQ2g8P1ofAv6y-3MSQh_oVAjdHY9HCos1KVbPUj2aH_URWBq_xXLXYwAo2qWp0f0IaN6JjNdOB2EUeqrxURxzeGwR91BvRDwX/s1600/rotolo-ripieno-ravioli.jpg" /></a></div>
<br />lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-34738173654004173452015-10-25T11:46:00.002-07:002015-10-25T11:46:20.973-07:00UN POLLO RIPIENO, UN PO' DI BBQ E UNA SFIDA FOLLE <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3wtPdUVZx56K4Px0REKcHQgzXyoyBYy69VlLC7Hc7vJBYghhYvUS9NNCcsVFo0nvOiOLdwU-nn5dlz95xbq0XfXJb9SP3nZtnvZp102nQxiQ6YOylSKZozv__fFiLkwEGkdy7Pg7xSyb3/s1600/pollo-ripieno-bbq-buonappetito.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3wtPdUVZx56K4Px0REKcHQgzXyoyBYy69VlLC7Hc7vJBYghhYvUS9NNCcsVFo0nvOiOLdwU-nn5dlz95xbq0XfXJb9SP3nZtnvZp102nQxiQ6YOylSKZozv__fFiLkwEGkdy7Pg7xSyb3/s1600/pollo-ripieno-bbq-buonappetito.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
La sfida è sempre quella, vincere la pigrizia e le mille scuse, dalla mancanza di tempo, al fatto che il livello della gara è sempre più alto e mi sento sempre meno adeguata. La ricetta del mese di <a href="http://www.mtchallenge.it/2015/10/mtcn-51-la-ricetta-della-sfida-e.html" rel="nofollow" target="_blank">MTChallenge</a> è nientepopodimenoche il <b>pollo ripieno</b>.<br />
E che ci vuole, basta andare dal macellaio di fiducia, quello che ormai sa che gli vado a chiedere i tagli di carne più strani, quello ai cui si ordinano spalle di maiale intere, quello che conosce la passione da grillmaster del marito.<br />
Basta chiedergli un qualsiasi pennuto disossato. E invece no. La difficoltà della sfida di questo mese è di nuovo tecnica, ormai non basta più la fantasia.<br />
<br />
<i><b>"Ma chi te lo fa fare."</b></i> Il marito mi ha smontata all'istante e ha rinfocolato il mio lato pigro sempre in agguato, Poi mi sono detta che o mollavo definitivamente o non c'erano scuse. Bisognava almeno tentare. Di mollare, almeno per ora, non se ne parla.<br />
Così mi sono armata di pollo, coltelli, pazienza e voglia di provare.<br />
<br />
Primo punto fisso?<br />
Il pollo sarebbe andato bel bello nel nostro amato kettle a cuocere per tutto il tempo necessario.<br />
Secondo punto fisso?<br />
Quando si parla di <b><a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2012/03/mai-piu-pollo-allo-spiedo-ce-lo.html" target="_blank">BBQ </a>o di grilling</b> in casa nostra si associa il tutto a pranzi e/o cene con amici. E quindi con il pollo squartato davanti a me ho preso in mano il telefono e chiamato gli amici di sempre per una serata da cavie.<br />
<br />
Non mi dilungo oltre, chè la spiegazione è lunga e potreste addormentarvi nel frattempo. <br />
<br />
Ecco la cronistoria del mio<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4TagrfSgnk0gekrtDGTUqsknoaDIO3mMeLzO0NCW-YFMAkVu8O-def9VgFVcAlAbgTm2xeILS_v8KQNDfYZZlJKn2mbAG1RWBw2uLYv5bH1vs_EAc_Nd7YuGt-PE2KjQ9BUjZLrxJFbWg/s1600/pollo-ripieno-bbq-peperoni-olive-mtc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4TagrfSgnk0gekrtDGTUqsknoaDIO3mMeLzO0NCW-YFMAkVu8O-def9VgFVcAlAbgTm2xeILS_v8KQNDfYZZlJKn2mbAG1RWBw2uLYv5bH1vs_EAc_Nd7YuGt-PE2KjQ9BUjZLrxJFbWg/s1600/pollo-ripieno-bbq-peperoni-olive-mtc.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<h2>
POLLO RIPIENO COTTO AL BBQ</h2>
<br />
<h3>
Per il ripieno</h3>
<br />
300 g di carne di maiale (io ho usato il filetto)<br />
300 g di carne di vitello<br />
150 g di prosciutto cotto<br />
150 g di mortadella<br />
100 circa di pecorino romano grattugiato<br />
50 grammi di mollica di pane ammollata nel latte<br />
un cucchiaio di erbe aromatiche<br />
qualche chicco d'uva<br />
un pizzico di sale e pepe<br />
<br />
<h3>
Per il pollo </h3>
<br />
un pollo eviscerato di circa 3 kg<br />
olio extravergine d'oliva<br />
tre o quattro cucchiai abbondanti di mix di erbe aromatiche<br />
un cucchiaino di aglio in polvere<br />
una bella spolverata di paprika dolce<br />
<br />
<h3>
Per la salsa d'accompagnamento</h3>
<br />
Il fondo di cottura del pollo<br />
un bicchiere di marsala<br />
un cucchiaino di senape dolce<br />
due cucchiai di farina di riso<br />
<br />
<br />
<h3>
Per i peperoni alle olive</h3>
<br />
Quattro peperoni rossi<br />
Olio extravergine d'oliva<br />
una manciata di olive (per noi olive a scabeggiu souvenir della Sardegna)<br />
un cucchiaino di zucchero di canna<br />
una spruzzata di aceto di vino rosso<br />
sale qb<br />
<br />
<br />
<h3>
Procedimento</h3>
<br />
<h4>
1. Disossare il pollo.</h4>
<br />
Non sto a spiegarvi nulla, andate a vedere e a leggere come fa <a href="http://www.andantecongusto.it/2015/10/mtc-51-il-pollo-ripieno.html" rel="nofollow" target="_blank">Patrizia</a>. Io vi dico solo che per aprire in due il pollo incidendolo dalla spina dorsale ho fatto molta fatica e mi sono fatta aiutare dal trinciapollo, che il lavoro di disosso l'ho fatto con uno spelucchino e che spesso sono anche ricorsa alla <b>FORZA BBBRUTA</b> delle mani...<br />
Il risultato non è stato decisamente bello a vedersi, ma come prima volta non mi lamento: almeno non ho rotto la pelle. L'interno non era un mio problema, l'importante era che fosse buono da mangiare ;)<br />
<br />
<h4>
2. Preparare il ripieno</h4>
<br />
Lo ammetto, in attesa di dotarmi di un macina carne decente (che un giorno o l'altro arriverà a casa nostra, vista la quantità di <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2015/06/burger-buns-and-bbq-sauce.html" target="_blank">homemade burger</a> che produciamo) ho chiesto al macellaio di tritarmi il maiale, il vitello e i salumi.<br />
Ho unito il tutto in una ciotola, insieme a pane ammollato nel latte, pecorino romano grattugiato, erbette aromatiche e sale, Ho mescolato e amalgamato.<br />
<br />
<h4>
3. Riempire il pollo</h4>
<br />
Pollo aperto sul tavolo, ho steso il ripieno e sistemato i mezzi acini di uva a cui ho tolto i semi. Ho chiuso il pollo (senza cucirlo) e l'ho abbandonato in frigorifero perchè la famiglia aveva fame e reclamava il pranzo (io e la mia assoluta disorganizzazione sugli orari...).<br />
<br />
Sistemata la famiglia, sparecchiato il tavolo, ho ripreso in mano il pollo, ho recuperato un vecchio ago da lana/telaio delle perline e con uno spago da cucina ho cominciato a cucire. Forse il lavoro peggiore rispetto al disosso. Nel frattempo il marito ha cominciato a pensare alla <b>cottura</b>.<br />
Primo step: accensione dei bricchetti di carbonella.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhyphenhyphenDBGn7lLjngBRNif1y3HL6JREXaucbBzdANoubdDrpfvL00Fc8ZVs7AoU49aF5pRk4VGq01-1HsxpWGPcoAWh6-KdslbwvhLt5PAP4MCk3zo0J_aQEWpJxtWCTCuWfSM834tvjCyEnO2/s1600/pollo-ripieno-mtc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhyphenhyphenDBGn7lLjngBRNif1y3HL6JREXaucbBzdANoubdDrpfvL00Fc8ZVs7AoU49aF5pRk4VGq01-1HsxpWGPcoAWh6-KdslbwvhLt5PAP4MCk3zo0J_aQEWpJxtWCTCuWfSM834tvjCyEnO2/s400/pollo-ripieno-mtc.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<h4>
4. Rubbiamo il pollo</h4>
<br />
Nel glossario di chi fa BBQ il "<b>rub</b>" è quell'impanatura di spezie o erbe aromatiche che permette di creare una crosticina aromatica alla carne sottoposta a cotture medio lunghe. Abbiamo deciso di fare così con il pollo, utilizzando un rub molto semplice: <b>erbe provenzali, aglio in polvere e paprika.</b><br />
Ho spennellato il pollo con olio extravergine dì oliva e ricoperto con il rub. Prima le erbe aromatiche e poi una abbondante spolverata di paprika.<br />
<br />
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</div>
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</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEPJJkgohB2blxjbSi7_twpGADzF5P_HoC_-qlwe88zQ_vIADU-VdM3Wl-wOlABB3UaavzB5UjKD9JsjrRm0dlzDKG-KEDuxijl6OdJVC4xsW4ciDtFmxCBtCg12jJ2ZPdePvctqtIsegD/s1600/pollo-ripieno-pronto-rub.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEPJJkgohB2blxjbSi7_twpGADzF5P_HoC_-qlwe88zQ_vIADU-VdM3Wl-wOlABB3UaavzB5UjKD9JsjrRm0dlzDKG-KEDuxijl6OdJVC4xsW4ciDtFmxCBtCg12jJ2ZPdePvctqtIsegD/s400/pollo-ripieno-pronto-rub.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<h4>
5. Cottura del pollo</h4>
<br />
Dopo aver acceso (nell'accenditore a ciminera indispensabile per tutti i griller) i bricchetti di carbonella (che sono degli ovuli di carbonella pressata, ideali per cotture lunghe), abbiamo messo a bagno nell'acqua qualche truciolo di legno per affumicare. Noi abbiamo utilizzato c<b>iliegio e noce americana, due grandi classici dell'affumicatura. </b><br />
<br />
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</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1WAA0uBYQF2HaGobpL2PvH3yUbfa61zXy1Z1tJKg7CGvWRhzfLR9yQ7kttjh4TbqvLR67w8KYFf2hkBOq82ls20nihgqSvhmh64ZL7PlqNkbFuMsNrP83xXsQmpKgzjiBWDtZtHdmmUwa/s1600/pollo-ripieno-bbq-pronto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1WAA0uBYQF2HaGobpL2PvH3yUbfa61zXy1Z1tJKg7CGvWRhzfLR9yQ7kttjh4TbqvLR67w8KYFf2hkBOq82ls20nihgqSvhmh64ZL7PlqNkbFuMsNrP83xXsQmpKgzjiBWDtZtHdmmUwa/s1600/pollo-ripieno-bbq-pronto.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Una volta accesi, i bricchetti vanno messi nel kettle. Essendo quella del pollo una <b>cottura indiretta</b>, l'abbiamo sistemati a lato. Sotto il pollo è stato posto un contenitore in alluminio, per raccogliere i succhi. Abbiamo posizionato il pollo e messo i trucioli di legno (precedentemente scolati) sui bricchetti.<br />
<br />
Coperchio chiuso e dispositivo stabilizzato sui 150/160° abbiamo lasciato che tutto facesse il suo corso<br />
<br />
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</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUkpp4v1uFs78HdZVwUaqwPgVmbOKDSdwwvnfxqgUHruOD8bzQcnP6ckoWbL-7c_qjjuUmlNN9FV0bRae54PGVi_mr-CyhgR7OTZ6rNF3JQdPwZFxEVfc6WsYX0yKtHH8qZklkuJz7h2vw/s1600/pollo-disossato-ripieno-bbq-smoking.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUkpp4v1uFs78HdZVwUaqwPgVmbOKDSdwwvnfxqgUHruOD8bzQcnP6ckoWbL-7c_qjjuUmlNN9FV0bRae54PGVi_mr-CyhgR7OTZ6rNF3JQdPwZFxEVfc6WsYX0yKtHH8qZklkuJz7h2vw/s1600/pollo-disossato-ripieno-bbq-smoking.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<h4>
6. Peperoni</h4>
<br />
Ho lavato e pulito i <b>peperoni</b>, tagliati a strisce e messi a saltare in una padella con un po' di olio. Un po' di olive, un cucchiaino di zucchero di canna e una spruzzata di aceto, Fiamma vivace, ho cotto i peperoni lasciandoli un po' croccanti.<br />
<br />
<h4>
7. Pollo cotto e salsa </h4>
<br />
Dopo circa 4 ore (quando il pollo ha raggiunto i 77° interni) ho utilizzato i succhi di cottura per fare la salsa d'accompagnamento che, lo ammetto, è rimasta piuttosto liquida.<br />
Mentre il pollo riposava, ho unito ai succhi di cottura il marsala e fatto restringere un po', ho aggiunto un po' di senape e la farina di riso.<br />
<br />
<br />
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</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQysb6ZCaorsIwzCFJpCtVhTsy-xej7eqD229IYLq0zO_v78XB1o_L_RSYUpn8vjdS-rWLcA47vnJKXGeuphKHJWHzmf-UvzQy8HQQW57nRgIa3H_S1mg-C4puOcml6nJ8jqeumg_FA8vy/s1600/pollo-ripieno-bbq-interno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="376" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQysb6ZCaorsIwzCFJpCtVhTsy-xej7eqD229IYLq0zO_v78XB1o_L_RSYUpn8vjdS-rWLcA47vnJKXGeuphKHJWHzmf-UvzQy8HQQW57nRgIa3H_S1mg-C4puOcml6nJ8jqeumg_FA8vy/s400/pollo-ripieno-bbq-interno.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrG1VVBOGUE3mlHDaNCF-b35oWNR5br4ihw27Ts7-yN-_zIr7DS7E03TGFLZ7uGXqK2cfkHz2V-ZdId4Kz3iRyPcQ-_HRQENMnoKgbM3TUsf2yaFP_asBwRaNFhhOcI2C3Bw_2_JG_U2W3/s1600/pollo-ripieno-bbq-peperoni-olive.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrG1VVBOGUE3mlHDaNCF-b35oWNR5br4ihw27Ts7-yN-_zIr7DS7E03TGFLZ7uGXqK2cfkHz2V-ZdId4Kz3iRyPcQ-_HRQENMnoKgbM3TUsf2yaFP_asBwRaNFhhOcI2C3Bw_2_JG_U2W3/s400/pollo-ripieno-bbq-peperoni-olive.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<h3 style="clear: both; text-align: justify;">
CONSIDERAZIONI FINALI</h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<h4 style="clear: both; text-align: justify;">
Cosa posso dire?</h4>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li>un successo che ovviamente aiuta l'autostima: sono contenta di essere riuscita a disossare un pollo, mi sono sentita un po' come la protagonista di Julia & Julia e so che potrò farlo di nuovo, anche se al momento non so se mi verrà di nuovo voglia... </li>
<li>il pollo era morbidissimo e succulento, merito soprattutto della cottura a temperatura relativamente bassa e prolungata. Non è avanzato nulla, ovviamente. </li>
<li>la nostra passione comune per la cucina e per il BBQ ci ha aiutati: se il marito era stato il primo a dirmi "chi te lo fa fare", è stato anche il primo a sostenermi e ad occuparsi di tutta la fase di cottura. </li>
<li>con meno di 4o euro (tutto compreso) ho nutrito undici persone, facendo pure una gran figura</li>
<li>non sono una food blogger. Neanche questa volta ho preparato per fotografare, ma ho carpito qualche foto qua e là mentre tutti già mangiavano. E la mano che prende la salsa della foto in apertura non è assolutamente voluta.... </li>
<li>cosa riserverà la prossima sfida.... io già tremo...</li>
</ul>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-23097121093801285402015-06-24T14:14:00.000-07:002015-06-24T14:53:36.120-07:00BURGER, BUNS AND BBQ SAUCE. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy2iBitrzTFfSULBpqLJhdoA8UQ8CvaLv3DX99AAXAtKKBil-8UuUkI36RHfDipbrQ4hJNPO8G3_C6757JMR27xG-OdRifRxi0JpLyCuGuVuqmyCeqlvvWbXTLQ8rHs4jAGKfu7PicVohm/s1600/burger-homemade-bbq.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy2iBitrzTFfSULBpqLJhdoA8UQ8CvaLv3DX99AAXAtKKBil-8UuUkI36RHfDipbrQ4hJNPO8G3_C6757JMR27xG-OdRifRxi0JpLyCuGuVuqmyCeqlvvWbXTLQ8rHs4jAGKfu7PicVohm/s1600/burger-homemade-bbq.jpg" /></a></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Lo aspettavo da tempo un <a href="http://www.mtchallenge.it/" rel="nofollow" target="_blank">MTChallenge</a> così. E nonostante tutto mi ritrovo a fine gara a lottare contro il tempo. </span><br />
<div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2014/06/bbq-passion-and-piadina.html" target="_blank">Di come si è evoluta la passione per il BBQ</a> in casa mia ne ho già parlato e magari un giorno o l'altro farò un post sull'argomento. Oggi il soggetto è l'Hamburger, o meglio <b>l'American Burger.</b></span></div>
</div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il marito non aspettava altro per divertirsi un po' e domenica abbiamo lavorato insieme dalle 12 alle tre del pomeriggio, ora in cui finalmente ci siamo messi a tavola. E' stato talmente divertente che non abbiamo neanche provato i morsi della fame, fino a quando i figli (uno immerso nello studio per l'esame di terza media, l'altra nei meandri del web) non si sono affacciati preoccupati chiedendo se fosse previsto un pranzo o no...</span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Quando ho cominciato a pensare alla sfida ho subito avuto chiaro che tutto sarebbe stato impostato a partire dalla <b>BBQ sauce</b> del marito. E' una salsa che non avanza mai, e che l'amico più originale che abbiamo spalma sul pane anche a colazione (cosa accaduta veramente) </span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Considerando la BBQ sauce come contitio sine qua non , ecco come abbiamo concepito il nostro</span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<h4>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> HOMESWEETHOME BURGER </span></h4>
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<br /></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>BUNS (dosi per 8 ) </b></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKd_w0eQYWK6qd-i_MgFocjgbkOnp8XB8DK0ZXoC8IOx9R-KFuXS6IiZM5cn-GEJ0uFNVy-KEydx2TJa5Hf38KPTj7twFSnLhoIibwhdKMT2HdT5xT7WBGP-6N3rddRqag_2lYF-BUAWrB/s1600/burger-buns-homemade.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKd_w0eQYWK6qd-i_MgFocjgbkOnp8XB8DK0ZXoC8IOx9R-KFuXS6IiZM5cn-GEJ0uFNVy-KEydx2TJa5Hf38KPTj7twFSnLhoIibwhdKMT2HdT5xT7WBGP-6N3rddRqag_2lYF-BUAWrB/s1600/burger-buns-homemade.jpg" /></a></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><br /></b></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<div>
<ul>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">250 g di farina 00 </span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">250 g di farina manitoba</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">260 g di latte (io di solito uso 3/4 acqua e 1/4 latte)</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">40 g di burro </span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">un uovo</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">un cucchiaino di sale</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">una bustina di lievito di birra disidratato</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">due cucchiai di malto d'orzo </span></li>
</ul>
</div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<ul>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">un tuorlo per spennellare i buns</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">semi vari</span></li>
</ul>
</div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non mi sono mai piaciuti i panini degli hamburger confezionati. Sono un pane di plastica e ho sempre mangiato i miei burger senza pane. Poi tempo fa ho iniziato a fare io i <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2013/12/panini-o-buns-progetto-hamburgerperfetto.html" target="_blank">buns</a>. Questa è la ricetta che solitamente utilizzo, con qualche variante per farla diventare più somigliante possibile a quella di <a href="http://saparunda.blogspot.it/2015/06/mtc-n-49-la-ricetta-della-sfida-di.html" target="_blank">Arianna </a> Io non amo per niente lo strutto e quindi, anche se non sono vegetariana, non l'ho inserito, così come ho sostituito lo zucchero con il malto. </span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<h4>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Procedimento</span></h4>
<div>
<span style="color: #b45f06; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 13.1999998092651px; line-height: 18.4799995422363px;"><br /></span></span></div>
<div>
<ul>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.4799995422363px;">Mettete in una ciotola la farina setacciata e il lievito e il malto. </span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.4799995422363px;">Aggiungete il latte, l'uovo sbattuto e il malto. </span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.4799995422363px;">Mescolate e unite anche il burro tagliato a pezzettini. Unite anche il sale.</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.4799995422363px;">Lavorate fino ad ottenere una pasta liscia e morbida.</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.4799995422363px;">Mettete la pasta in una ciotola, coprite con una pellicola e fare lievitare fino al raddoppio</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.4799995422363px; text-align: justify;">Sgonfiate l'impasto, formate un rettangolo, dividetelo in tre parti, sovrapponete la destra al centro e la sinistra sulla destra. Girate di 90° e fate lo stesso. Lasciate riposare per circa mezz'ora e poi procedete con la formazione dei panini.</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.4799995422363px; text-align: justify;">Dividete in otto la pasta (ogni panino deve essere di circa 80 grammi) e formate dei panini che poggerete sulla teglia. Schiacciateli un pochino con il palmo (io non lo faccio molto perchè mi piacciono un po' tondi</span></li>
</ul>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">Fateli riposare per mezz'ora almeno. Spennellateli con il tuorlo d'uovo e cospargeteli con i semi. Metteteli in forno preriscaldato e cuocete a 180° per circa venti minuti o comunque fino a che non li vedete dorare in superficie. </span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<h4>
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><b>PATTIES</b></span></span></h4>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><b>Dosi per 6 patties </b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">1 kg g di angus beef dell'uruguay, taglio bavetta (è una carne con una buona percentuale di grasso e di tessuto connettivo)</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">prezzemolo</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">pepe bianco e nero</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;">un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva</span></span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><b>Come procedere</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQCNUhcjiCXmhWBwwvM8MZXv-QV2jcCXRr0CZoynmTgJX3PWdsy7fAhWWpuCuIiFyQvqP1WHurA4nKCySXJdgxzi9vu1Op6kfYv0iVYbrglBLDRwph_MNm0d2VL3GYX4WfeomSlAmoqTWJ/s1600/angus-beef-uruguay.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQCNUhcjiCXmhWBwwvM8MZXv-QV2jcCXRr0CZoynmTgJX3PWdsy7fAhWWpuCuIiFyQvqP1WHurA4nKCySXJdgxzi9vu1Op6kfYv0iVYbrglBLDRwph_MNm0d2VL3GYX4WfeomSlAmoqTWJ/s1600/angus-beef-uruguay.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><i style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">Trimmate </i><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">( termine tecnico usato dai fanatici del BBQ, viene da</span><i style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;"> to trim</i><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">) la carne privandola del grasso in eccesso.</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">tagliate al coltello</span></li>
</ul>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR7goFN4s903n3JBWsg2hKduExoVVkXfCd7tkL770_ai-1DouaSMMHaq8vCSS0ixgk1zozusaKpMZTV7AKSSHpNjP97vwb92l_0CrVfPHykI5cQ7JRjKu1RBcOnOz_nfjEBP_EvIyjzU-K/s1600/angus-beef-battuta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR7goFN4s903n3JBWsg2hKduExoVVkXfCd7tkL770_ai-1DouaSMMHaq8vCSS0ixgk1zozusaKpMZTV7AKSSHpNjP97vwb92l_0CrVfPHykI5cQ7JRjKu1RBcOnOz_nfjEBP_EvIyjzU-K/s1600/angus-beef-battuta.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">in una ciotola sistemate la carne tritata e unite gli altri ingredienti</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">mescolate e formate sei palline </span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">appiattitele (il marito nei tanti giri nel negozio di BBQ della zona si è comprato lo stampo per patties e quello per minipatties)</span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;">Per quanto riguarda la cottura, a casa nostra durante la bella stagione non si può che fare alla <b>griglia</b>. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">accendete la carbonella (il marito utilizza una ciminiera di accensione, che permette di velocizzare i tempi)</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">quando si è formata la brace e la griglia si è ben scaldata (per avere il calore più inenso possibile), sistemare i patties sulla griglia e salarli</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">cuocete pochi minuti per lato, girando una sola volta fino al raggiungimento della temperatura interna di 55° / 60° (a seconda di quanto al sangue vi piaccia la carne) </span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">per chi vuole il formaggio, adagiare una fetta di cheddar nell'ultima fase di cottura e se si ha un kettle chiudere con il coperchio per qualche istante</span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxBwMGp4uUqmbw43TBAE5VO03FjqCGx3eT5kMRTBcCKQ4fkUDm5BcX2PQCQ7h45KCJ5Lk0eiUv8p9wT9JFDSfJTCatDQcQoL6_oqx3skHsklSS5uuxDDrzvfEZ33w9iQAySMu75fgOUUHR/s1600/burger-homemade-kettle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxBwMGp4uUqmbw43TBAE5VO03FjqCGx3eT5kMRTBcCKQ4fkUDm5BcX2PQCQ7h45KCJ5Lk0eiUv8p9wT9JFDSfJTCatDQcQoL6_oqx3skHsklSS5uuxDDrzvfEZ33w9iQAySMu75fgOUUHR/s400/burger-homemade-kettle.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><b>BBQ SAUCE</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">due cucchiai di olio extravergine d'oliva</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">2 cipolle di Tropea (piccole) </span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">2 cucchiai di zucchero muscovado</span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">1 cucchiaio di aceto di mele</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">2 cucchiai di whisky</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">2 cucchiai di aceto balsamico</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">3 cucchiai di salsa worchester</span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">mezzo litro di salsa di pomodoro</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">due cucchiai di ketchup</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">tabasco a piacere</span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2CYX5uKUEQg_yEavt6XtMkqDho7epgCxkvM3OpEJOhcbMYln1-uXNLjggKi8LVRL78JDH_8E0tHowwss6YfEW1YDEUoDydwbuikUh5NB9cNfvx9hc6TkKzB9wwh58EgsMxu6B8x8NF4Hs/s1600/BBQ-sauce.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2CYX5uKUEQg_yEavt6XtMkqDho7epgCxkvM3OpEJOhcbMYln1-uXNLjggKi8LVRL78JDH_8E0tHowwss6YfEW1YDEUoDydwbuikUh5NB9cNfvx9hc6TkKzB9wwh58EgsMxu6B8x8NF4Hs/s1600/BBQ-sauce.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">tritate finemente le cipolle</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">in una casseruola con fondo spesso scaldate l'olio, aggiungete le cipolle, lo zucchero e caramellate. </span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">unite i diversi aceti, il whisky e la salsa worchester. Mescolate e fate evaporare l'alcool presente</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">Aggiungete la salsa di pomodoro, il ketchup e il tabasco. Fate sobollire per almeno mezz'ora facendo attenzione che la salsa non si attacchi sul fondo </span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">Se preferite una consistenza più vellutata, frullatela e passatela al colino. A noi piace anche così, un po' rustica ;)</span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><b>PEPERONI VERDI E CIPOLLA DI TROPEA AL WHISKY</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;"> un peperone verde piuttosto grande</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">una cipolla di tropea </span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">un cucchiaio di olio extravergine d'oliva</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">due cucchiaini d zucchero muscovado</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">una spruzzata di whisky</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">sale</span></li>
</ul>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7USUY_M_zYrANpasaBX_8oqTJfrI1-lSohEGt7LYo5sYXEagtCL-9fE8mOlxnoNi42m7-IN8gcONMcFB8EycyvaczEy8h8A-wGN43x6Qc1lRKKVMMUgcDf1n31io88qDVabOgYOmO0EJ6/s1600/peperoni-cipolle-burger.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7USUY_M_zYrANpasaBX_8oqTJfrI1-lSohEGt7LYo5sYXEagtCL-9fE8mOlxnoNi42m7-IN8gcONMcFB8EycyvaczEy8h8A-wGN43x6Qc1lRKKVMMUgcDf1n31io88qDVabOgYOmO0EJ6/s1600/peperoni-cipolle-burger.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">Tagliate a striscioline sia il peperone che la cipolla</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">fate saltare in padella insieme a uno o due cucchiai di olio</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">aggiungere lo zucchero e mescolare</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">unire il whisky e far appassire i peperoni e la cipolla</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">regolare di sale</span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><b>POMODORI GRATINATI CON CHEDDAR CHEESE</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">quattro pomodori perini</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">30 g circa di pane grattato di cui almeno una parte in maniera grossolana (io ho pestato al mortaio dei panini secchi)</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">30 g circa di cheddar cheese </span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">sale</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">erbette aromatiche</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">olio extravergine d'oliva</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;">Procedimento</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">lavate i pomodori, tagliateli a metà e scavando nel mezzo togliete i semi</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">tritate grossolanamente il cheddar</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">unite il cheddar e le erbe aromatiche al pan grattato </span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">riempite i pomodori con il mix di pangrattato e cheddar</span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">ungete con un filo d'olio e salate leggermente</span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">sistemate i pomodori sulla griglia </span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 20.3999996185303px;">cuocete fino a che non vedete sciogliersi il cheddar</span></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.3999996185303px;">E ora componiamo il piatto.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHkfB810o7aUZjuokS1iBTDW7YPN0ZXG1sVFzQdgdXkwtDtvXLv_ytCsp9n65Yw88ZhU0ASQTPjbkwEhuJQwHWPKjShXmFGPrKXr3UfnP8zRzT7ixrueXVJjcscu2-Rgf63BWQT06TK90a/s1600/burger-homemade-angus.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHkfB810o7aUZjuokS1iBTDW7YPN0ZXG1sVFzQdgdXkwtDtvXLv_ytCsp9n65Yw88ZhU0ASQTPjbkwEhuJQwHWPKjShXmFGPrKXr3UfnP8zRzT7ixrueXVJjcscu2-Rgf63BWQT06TK90a/s1600/burger-homemade-angus.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Partendo dal fondo mettete</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">un filo di maionese (facoltativo)</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">insalata</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">hamburger</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">cheddar</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">peperoni</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">salsa bbq</span></li>
</ul>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Chiudete il bun, allargate la bocca stile Adam Richman e ... buon appetito!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0jhWbWXcsh9UH1CTPiRO1kL6Pv65WdRY_o-U-9r0qOCQQaMeNPyF3KMrPSB89axn3u-whmtkoK9KY-hFuNB1jBAx_xdUdMxsrQyM1p4rXhfiCrQH-2Y_gjtBIW7_ZAU4n2STM_IrfUQPn/s1600/burger-homemade-cheddar.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0jhWbWXcsh9UH1CTPiRO1kL6Pv65WdRY_o-U-9r0qOCQQaMeNPyF3KMrPSB89axn3u-whmtkoK9KY-hFuNB1jBAx_xdUdMxsrQyM1p4rXhfiCrQH-2Y_gjtBIW7_ZAU4n2STM_IrfUQPn/s1600/burger-homemade-cheddar.jpg" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">PS </span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">la nostra merenda sinoira delle tre è stata una meraviglia: sole e venticello, ottimi burger, <b>birra artigianale dei Monaci di Gudo</b>, in sottofondo una playlist di spotify molto country folk e la soddisfazione tutta nostra di esserci di nuovo diveriti a fare qualcosa insieme. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">PPS </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ringrazio di cuore il marito per aver fatto il grosso del lavoro e per aver aspettato fino ad ora a pubblicare le foto delle sue (e mie) creazioni sul gruppo di FB dei griller.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh44vWPP0npXpAtcZpzcyLnSl8EcuT7S7iFHWkx_6maVOx94uc1KJS3lFPk-EDWIV40pCSFhojHzl-WZNSoZepYyZnmBeRlBm4aep8JBEXKXAtFKkoQc1K_Pys9RXxBjN7V293FlH1g9cml/s1600/pranzo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh44vWPP0npXpAtcZpzcyLnSl8EcuT7S7iFHWkx_6maVOx94uc1KJS3lFPk-EDWIV40pCSFhojHzl-WZNSoZepYyZnmBeRlBm4aep8JBEXKXAtFKkoQc1K_Pys9RXxBjN7V293FlH1g9cml/s1600/pranzo.jpg" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: arial;"><span style="font-size: 12px; line-height: 20.3999996185303px;"><br /></span></span></div>
lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-35084771292473147282015-05-25T13:41:00.000-07:002015-05-25T13:41:21.588-07:00POMODORO, SPAGHETTI E POCO ALTRO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmjYstolArU9lYOkrnvK3RNUrqiQ2ti9YjyCB4HL7cjZjMUpGIxoVZnIJsozAEcnBPS2-W3eBDtgmc_aGcZ5IduA9Gi_JJPWiOxMSzXZyoAkPdqvKIs_62K0ba_or8cC4umhM8oymDjGNI/s1600/pomodoro-rucola-spaghetti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmjYstolArU9lYOkrnvK3RNUrqiQ2ti9YjyCB4HL7cjZjMUpGIxoVZnIJsozAEcnBPS2-W3eBDtgmc_aGcZ5IduA9Gi_JJPWiOxMSzXZyoAkPdqvKIs_62K0ba_or8cC4umhM8oymDjGNI/s1600/pomodoro-rucola-spaghetti.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Ci risiamo, sono le ultime ore di <a href="http://www.mtchallenge.it/" rel="nofollow" target="_blank">MTChallenge</a> e io sto scrivendo il post. E dire che questa volta la <b>ricetta </b>l'ho fatta per tempo, ed è anche stata apprezzata da tutti. Poi il nulla. O meglio, i millemila post su eventi vari a cui ormai vado come inviata di Blogmamma. Tutto molto divertente, ma a discapito di questo piccolo spazio.<br />
<br />
Sono le nove, il marito sta tornando, io ho appena messo piede in casa dopo aver passato le ultime due ore a organizzare la festa di fine anno del liceo. L'acqua sta bollendo, butterò gli <b>spaghetti </b>e nel frattempo farò saltare in padella qualche pomodorino.<br />
<b>Pomodoro, spaghetti e poco altro</b> è la ricetta della pasta dell'ultimo minuto. Di recente ho letto la frase "abbasso la sciatteria in cucina e nel fare la spesa". Vero, verissimo. Dovrei farne un poster e metterlo in cucina...<br />
<br />
Sono d'accordo: abbasso la sciatteria sempre, anche in cucina. Non ce la faccio a non scadere nello sciatto durante la mia vita quotidiana, ma ci provo a evitarlo. Così una pasta dell'ultimo minuto può diventare comunque molto buona: <b>pomodoro buono, spaghetti di gragnano, pecorino romano, aglio rosa, erbette fresche del giardino e olio umbro.</b> Ci siamo. Ecco i miei<br />
<br />
<br />
<span style="color: red;"><b>SPAGHETTI AL POMODORO</b></span><br />
<span style="color: red;"><b>dosi per quattro persone</b> </span><br />
<span style="color: red;"><br /></span>
<br />
<ul>
<li><span style="color: red;">500 g di spaghetti di gragnano</span></li>
<li><span style="color: red;">800 g di pomodorini piccadilly</span></li>
<li><span style="color: red;">olio extravergine di oliva umbro (dono di amici)</span></li>
<li><span style="color: red;">uno spicchio d'aglio rosa</span></li>
<li><span style="color: red;">un pizzico di sale</span></li>
<li><span style="color: red;">due cucchiai di pecorino romano</span></li>
<li><span style="color: red;">erbette aromatiche (timo, basilico, rucola, maggiorana)</span></li>
<li><span style="color: red;">sale</span></li>
</ul>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnmwfEQBZaM0eRzIiCbc2usIK3B-GLcG8GKNiWfkGIW_ZZP3YLk19xwfo3JBaejBctfhLg1I2BD_5EQ445Prhaij8nxxeQLkdoYGhNwDBqA7OSdFmKfgLBySDZ_5UF7Gtwz3WTw7Ve9ikW/s1600/pomodoro-pecorino-rucola.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnmwfEQBZaM0eRzIiCbc2usIK3B-GLcG8GKNiWfkGIW_ZZP3YLk19xwfo3JBaejBctfhLg1I2BD_5EQ445Prhaij8nxxeQLkdoYGhNwDBqA7OSdFmKfgLBySDZ_5UF7Gtwz3WTw7Ve9ikW/s1600/pomodoro-pecorino-rucola.jpg" /></a></div>
<span style="color: red;"><br /></span>
<br />
<ul>
<li><span style="color: red;">mettete sul fuoco un pentolone d'acqua e portatela a bollore</span></li>
<li><span style="color: red;">nel frattempo lavate, sciacquate e tagliate a dadini i pomodori </span></li>
<li><span style="color: red;">quando l'acqua bolle salatela e buttate gli spaghetti</span></li>
<li><span style="color: red;">mettete sul fuoco una padella con un cucchiaio di olio e uno spicchio d'aglio</span></li>
<li><span style="color: red;">fate sfrigolare l'aglio per qualche secondo e toglietelo</span></li>
<li><span style="color: red;">aggiungete i pomodori</span></li>
<li><span style="color: red;">cuocete i pomodori a fuoco vivace per qualche minuto (col coperchio)</span></li>
<li><span style="color: red;">quando mancano un paio di minuti per la cottura della pasta, scolatela (senza buttare l'acqua)</span></li>
<li><span style="color: red;">saltate la pasta nella padella con i pomodori, aggiungendo un po' di acqua di cottura</span></li>
<li><span style="color: red;">unite pecorino a scaglie e ancora un po' di acqua, saltate </span></li>
<li><span style="color: red;">quando la pasta è pronta, impiattate aggiungendo un trito di erbe aromatiche, altre scaglie di pecorino ed eventualmente un filo d'olio a crudo e un pizzico di peperoncino</span></li>
</ul>
<div>
Ecco, stasera la versione di <b>spaghetti al pomodoro</b> è arricchita con i gamberetti rosa del mediterraneo... Grazie a <a href="http://fairieskitchen.blogspot.it/2015/05/la-ricetta-della-sfida-di-maggio-2015-e.html" rel="nofollow" target="_blank">Paola </a>per aver proposto un piatto così semplice ma così poco sciatto!</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO1vwq6F5XYhXRLMa41NJJaq8arHTLZdCIPtsWWQ_g3eF1mBxhWATVcKTe3ld5dMO8tfIGIzd00Mj-xn2y68aOhju0ipvc4fNIlc6siBOYwiQYv6-q6p_YvY_XXP0fF7Rgfr7FCc5Pygow/s1600/spaghetti-pomodori.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO1vwq6F5XYhXRLMa41NJJaq8arHTLZdCIPtsWWQ_g3eF1mBxhWATVcKTe3ld5dMO8tfIGIzd00Mj-xn2y68aOhju0ipvc4fNIlc6siBOYwiQYv6-q6p_YvY_XXP0fF7Rgfr7FCc5Pygow/s1600/spaghetti-pomodori.jpg" /></a></div>
<div>
<br /></div>
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<br />lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-31366195410520591782015-04-15T23:56:00.000-07:002015-04-15T23:56:27.058-07:00IL PRIMO MARE DELLA STAGIONE NON SI SCORDA MAI<h3>
Mare, ottimo cibo, simpatica compagnia. Alla ricerca dei cetacei con #maresottosopra, alla scoperta delle bellezze a portata di milanese.</h3>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpB5zXm9YFEyAz_ocpYBdD3WXMkgDoaH6K3sUItsagvG_J3GgMgKyIvlFsjJqYFowYhi8hfrKuoYW7C5WJK2QPJyVLAAzLeoYb4fTk78VYcxVeI_7lgbW52kKPwHgMEPveHy9pjNL2-O9I/s1600/maresottosopra.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpB5zXm9YFEyAz_ocpYBdD3WXMkgDoaH6K3sUItsagvG_J3GgMgKyIvlFsjJqYFowYhi8hfrKuoYW7C5WJK2QPJyVLAAzLeoYb4fTk78VYcxVeI_7lgbW52kKPwHgMEPveHy9pjNL2-O9I/s1600/maresottosopra.jpg" /></a></div>
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<i><b>"Ti va di partecipare con la tua famiglia ad una giornata al mare alla ricerca dei cetacei?" </b></i></div>
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Come si fa a dire di no a una proposta del genere? Se dici <b>MARE </b>in casa mia già si accendono i sorrisi. Se poi aggiungi "<b>GITA IN BARCA</b>" hai raggiunto il top. Così domenica siamo partiti alla volta di <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2013/12/e-scoccata-lora-del-pate-e-sono.html" target="_blank">Genova</a>, città tanto amata e meta preferita per le gite dell'ultimo minuto. Appuntamento alla Calata Mandraccio armati di macchina fotografica, binocoli e smartphone. La giornata era organizzata da <a href="http://www.pecoraverde.com/" rel="nofollow" target="_blank">Pecora Verde</a>, portale per escursioni di ogni genere e #fuoridalgregge, in collaborazione con <a href="http://www.whalewatchgenova.it/" rel="nofollow" target="_blank">Whalewhatch Genova</a>. L'hashtag, perchè non si può non essere social, <b>#maresottosopra.</b></div>
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La giornata è iniziata con la partenza da Genova caratterizzata da freddo, nuvoloni (ma il giorno prima a Milano c'erano quasi trenta gradi...) e mare mosso. Un buon inizio, non c'è che dire. Poco male, noi fortunatamente non soffriamo il mal di mare e ci siamo divertiti a ballare un po'. Prima tappa: <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2013/07/un-week-end-camogli.html" target="_blank">Camogli</a>. Il porto tranquillo e placido, i gozzi e i palazzi colorati hanno rinfrancato anche chi già pensava di abbandonare la comitiva. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLqkWWL_4dBEvGdjXH4umDJejIxSwrGkSNf4HAHxDpcJ3Nz1uQBOhD3MZ4VWeFh0FX-PVxYt3XC9HA75b1DxkvTnR7Fn_n6CpZI4eq6LaWzvvt_XSlqVGjBC0yXAquUBvWYrZnFfJ0GKuX/s1600/camogli-porto-airone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLqkWWL_4dBEvGdjXH4umDJejIxSwrGkSNf4HAHxDpcJ3Nz1uQBOhD3MZ4VWeFh0FX-PVxYt3XC9HA75b1DxkvTnR7Fn_n6CpZI4eq6LaWzvvt_XSlqVGjBC0yXAquUBvWYrZnFfJ0GKuX/s1600/camogli-porto-airone.jpg" /></a></div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI43MmFyi6Pat9zbtTtR4rWZkHLQZMy2U9dC3tDGudv7Y3V8vJrpymLmMMSVklAxiKB8RbRB4vMHJp_bINepMxApWmIc2Yy2V9P1FvixfFC3ilZmctN7nmQzV6yNctu9U9Zh5iyc7eV_1B/s1600/camogli-case-porto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI43MmFyi6Pat9zbtTtR4rWZkHLQZMy2U9dC3tDGudv7Y3V8vJrpymLmMMSVklAxiKB8RbRB4vMHJp_bINepMxApWmIc2Yy2V9P1FvixfFC3ilZmctN7nmQzV6yNctu9U9Zh5iyc7eV_1B/s1600/camogli-case-porto.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
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Il programma diceva: <b><i>sosta a Camogli per imbarcare i prodotti tipici per il pranzo</i></b>. Ecco, appunto. Chi è stato a Camogli non può non associarla a <b>FOCACCIA</b>. Croccante, unta il punto giusto, saporitissima. Una goduria che non si dimentica. L'aspettativa, dunque era alta. Mai mi sarei immaginata di ritrovarmi un piatto pieno di focacce di tutti i generi (classica, di Recco, con le cipolla, con le olive), torte salate liguri e <b>acciughe ripiene e fritte </b>da urlo. (ora se mi dite Camogli io comincio a pensare anche a loro, oltre che alla focaccia)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTQ5mbzkXWz_RzdJsdUvLWkX32en8wthQlA_JPr1Wu9YXs4uyqCnAMt_kEf3Uti6Si0pofudK_OXrK-LdraSIndcFWj6EYXylmGR-YoE9HA7CAXtWOFcgGfcfhtEH0EFZbX80zMrRVuMCT/s1600/camogli-focaccia-acciughe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTQ5mbzkXWz_RzdJsdUvLWkX32en8wthQlA_JPr1Wu9YXs4uyqCnAMt_kEf3Uti6Si0pofudK_OXrK-LdraSIndcFWj6EYXylmGR-YoE9HA7CAXtWOFcgGfcfhtEH0EFZbX80zMrRVuMCT/s1600/camogli-focaccia-acciughe.jpg" /></a></div>
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La scoperta più bella è stata la <b>capponada</b>. Galletta del marinaio, tonno, acciughe, pomodori, cipolla. Una goduria da replicare al più presto. Prima, però, bisogna <b><a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2013/07/un-week-end-camogli.html" target="_blank">tornare a San Rocco di Camogli</a></b> a comprare le Gallette originali </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYoH9YEHUHh3SUyJqT9_pZ5_O_Zi1bu0SPTaD9DVuWuKP2YcfylTmdoMMETCN4l2XRfzFgoAcoszuSwJAZcT1564_QLYepULVm8SdyJ14xDvxu8M3D9xDQboQgKzovjrxMspnJgY0SHc_b/s1600/camogli-capponada.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYoH9YEHUHh3SUyJqT9_pZ5_O_Zi1bu0SPTaD9DVuWuKP2YcfylTmdoMMETCN4l2XRfzFgoAcoszuSwJAZcT1564_QLYepULVm8SdyJ14xDvxu8M3D9xDQboQgKzovjrxMspnJgY0SHc_b/s1600/camogli-capponada.jpg" /></a></div>
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A pranzo terminato siamo ripartiti alla ricerca dei <b>cetacei</b>, che non abbiamo trovato. Le condizioni del mare non erano propriamente favorevoli, ma le ore passate a navigare sono state molto interessanti. Abbiamo osservato le paline che registrano in tempo reale il passaggio dei <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2011/09/bye-bye-estate.html" target="_blank">delfini </a>e ascoltato la bellissima lezione di un biologo marino che ci ha affascinati tutti descrivendo le diverse specie di cetacei presenti in zona e raccontandoci quando mangiano e quanto è ricco il Meditarraneo e in particolare la zona del Santuario dei Cetacei. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkgO1qLTehPehn2aKva_Dk1KPJ113X3HT0LHyxi_5lILr08bEz1lYGhexDywQUIL5Niea22Oe1CzBt1D9v7e_eC4OWzh3zwfO3DUvkqKEVzcetA8AiUem8Rl08kBuAFY1J9WPF-7D_nGfJ/s1600/maresottosopra-san-fruttuoso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkgO1qLTehPehn2aKva_Dk1KPJ113X3HT0LHyxi_5lILr08bEz1lYGhexDywQUIL5Niea22Oe1CzBt1D9v7e_eC4OWzh3zwfO3DUvkqKEVzcetA8AiUem8Rl08kBuAFY1J9WPF-7D_nGfJ/s1600/maresottosopra-san-fruttuoso.jpg" /></a></div>
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Due ore in mare e siamo tornati a Camogli. Il castello della Dragonara ci aspettava e con lui un panorama mozzafiato e un aperitivo ligure con altra focaccia (stavolta rossa con le acciughe) e dadini di farinata. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiWZ4ic9y2InZDKdp17lyDL2eL5EVmezteW9-1jO3-veUj_sc4xn_oBLXVY8Ex4NISzKWCoCTtdyHnPXxpMpnLjeBv5HoR2ZozXiCQPqRbDClozy0Oq-dEv8600h-eQDnwFcvL0k17106t/s1600/camogli-castello-dragonara.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiWZ4ic9y2InZDKdp17lyDL2eL5EVmezteW9-1jO3-veUj_sc4xn_oBLXVY8Ex4NISzKWCoCTtdyHnPXxpMpnLjeBv5HoR2ZozXiCQPqRbDClozy0Oq-dEv8600h-eQDnwFcvL0k17106t/s1600/camogli-castello-dragonara.jpg" /></a></div>
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Una passeggiata sul lungomare, un salto in spiaggia e poi via, si torna a <b>Genova</b>. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaGpaH6RQjlL1rTvdbxiWsJTyYHEAMlp8t94BEMAl86k6CkeRvJn0NOQz9UqbTJOFDBH0PTjYCvqj24hYPl4ZX2oUdoU6crNuQ4Qo5_SMvZoqq0Ii3zgsNjYkzX40nvclsVYtVGyHkTM2-/s1600/camogli-stradine.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaGpaH6RQjlL1rTvdbxiWsJTyYHEAMlp8t94BEMAl86k6CkeRvJn0NOQz9UqbTJOFDBH0PTjYCvqj24hYPl4ZX2oUdoU6crNuQ4Qo5_SMvZoqq0Ii3zgsNjYkzX40nvclsVYtVGyHkTM2-/s1600/camogli-stradine.jpg" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMlY4U6zoxse6PpMt6LxuvTNncx817XV-mUUyT8JbjQbKWrsBNhjGlaEPft2B1kIhfjxl8rH-oQR-g9XZIPavriHBrZXpLPJqlf1UwXYhzBSop-4S2xfz2W2s6Q9MBd2mdQvnBw9dV43AB/s1600/maresottosopra-genova.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMlY4U6zoxse6PpMt6LxuvTNncx817XV-mUUyT8JbjQbKWrsBNhjGlaEPft2B1kIhfjxl8rH-oQR-g9XZIPavriHBrZXpLPJqlf1UwXYhzBSop-4S2xfz2W2s6Q9MBd2mdQvnBw9dV43AB/s1600/maresottosopra-genova.jpg" /></a></div>
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Potevamo terminare la gita così, tornare a casa e farci una minestrina e invece no.... Il web è bello perchè attraverso il passaparola ti permette di conoscere tanto. Attraverso gli amici di <a href="http://farmaciaserragenova.blogspot.it/2015/04/cosa-fare-genova-con-i-bambini-una.html" rel="nofollow" target="_blank">Farmacia Serra Genova </a>abbiamo scoperto <a href="http://www.palatifini.it/it/pesto-genovese/2261-il-pesto-al-mortaio-di-roberto-panizza.html" rel="nofollow" target="_blank">Roberto Panizza</a> e il suo spettacolare <b>pesto</b>. Vuoi non tornare a casa senza un vasetto? Vuoi non fermarti a mangiare un piattino ligure nel suo ristorante? </div>
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Una gita bella come quella di <b>#maresottosopra</b> non poteva finire in modo migliore. Davanti a un mini mortaio pieno di pesto da spalmare sul pane artigianale. Alla prossima!! </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqBSFg8zDN2MeTOWrDhyexfZapqvOtd4fDOk8ZbhoYzzWRgRwN44B8HOXHEaFcnNEeonEx6xH3hFkB95QIuUEIPkI6vRdAh-xK_wDCncYLpfK6ECPw_HhUtZU9o3Yd9iEtg-DTBZpTOrVw/s1600/pesto-ristorante-il-genovese.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqBSFg8zDN2MeTOWrDhyexfZapqvOtd4fDOk8ZbhoYzzWRgRwN44B8HOXHEaFcnNEeonEx6xH3hFkB95QIuUEIPkI6vRdAh-xK_wDCncYLpfK6ECPw_HhUtZU9o3Yd9iEtg-DTBZpTOrVw/s1600/pesto-ristorante-il-genovese.jpg" height="313" width="320" /></a></div>
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Ecco qualche link utile per programmare una gitarella....:</div>
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<a href="http://www.pecoraverde.com/" rel="nofollow" target="_blank">Pecora Verde</a> per prenotare escursioni varie, compresa quella per avvistare i cetacei</div>
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<a href="http://www.whalewatchgenova.it/" rel="nofollow" target="_blank">Whalewhatcgenova</a>: per prenotare l'escursione di avvistamento</div>
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<a href="http://www.ascotcamogli.it/" rel="nofollow" target="_blank">Ascot Camogli</a> sito di Ascot Camogli (che ci ha offerto tutte quelle meraviglie da mangiare) in cui trovare indicazioni per programmare una gita a Camogli</div>
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<a href="http://www.fondoambiente.it/Cosa-facciamo/Index.aspx?q=abbazia-di-san-fruttuoso-bene-fai" rel="nofollow" target="_blank">Area marina protetta Portofino sito di tutta l'area, utile anche in questo caso per programmare gite</a></div>
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<a href="http://www.fondoambiente.it/Cosa-facciamo/Index.aspx?q=abbazia-di-san-fruttuoso-bene-fai" rel="nofollow" target="_blank">Abbazia San Fruttuoso</a>: sito del FAI, che ha in gestione l'Abbazia</div>
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<a href="http://www.ilgenovese.com/" rel="nofollow" target="_blank">Il Genovese</a>: dove mangiare bene e tipico a Genova. Non uscirete da lì senza acquistare un vasetto del loro pesto. </div>
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lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-441785887153653692015-03-28T14:57:00.001-07:002015-03-28T15:13:49.180-07:00QUICHE O TORTA SALATA PER LA PRIMAVERA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_9rUHXYzOuzh__YyPaXnOH2zfRX-8H4cKh3IlXEc8XRZDkNJbecsRlxEe-AwHPxeTZCM9_x902RMYzb4WOJ47xTUpGMq8ypWdGlPgKU-Zfo2HEGg9S8UBmlqHLWyZufRcVJf5pv_Z6YIw/s1600/torta-salata-piselli-ricotta-capra.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_9rUHXYzOuzh__YyPaXnOH2zfRX-8H4cKh3IlXEc8XRZDkNJbecsRlxEe-AwHPxeTZCM9_x902RMYzb4WOJ47xTUpGMq8ypWdGlPgKU-Zfo2HEGg9S8UBmlqHLWyZufRcVJf5pv_Z6YIw/s1600/torta-salata-piselli-ricotta-capra.jpg" /></a></div>
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Prepari una torta salata e hai svoltato la serata. Di solito capita così: si tira fuori dal frigo un rotolo di pasta sfoglia o di pasta brisè, la si farcisce in qualche modo, si aggiunge alla portata un contorno o un piatto di affettati e si è a posto. A casa mia non succede così. Le serate si svoltano con una cofana di pasta ben condita. Le torte salate proprio non piacciono, soprtutto ai figli. Quando eravamo giovani e appena sposati avevo uno speciale di Sale e Pepe su focacce, pizze e torte salate e spesso mi sono dilettata con quiche lorraine ai porri e similia, ovviamente con pasta sfoglia o brisè industriali.</span><br />
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<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Poi le cose sono cambiate. Siamo maturati e i gusti si sono affinati. Le torte salate sono state relegate alle solite feste di classe, ai pranzi o alle cene con gli amici e per la quotidianità si è preferito altro.</span></div>
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<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Così quando Flavia per <a href="http://www.mtchallenge.it/" rel="nofollow" target="_blank">l'MTC </a>ha proposto la <span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><a href="http://cuocicucidici.blogspot.it/2015/03/la-ricetta-della-sfida-di-marzo-2015-e.html" rel="nofollow" target="_blank">PASTA BRISÉE di Michel Roux</a>, ho pensato che sarebbe stato difficile trovare qualcosa che potesse piacere a tutti. E così è stato, ovviamente. Ho pensato e ripensato. Un punto fermo sarebbero stati i porri, in onore delle vecchie torte dei primi anni insieme, e la ricotta di capra, che mi piace tanto. Sul resto tabula rasa. Poi durante l'ultima spesa ho scoperto i piselli freschi, segno della primavera che è finalmente scoppiata nell'aria. E così è nata, sul filo del rasoio, ovviamente, la mia </span></span></div>
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<span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>QUICHE O TORTA SALATA DI PRIMAVERA</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>Per la pasta brisée ho seguito alla lettera la ricetta di Flavia, che vi copio e incollo </b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpZ2Chq6c88Kk5bF5U14oPsnK_VumWuCmU8W9tFvuKLrM-wV_eFAM2qCaHqmaLnoZAAoalZhcvOatKFm9w1KxZFNP1XK3e9QVflUCqfoVpyjJOOkCNMMf6tQc46BN5SWDhyqotK5Rng66B/s1600/torta-salata-brise-piselli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpZ2Chq6c88Kk5bF5U14oPsnK_VumWuCmU8W9tFvuKLrM-wV_eFAM2qCaHqmaLnoZAAoalZhcvOatKFm9w1KxZFNP1XK3e9QVflUCqfoVpyjJOOkCNMMf6tQc46BN5SWDhyqotK5Rng66B/s1600/torta-salata-brise-piselli.jpg" /></a></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><br /></span></span></div>
<div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<ul>
<li><span style="color: #274e13; line-height: 19.6000003814697px;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">250 g di farina</span></b></span></li>
<li><span style="color: #274e13; line-height: 19.6000003814697px;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">150 g di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito</span></b></span></li>
<li><span style="color: #274e13; line-height: 19.6000003814697px;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">1 cucchiaino di sale</span></b></span></li>
<li><span style="color: #274e13; line-height: 19.6000003814697px;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Un pizzico di zucchero</span></b></span></li>
<li><span style="color: #274e13; line-height: 19.6000003814697px;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">1 uovo</span></b></span></li>
<li><span style="color: #274e13; line-height: 19.6000003814697px;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">1 cucchiaio di latte freddo</span></b></span></li>
</ul>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. (io non avendo marmo o tavola di legno per lavorare bene, l'ho fatto in una ciotola)</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Mettete al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia a stare insieme.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino all’uso.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6sqefLY0-HmikDxszY0oRr-CFx5ynFps3Jj4cKfGyf566OW3dSppW72bVS5zGuT2cUv6-ZWwBThLmkbAUEWOOj0AvRHNMnEXffdNhGY6lbY4WF9TqsIhtxdazm3QPUeWTN9CL4c7wn3GT/s1600/pasta-brise.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6sqefLY0-HmikDxszY0oRr-CFx5ynFps3Jj4cKfGyf566OW3dSppW72bVS5zGuT2cUv6-ZWwBThLmkbAUEWOOj0AvRHNMnEXffdNhGY6lbY4WF9TqsIhtxdazm3QPUeWTN9CL4c7wn3GT/s1600/pasta-brise.jpg" height="640" width="424" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Stendete l'impasto e foderate una tortiera. Per capire bene come, vi rimando al post di Flavia che è dettagliatissimo. Se avete tempo, fate riposare in frigo il tutto per una ventina di minuti. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">A questo punto preparate il ripieno</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha4EHTQD9QGvwj3vU_QlITyOEx2tpGtj9UY0QM7rl2MkCwmEN5yrFXGxkfoccWaMgQtoA5tgNFDoJuCOSmMGld7ncrzUthUyz4BpkVzvATa-W0E3NEycC6opSa_YH1WPvLRkCoW_r3Z0iX/s1600/torta-salata-primavera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha4EHTQD9QGvwj3vU_QlITyOEx2tpGtj9UY0QM7rl2MkCwmEN5yrFXGxkfoccWaMgQtoA5tgNFDoJuCOSmMGld7ncrzUthUyz4BpkVzvATa-W0E3NEycC6opSa_YH1WPvLRkCoW_r3Z0iX/s1600/torta-salata-primavera.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>Ripieno</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>400 g di ricotta di capra</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>un porro</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>un uovo</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>150 g circa di piselli freschi sgranati</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>bacelli dei piselli</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>brodo di cottura dei bacelli di piselli</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>un cucchiaio di olio EVO</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>un pizzico di sale</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b>un cucchiaino di fiori di rosmarino</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">Sgranate i piselli. Sciacquateli sotto l'acqua e metteteli via. Lavate bene i bacelli dei piselli e metteteli in una pentola d'acqua.</span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">Portate ad ebollizione, fate cuocere per qualche minuto e spegnete. Lasciate raffreddare nell'acqua.</span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">tagliate a rondelle il porro precedentemente lavato e mettetelo ad appassire in una casseruola assieme a un cucchiaio di olio e a uno di acqua. Fate cuocere per qualche minuto ma non soffriggete, spegnete quando vedrete il porro ammorbidirsi. </span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">Prendete la ricotta e mettetela in un contenitore per frullatore da immersione e unite il porro, un uovo, un pizzico di sale e cinque o sei (o anche di più) bacelli di piselli. Per evitare che siano troppo filamentosi, staccate delicatamente la polpa dei bacelli dalla parte più coriacea (che è l'interno del bacello) </span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">Frullate il tutto </span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">Con il ripieno pronto potete decidere se cuocere tutto in forno in un solo momento, oppure di fare la cottura in bianco e poi aggiungere il ripieno. Io non avevo tanto tempo, ho optato per la soluzione più veloce ;)</span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">Versato il ripieno nella tortiera foderata dalla brisée, aggiungete i piselli freschi sparsi ovunque e la manciata di fiori di rosmarino che avrete raccolto, sciacquato e asciugato al momento. </span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">Cuocete in forno a 170° per almeno mezz'ora. (io ho un forno un po' strano... la torta non cuoceva e ho dovuto alzare la temperatura, con sbruciacchiatura finale....)</span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;">Buona, per me e il marito (che però prima ha voluto una pasta al pomodoro). Orribile per la figlia (che odia il porro), non pervenuto il giudizio del figlio, che non ha neanche preso in considerazione l'ipotesi di assaggiarla....</span></span></div>
<div>
<br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Io non demordo, la brisèe fatta così è molto versatile e ci proverò con qualcosa di più fizioso per tutta la famiglia!</span></div>
<div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="color: #274e13; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.6000003814697px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjupxXBFEJVAWgdjdVB7U5AuIZvxXtLAym14cA-48KlSbbv8JkuYynRfnzJH-3ehU1szdJuwP24CvvH2GNzql8NmVIleG8dFnvHMIHGJoaITbm7fht3r7gwBfhryeeD9HpMl_kCCeHSV0j8/s1600/torta-salata-piselli-ricotta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjupxXBFEJVAWgdjdVB7U5AuIZvxXtLAym14cA-48KlSbbv8JkuYynRfnzJH-3ehU1szdJuwP24CvvH2GNzql8NmVIleG8dFnvHMIHGJoaITbm7fht3r7gwBfhryeeD9HpMl_kCCeHSV0j8/s1600/torta-salata-piselli-ricotta.jpg" /></a></div>
<div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px; line-height: 19.6000003814697px;"><br /></span></span></div>
lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-88031072217055336222015-03-19T05:37:00.000-07:002015-03-19T05:37:03.921-07:00E' LA TUA FESTA, PAPA'<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2waM1Shyphenhyphenqc4XXa5YmECtNhXQeYg30E0IST-XfWEJg9FM0VwArUo8fIMdZVKVCFCjDZShsbgppJ7HZ9RriPPM-ji2e_PsYlpwoW-Nusyxnuj4ShUUM8ze0uDyegbdIyb8xTStggTA6CGzF/s1600/padre-invacanzadaunavita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2waM1Shyphenhyphenqc4XXa5YmECtNhXQeYg30E0IST-XfWEJg9FM0VwArUo8fIMdZVKVCFCjDZShsbgppJ7HZ9RriPPM-ji2e_PsYlpwoW-Nusyxnuj4ShUUM8ze0uDyegbdIyb8xTStggTA6CGzF/s1600/padre-invacanzadaunavita.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<b>E' la tua festa, papà</b>. Lo dicono tutti da giorni. L'ho scritto anche io e l'ho declinato in post più disparati, dai lavoretti alle frasi smelense. E' la tua festa e non ti ho ancora chiamato per farti gli auguri. Mia figlia, che oggi partiva per una gita scolastica, ieri si è ricordata di farli in anticipo al suo papà.<br />
<br />
Penso a noi genitori, a quanto lui, il marito, il papà dei miei figli sia sempre più indispensabile per la loro crescita e penso a me come figlia. Quanti padri ho avuto e ho nella mia vita. Quante figure che mi hanno fatto crescere e che contribuiscono a costruirmi ogni santo giorno. Di questo devo essere grata e oggi, che è anche la loro festa, li affido a quel San Giuseppe padre di tutti.<br />
<br />
Però, come dice una delle frasi smelense che ho trovato nel web, <b>di papà ce n'è uno solo</b>. Io ho te, te che sei sempre stato l'equilibrio della nostra famiglia. Una mamma tutta fuoco e parole, un papà tutto saggezza e silenzi. Una mamma emotiva, un papà razionale. Una mamma pragmatica, un papà con tante passioni.<br />
<br />
Ci sei sempre stato. Tornavi a casa tardi (quante volte sono andata a dormire guardando il tavolo con apparecchiato per la tua cena di mezzanotte), ma sapevi ritrovare il tempo per leggerci un libro, per raccontarci una di quelle storie che nessuna delle mie amiche sapeva. Lavoravi tanto, tutta la settimana, ma nel week end ci portavi a giocare al parco quando eravamo piccole e studiavi intensamente matematica con noi quando siamo diventate grandi.<br />
<br />
Ci sei sempre stato. Discreto e silenzioso. Hai seguito ogni passo del nostro percorso scolastico, iniziando un impegno nella scuola che non hai smesso nemmeno ora, da nonno (alcune amiche mamme blogger ti ricorderanno quando abbiamo parlato di internet e di cyberbullismo)<br />
<br />
Discreto, silenzioso e sicuro nelle tue certezze. Ci hai trasmesso una fede forte, molto razionale, ma forte. Ci hai testimoniato, insieme alla mamma, come si vive il sacramento del <b>matrimonio</b> e ce lo continui a testimoniare. (a volte penso che tu sia un santo, non me ne volere mamma!)<br />
<br />
Mi hai portato all'altare con quel tuo fare timido e gentile. Ricordo ancora quando chiedesti al nostro amico che ci avrebbe fatto da autista come dovevi comportarti. Hai seguito ogni momento della mia vita matrimoniale con quel giusto distacco di chi lascia liberi di volare i propri figli, ma sei altrettanto libero di dirmi il tuo parere. Conservo come preziosi i tuoi suggerimenti e se da ragazzina non sapevo cosa dirti quando mi trovavo sola con te, ora siamo capaci di passare le mezz'ore al telefono a parlare.<br />
<br />
Non voglio essere troppo sdolcinata, e non continuerò oltre. <b>E' la tua festa, papà</b> e volevo soltanto dirti che se mai dovessi raccontare<b> che cos'è un padre per me</b>, in questo mondo in cui si parla di genitore uno e di genitore due, in cui va bene tutto e il contrario di tutto ma solo se segue una certa logica, io non avrei esitazioni.<br />
<br />
<b>Un padre è come mio papà</b>: il porto sicuro a cui tornare, il saggio a cui chiedere un parere, il mite che bisogna sempre temere perchè quando si arrabbia fa tremare i muri, l'educatore che sa mettere paletti e che sa accompagnarti a capire perchè te li mette, gli occhi discreti che ti seguono mentre cresci e che ora seguono il diventare grande dei nipoti.<a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2010/03/nuvola-la-mia-cucina.html" target="_blank"> Il papà che passa le sere a disegnarti la cucina </a>e quello che ti ha trasmesso la passione per il design, l'ingegnere che ancora adesso sta in casa con gilet e cravatta e il nonno che si spalma sul tappeto per far giocare nipoti e schiere di amichetti, la testa bianca che mi precedeva nelle camminate e che ora si vede magari superare dal nipote, ma che gioisce di poter arrivare in cima con loro.<br />
<br />
Un padre è questo e molto più. E quando sarà la <b>festa della mamma </b>potrò parlare dell'altro, indispensabile, lato della medaglia. Ma oggi è la tua festa e io sono grata di avere un padre come te. Tanti auguri, papà!<br />
<br />lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-22499756815538459002015-02-26T14:55:00.001-08:002015-02-27T01:25:48.290-08:00I MIEI BACI, DEDICATI A CHI HA PASSIONE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbf4XcERIoMgW-aGt2m5oyh_0ugE36l94A9V0a_6IxerWxnSnYnqpfoYQoqDYl_GYEj29iOcC2yVMceDWjFTjK6wQOy8Mw7gjTm4fOzQZKcO5nMQw0Mr8eGbiJkL4-cLFM_yy5QlQ5N_fi/s1600/baci-cioccolato-fondente.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbf4XcERIoMgW-aGt2m5oyh_0ugE36l94A9V0a_6IxerWxnSnYnqpfoYQoqDYl_GYEj29iOcC2yVMceDWjFTjK6wQOy8Mw7gjTm4fOzQZKcO5nMQw0Mr8eGbiJkL4-cLFM_yy5QlQ5N_fi/s1600/baci-cioccolato-fondente.jpg" /></a></div>
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<b>Ho un amico pasticcere</b>. Una storia bellissima: il padre ha iniziato 60 anni fa a produrre meravigliosi bignè in un piccolo laboratorio a <b>Bardonecchia </b>e il figlio ha continuato con passione, genio e creatività l'attività. Generazioni di turisti hanno fatto (e fanno) la coda per il <b>krapfen alla marmellata di albicocche </b>e per i mignon alla crema chantilly, allo zabaione (le famose paste rosa per le quali in famiglia facciamo tutti pazzie), per le crostate ai frutti di bosco e per tutte le meraviglie che uscivano (ed escono) dalla porticina del laboratorio.<br />
<br />
Hanno lavorato insieme per anni, Franco e suo papà. Fianco a fianco, curvi su decine di <b>bignè</b>, come immortalato da due fotografie esposte in negozio. Poi, quando Franco è diventato un grande pasticcere, il padre si è messo da parte e ha fatto il nonno. Lo vedevamo scarrozzare i tanti nipoti in giro per Bardonecchia, salutando tutti quelli che incontrava. Nel frattempo la pasticceria è passata dal piccolo negozio degli inizi a una sede più grande e bella poco vicino e insieme a bignè, biscotti, meringhe alla panna, krapfen e torte varie hanno cominciato a comparire praline e cioccolatini. Franco non ha soltanto portato avanti i capisaldi di famiglia, ma ha cominciato a innovare, partendo prima di tutto dal cioccolato, la sua passione. E papà Ugetti, oltre a fare il nonno, ha continuato a passare in pasticceria. Era lui che vedevi la sera portare fuori la spazzatura con tutta l'umiltà che lo ha sempre caratterizzato e che caratterizza anche Franco, genio appassionato.<br />
<br />
<b>Il cioccolato è la grande passione di Franco</b> che si aggiorna alla scuola di <b>Valrhona</b>, che utilizza solo quel cioccolato, che ogni anno parte dal suo paese a 1300 metri e viene a Milano per<a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2014/02/identita-golose-di-tutto-un-po.html" target="_blank"> Identità Golose</a>. La ganache che racchiude il suo profiterol e che avvolge le mini sacher è sublime e i suoi <b>Bardonecchiesi al rhum</b> sono da sempre il nostro "bacio" preferito.<br />
<br />
Sono anche io della generazione Baci Perugina, ma da un certo momento in avanti ho capito che c'era qualcosa di molto meglio. Se n'è reso conto anche mio marito, quando ancora non eravamo sposati. Lui, che notoriamente non ama la <b>montagna</b>, ha come unica consolazione al fatto di dover passare le giornate al freddo quella di gustare i dolci di Franco. E non c'è volta che non si torni a casa con un bottino di bontà da tenere in casa e da omaggiare agli amici.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXUCVyla1a0xzV6TTLGlsaE6jBhy0L4enTpNJ5WVZ7Gk66peU8kQd5zSeW-LPJRIg0wLC3fVCaWEhyRK884K9mlzaHhw5qwueHHUB7SbAnZEA6JDd0NqW9PgwmPKrTk2faEqug0ygIDDZX/s1600/baci-bardonecchia-ugetti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXUCVyla1a0xzV6TTLGlsaE6jBhy0L4enTpNJ5WVZ7Gk66peU8kQd5zSeW-LPJRIg0wLC3fVCaWEhyRK884K9mlzaHhw5qwueHHUB7SbAnZEA6JDd0NqW9PgwmPKrTk2faEqug0ygIDDZX/s1600/baci-bardonecchia-ugetti.jpg" /></a></div>
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Così, quando ho scoperto che il tema dell'<a href="http://www.mtchallenge.it/2015/02/la-ricetta-della-sfida-di-febbraio-2015.html" rel="nofollow" target="_blank">MTC</a> di questo mese era quello dei baci al cioccolato non ho potuto fare a meno di pensare ai Bardonecchiesi di Franco. Un guscio millimetrico di cioccolato fondente, un cuore morbido e cremoso imbevuto di <b>rhum </b>e un doppio involucro di carta. Non c'è niente di più bello che sedersi la sera sul divano e gustarsi un Bardonecchiesi, accompagnato magari da un goccio di grappa buona o di rhum invecchiato. Al marito piacciono così tanto che per il nostro matrimonio ne ordinammo 350, tanti quanti erano gli invitati. E siccome non ci fidavamo a spedirli, abbiamo mandato i miei genitori a fare un week end in montagna e a ritirarli per noi...<br />
<br />
Ho parlato troppo... avrete capito che mi sono ispirata alle dolcezze del mio amico <b>Ugetti </b>per creare i miei primi Baci. <b>Cioccolato fondente, rhum, mandorle tritate</b> (perchè un altra versione dei bardonecchiesi è con la ganache di mandorle) e albicocca secca perchè la Sacher di Franco ha al posto della marmellata una ganache al cioccolato fondente con pezzi di albicocca secca dentro. Questi sono i miei baci, che ovviamente ho fatto all'ultimo minuto. E che sono venuti tutt'altro che perfetti.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAMSQJgEZGn6WvcDAHY-26UXhFezRkwwLH-x_1TE7nMnPoLD9EZzxMCkf_bixUX00O3jv380CX9czBLw4-7D-f1GqCtp4EmFwaMDTKNTopIos3TGuLv1FOhU8dRoskgc0ChVh6GIdRQ3VB/s1600/baci-cioccolato-e-bardonecchiesi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAMSQJgEZGn6WvcDAHY-26UXhFezRkwwLH-x_1TE7nMnPoLD9EZzxMCkf_bixUX00O3jv380CX9czBLw4-7D-f1GqCtp4EmFwaMDTKNTopIos3TGuLv1FOhU8dRoskgc0ChVh6GIdRQ3VB/s1600/baci-cioccolato-e-bardonecchiesi.jpg" /></a></div>
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<b><span style="color: blue;">BACI AL CIOCCOLATO, MANDORLE, ALBICOCCHE E RHUM IN ONORE DI UGETTI</span></b><br />
<ul>
<li><b><span style="color: blue;">500 g cioccolato fondente (200 per la ganache, 300 per la copertura)</span></b></li>
<li><b><span style="color: blue;">50 ml di panna fresca</span></b></li>
<li><b><span style="color: blue;">un cucchiaino di miele di arance</span></b></li>
<li><b><span style="color: blue;">50 g di mandorle spellate</span></b></li>
<li><b><span style="color: blue;">3/4 albicocche secche</span></b></li>
<li><b><span style="color: blue;">due bicchierini di rhum</span></b></li>
</ul>
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<span style="color: blue;">Per il procedimento ho seguito il post di <a href="http://ilboscodialici.blogspot.it/2015/02/mtc-n-45-il-bacio.html" rel="nofollow" target="_blank">Annarita </a></span></div>
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<span style="color: blue;"><br /></span></div>
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<span style="color: blue;">In un pentolino a fondo spesso scaldate la panna e portatela a ebollizione. Quando vedete le prime Bollicine, spegnete il fuoco e unite 200 g di cioccolato fondente sminuzzato. </span></div>
<div>
<span style="color: blue;">Mescolate fino a che il cioccolato non si è sciolto del tutto</span></div>
<div>
<span style="color: blue;">Tritate finemente le mandorle</span></div>
<div>
<span style="color: blue;">Unite le mandorle al cioccolato e panna e un bicchierino abbondante di rhum. Mescolate per amalgamare il tutto.</span></div>
<div>
<span style="color: blue;">Fate raffreddare in un luogo fresco.</span></div>
<div>
<span style="color: blue;"><br /></span></div>
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<span style="color: blue;">Nel frattempo tagliuzzate le albicocche e mettetele in un bicchierino di rhum, lasciatele marinare.</span></div>
<div>
<span style="color: blue;"><br /></span></div>
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<span style="color: blue;">Formate delle palline di ripieno e in cima sistemate un pezzo di albicocca marinata nel rhum.</span><span style="color: #073763;"> </span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFBWsxlOVVG_nYN0mNfRKZqXoobm5fT6RtB7OsPLq_rTTyIp75esxxuos2QGqe01h-YR5MtM77gg2oAqs_y7OBQ9eCb2y-SnzIrL-Cmtl9eF96oopDuSSoh6V9AcmGuxuizG6VkPft4Hg_/s1600/baci-work-in-progress.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFBWsxlOVVG_nYN0mNfRKZqXoobm5fT6RtB7OsPLq_rTTyIp75esxxuos2QGqe01h-YR5MtM77gg2oAqs_y7OBQ9eCb2y-SnzIrL-Cmtl9eF96oopDuSSoh6V9AcmGuxuizG6VkPft4Hg_/s1600/baci-work-in-progress.jpg" /></a></div>
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<span style="color: blue;"><br /></span></div>
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<span style="color: blue;">Ora temperate il cioccolato. Vi consiglio di seguire il post di Annarita, che è chiarissimo. Io non ho il piano di marmo e quindi ho deciso di utilizzare la seconda via di raffreddamento.</span></div>
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<span style="color: blue;"><br /></span></div>
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<span style="color: blue;">Fondete a bagnomaria circa i 2/3 dei 300 g di cioccolato fondente </span></div>
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<span style="color: blue;">Raffreddate aggiungendo il cioccolato rimanente tritato. Mescolate e se vedete che la temperatura non si abbassa, trasferite il cioccolato in una ciotola fredda. </span></div>
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<span style="color: blue;">Il cioccolato fuso deve arrivare a 28/29°, Riposizionatelo poi sulla pentola del bagnomaria (spento) per innalzare nuovamente la temperatura a 31°</span></div>
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<span style="color: blue;"><br /></span></div>
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<span style="color: blue;">A questo punto potete immergere i baci nel cioccolato fuso (io con questo passaggio ho avuto un po' di problemi...), sgocciolare e lasciare asciugare.</span></div>
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I baci sono pronti, Bisogna accompagnarli al bigliettino. <b>San Valentino è passato, siamo in Quaresima</b> e non sono la più romantica della terra.... I miei baci li dedico innanzitutto, ovviamente, a mio marito. Ma anche a chi, come il mio amico Franco, suo papà (che ora allieta il Cielo con i suoi manicaretti) e sua moglie Marina, è mosso da una passione.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYHC0l5AKAAS71XYpL9Qf0uUH7ytpfVZ06O-OeMICGN2QFL2pArTJoJvIhQ2elMRE0Y69FRpAZALKbPBTguaW891jPgfs6_7K_WYIG1K6rCzdksT9Il9gsZSVD-QGUHComD0G14SZds6hJ/s1600/baci-cioccolato-fondente-albicocca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYHC0l5AKAAS71XYpL9Qf0uUH7ytpfVZ06O-OeMICGN2QFL2pArTJoJvIhQ2elMRE0Y69FRpAZALKbPBTguaW891jPgfs6_7K_WYIG1K6rCzdksT9Il9gsZSVD-QGUHComD0G14SZds6hJ/s1600/baci-cioccolato-fondente-albicocca.jpg" /></a></div>
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<br />lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-48624995385542014652015-02-06T00:22:00.002-08:002015-02-06T00:27:04.073-08:00MATTINA DI CAFFE' E PIGRIZIA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh7Jx3TarsiOctAnwNXnga0IrySOS5KSGYpdolIL3juz0sDb7mU9UWHliZZ0h5NiELKT7WJ2E0ym-dkO3vde7Kx-00TPB1aqVo59LHL9VkcXBTUdAPJhMwBFVOWNARavo0G3ft_BBgPILM/s1600/caff%C3%A8-yogurt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh7Jx3TarsiOctAnwNXnga0IrySOS5KSGYpdolIL3juz0sDb7mU9UWHliZZ0h5NiELKT7WJ2E0ym-dkO3vde7Kx-00TPB1aqVo59LHL9VkcXBTUdAPJhMwBFVOWNARavo0G3ft_BBgPILM/s1600/caff%C3%A8-yogurt.jpg" /></a></div>
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Sette e mezza, i figli sono appena andati a scuola, il marito si sta facendo la doccia e io metto su la moka per il <b>caffè</b>. Prima erano le cialde e il latte montato meglio che al bar, ma dopo che anche la seconda macchinetta (pagata poco, per carità) ci ha abbandonati con soli pochi mesi di vita, abbiamo deciso di dire addio a quel tipo di caffè. In attesa di tempi migliori in cui pensare con leggerezza ad acquistare una di quelle macchine che partono dai chicchi e arrivano al cappuccino in pochi secondi, ho rispolverato<b> la moka di design,</b> quella che tutti coloro che si sono sposati alla fine degli anni '90 hanno messo in lista nozze.<br />
Per il marito il caffè buono è solo quello espresso e ben ristretto. Io invece amo il profumo che si sprigiona in cucina. Mi piace il caffè lungo, quello che riempie la tazza con la quale puoi scaldarti le mani, il caffè che non finisce in un attimo, ma che puoi assaporare <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2010/03/caffe-macchiato-e-poi-digestive.html" target="_blank">leggendo un libro e sgranocchiando un biscotto.</a><br />
<br />
Così ultimamente<b> la mattina inizia con il rituale della moka da riempire </b>e l'attesa del gorgoglio, con la tenda tirata su ad ammirare, nelle giornate propizie, l'alba che risveglia il campo del grande albero davanti a casa. (stamattina lo spettacolo era il campo innevato)<br />
Poco per volta ho diminuito lo zucchero e ultimamente il mio caffè lo assaporo così, puro. Niente zucchero e niente latte, nella tazza preferita. Dono di nozze di un'anziana professoressa di matematica, la mia tazza preferita ha il fascino elegante delle cose senza tempo. Bianca, pochi bellissimi fronzoli, fine porcellana inglese e una bella forma panciuta pronta ad accogliere la bevanda calda e a scaldare le mani che cercano una coccola.<br />
<br />
<b>Caffè, biscotti (o cracker ai cereali e semini) e yogurt bianco</b>. A volte una mela. Questa è diventata la mia <b>colazione ideale</b>, ma con una scoperta in più. Nella mia pigrissima ottica del massimo rendimento per il minimo sforzo sono arrivata a decidere di non utilizzare una ciotola o un bicchiere per travasare lo yogurt dal vaso da mezzo chilo. Mangiarlo a cucchiaiate sarebbe stata una tentazione, ma ho avuto come un rigurgito di dignità e una mattina ho provato a metterlo dentro la tazzina, subito dopo aver terminato di bere il caffè. Goduria massima! Nella tazzina era rimasto un leggero fondo, che ha variegato lo <b>yogurt</b>.<br />
<br />
Buonissimo! Ecco la mia non ricetta di oggi...<br />
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<b><span style="color: #990000;">YOGURT VARIEGATO AL CAFFE'</span></b><br />
<span style="color: #990000;">
</span>
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<ul>
<li><b><span style="color: #990000;">una tazza da caffè un po' grande e panciuta</span></b></li>
<li><span style="color: #990000;"><b>ottimo caffè (io amo l'arabica e ultimamente, dopo essere stata come inviata per Blogmamma al loro stabilimento, dopo averne sentito la storia e dopo averlo assaggiato, ho deciso di acquistare il caffè Vergnano)</b></span></li>
<li><b><span style="color: #990000;">yogurt intero non zuccherato</span></b></li>
</ul>
<div>
<span style="color: #990000;">Sorseggiatevi il vostro caffè (possibilmente senza zucchero) e lasciatene un pochino nel fondo.</span></div>
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<span style="color: #990000;">Versate lo yogurt nella tazzina, ammirate la variegatura naturale che si forma quando yogurt cremoso e caffè entrano in contatto. </span></div>
<div>
<span style="color: #990000;">Immergete il cucchiaino e assaporate il vostro<b> yogurt variegato al caffè</b>. Volendo potete anche mescolare il tutto, ma a me piace così, ancora con ognuno la sua consistenza e personalità.</span></div>
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Ecco, non sempre la pigrizia innata è negativa..... Buona giornata a tutti!</div>
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lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-19650943051215417352014-12-25T02:14:00.000-08:002014-12-25T02:14:53.945-08:00NATALE E STUPORE<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGr7ETwp-tiCigmuY4Z99iWQcsugmniOrGuIHA6zdWLm5QfozfrqY5kgq039vGUK8_Z3k9eaz2F5VZDZ6wiicgKXWwWBR-nQQAxA6qCj1JyUECdH6B7PD73QQ0psul0I5aOU5HDce1VrAP/s1600/dicembre09+040.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGr7ETwp-tiCigmuY4Z99iWQcsugmniOrGuIHA6zdWLm5QfozfrqY5kgq039vGUK8_Z3k9eaz2F5VZDZ6wiicgKXWwWBR-nQQAxA6qCj1JyUECdH6B7PD73QQ0psul0I5aOU5HDce1VrAP/s1600/dicembre09+040.jpg" height="640" width="480" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Non è un periodo facile per molti. Noi ce la caviamo, ma è chiaro che sono passati i tempi di vacche grasse e ciò che accade nel mondo non rassicura nessuno. In un clima così, con quel filo di pesantezza che spesso accompagna le giornate di molti e a volte anche le mie, è arrivato anche quest'anno il Natale.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E prima del Natale l'Avvento, l'attesa di una venuta. Ieri notte ho pensato a come sono stata in questi giorni.Sono arrivata a Natale con pochi regali comprati, con una casa che fa spavento, con zero biscotti, zero regalini di Natale fatti a mano, pacchetti da fare e nessun biglietto scritto. Da ora in avanti partirà la frenetica messa in ordine e pulizia di tutta la casa prima dell'arrivo di genitori e suoceri.Insomma, il cosiddetto spirito natalizio è stato soffocato dalla sempre più crescente disorganizzazione mia....</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una tristezza, direte. E sì, ci ho pensato anche io. Mi sono scoperta senza la voglia di vivere il Natale con tutto il suo corollario di magia e di bellezza, mi ha attraversato anche una sottile tristezza e non so spiegarvi perchè se non per il fatto di non riuscire con le mie forze a fare tutto. Ma per fortuna non è finito tutto lì, nel non avere la casa perfetta, nel non essere riuscita a comprare ai figli tutto quello che desideravano (e aver rimediato con dei simpatici buoni scritti a mano). Per fortuna tutte le volte che mi si offuscava la letizia natalizia, irrompeva qualcosa che riusciva a sparigliare le carte e a lasciarmi lì, grata e stupita.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il mio Avvento è stato questo. Un susseguirsi di momenti di stupore: dall'alba alla mattina al cielo in fiamme del tramonto. Dal campo addormentato nella nebbia al cielo blu sul Duomo. Dai canti di Natale sul sagrato del Duomo alle luci scintillanti della Galleria. Ogni volta che mi ripiegavo su me stessa, qualcosa mi ricordava che il nostro cuore è fatto per cose grandi. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Così il Natale è arrivato, tra pigrizia e stupore, tra limite e infinito. E stanotte, dopo una cena coi parenti che non è andata come previsto (per un ritardo clamoroso di alcuni partecipanti), una messa in piedi, nel forno crematorio che è la nostra chiesa (a volte gli architetti moderni dovrebbero prendere umilmente spunto dai maestri dei secoli passati), mentre il cuore ancora cantava la venuta di Gesù Bambino, è arrivata la notizia di una nascita.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Uscire dalla chiesa, riaccendere il cellulare e leggere il messaggio di amici fraterni che annunciavano la nascita del loro bambino non poteva che essere il modo più bello per tornare a casa grata di questo Natale pieno. Pieno di vita, di stupore, di mancanze, di cose che si potrebbero fare meglio, di amici, pieno di fatica e di bellezza, pieno di senso, di quel Bambino che ha dato e dà senso a tutto. A una cena insieme così come a una nuova vita che nasce. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Buon Natale a tutti voi, ora vado a rendere presentabile la casa e a preparare qualcosa...</span>lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-72315038050515195922014-11-28T13:15:00.001-08:002014-11-28T13:15:38.119-08:00MUFFIN E DESTINO: TUTTO C'ENTRA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiKtvU8s6hnBpeQcDxCXLkNBZ94UUsvxwNl_1F_a7gBCpmddWuGvK5_AvzDd-0aWOlF1P37cqJsNvBSEu44fIuku8ubv149cgkQOcm8blPJil2Kx1pFdZjTQ91ZKEu2Z5btaEEB1_x4apm/s1600/muffin-ramo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiKtvU8s6hnBpeQcDxCXLkNBZ94UUsvxwNl_1F_a7gBCpmddWuGvK5_AvzDd-0aWOlF1P37cqJsNvBSEu44fIuku8ubv149cgkQOcm8blPJil2Kx1pFdZjTQ91ZKEu2Z5btaEEB1_x4apm/s1600/muffin-ramo.jpg" /></a></div>
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Eccomi come al solito all'ultimo a scrivere per <b>MTChallenge</b>. Questo mese avevo quasi pensato di fare due ricette, ma non mi smentisco mai... Il tema era tutto sommato semplice: <b>muffin</b>. La semplicità, però, era solo apparente. L'idea era di unire i muffin a un testo letterario: romanzo, poesia, canzone, piece teatrale. Ecco l'inghippo. Come molti dei concorrenti ho passato le mie giornate a decidere il testo letterario. Mi venivano in mente tutto e niente nello stesso tempo. Tanto per dovere di cronaca avevo pensato a:<div>
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<li><b><i>Quer pasticciaccio brutto de via merulana.</i></b> Letto e riletto parecchie volte negli anni universitari. Di Gadda mi è sempre piaciuto l'uso della lingua. Bocciato per mancanza di tempo nel rileggerlo</li>
<li><i style="font-weight: bold;">Country roads di John Denver. </i>Canzone che ha segnato le mie estati in montagna. Serate in compagnia di una chitarra, qualche amico anche fascinoso e a volte un falò. Canzone che continua ad accompagnare i nostri viaggi anche se il marito non ha mai cantato insieme a me nelle serate in montagna. Semplicemente ama come me (e forse più di me) la musica country. E' rimasta fino all'ultimo come possibilità. Il punto era decidere cosa mettere nei muffin. Mirtilli? Mele? Mais? Pulled pork?</li>
<li><b>Simenon: </b>il mio grande amore. Tra tutti il mio romanzo preferito rimane <b><i>Tre camere a Manhattan</i></b>, ma per i muffin avrei optato per <b>Maigret</b>. Difficile, però, scegliere il romanzo giusto e la versione di muffin ideale (dolce con prugne e noci o salato con ingredienti provenzali?). </li>
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In tutto ciò, non so come mai, mi ha cominciato a martellare una frase di un'opera teatrale di cui mi avevano parlato da ragazza. Vi confido che credo di non averla neanche letta tutta, ma quella frase finale la so a memoria. E' una di quelle frasi che ti segni sul diario da adolescente e che ora forse si potrebbe trovare in qualche tumblr. E mentre mi martellava in testa, mi visualizzavo il muffin. Così l'altro giorno ho deciso. </div>
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L'opera teatrale da cui ho preso la frase è il<b> <i>Miguel Manara</i> del lituano Milosz.</b> E' un mistero in sei quadri ispirato alla vita di don Miguel Manara Vincentelo de Leca, vissuto a Siviglia nel seicento e proclamato beato da Giovanni Paolo II</div>
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Il Miguel Manara di Milosz è un don Giovanni: vita dissipata, pieno di donne e dall'animo inquieto. L'incontro con la giovane Girolama cambierà la sua vita. I due si sposeranno ma la giovane morirà velocemente. Miguel Manara, ormai cambiato dalla purezza della moglie, decide di entrare in convento. Lì viene accolto e lì passerà il resto della vita. Quando ormai anziano è arrivato il momento della morte, lui dice questa frase: </div>
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-size: large;">“Adesso sono in mezzo ai vivi come il ramo nudo il cui secco rumore fa paura al vento della sera. Ma il mio cuore è gioioso come il nido che ricorda e come la terra che spera sotto la neve. Perché so che tutto è dove deve essere e va dove deve andare: al luogo assegnato da una sapienza che (il Cielo ne sia lodato!) non è la nostra”.</span></blockquote>
</blockquote>
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E' una frase che mi ha sempre colpita per la sua poeticità nel parlare di destino. La vicenda di questo uomo che come l'Innominato ne ha fatte di ogni e che l'incontro con un cuore puro ribalta la vita mi ha sempre fatto pensare che la possibilità di felicità e di letizia è per tutti se si dà senso alla propria vita. E il sapere che tutto è dove deve essere e va dove deve andare grazie alla sapienza che non è la nostra in fondo in fondo è liberante. </div>
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Ma ora veniamo ai muffin: volevo rendere l'idea della terra che spera sotto la neve. La terra che spera perchè ha dentro di sè il seme di qualcosa di bello. Così ho deciso per un muffin al cioccolato. Dentro, però ho messo un mix di semini e, per indicare la promessa del frutto, un po' di marmellata di amarene, che sono dolci e amare insieme come lo è la vita. Una spolverata di zucchero a velo in cima non poteva che simulare la neve.</div>
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ecco la ricetta:</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7kVNS-ww24pY5Suq8EpT0TIB0hu0QcECCbFZuK6SL0fWeFbiPuutE3K5Oq-8pCIFnmKElPzOOmYK3oxbhHkLaup5SX7eOUbODQW61hRhrMs_2m9dySJmT6SIh-AcCrl7ERx9Pbx4HcQXJ/s1600/muffin-cioccolato-amarene.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7kVNS-ww24pY5Suq8EpT0TIB0hu0QcECCbFZuK6SL0fWeFbiPuutE3K5Oq-8pCIFnmKElPzOOmYK3oxbhHkLaup5SX7eOUbODQW61hRhrMs_2m9dySJmT6SIh-AcCrl7ERx9Pbx4HcQXJ/s1600/muffin-cioccolato-amarene.jpg" /></a></div>
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<b>MUFFIN ALLA MIGUEL MANARA</b></div>
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<b>ingredienti secchi: </b></div>
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<li>250 g di farina</li>
<li>50 g di cacao fondente</li>
<li>8 g di lievito</li>
<li>un cucchiaio di bicarbonato</li>
<li>2 cucchiai di zucchero di canna</li>
<li>2 cucchiai di semi misti (un mix che ho comprato in un supermercato in zona: girasole, sesamo, papavero, lino)</li>
</ul>
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<b>ingredienti umidi</b></div>
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<li>200 g di yogurt intero </li>
<li>2 uova caserecce (dal pollaio di un collega del marito)</li>
<li>60 g di burro</li>
<li>140 g di composta di amarene fatta in casa (gentilmente fornita da un'altra collega del marito)</li>
</ul>
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Per la preparazione si consiglio di seguire le indicazioni di <a href="http://burroezucchero.blogspot.it/2014/11/i-sogni-son-desideri-i-muffins-per-lmtc.html" rel="nofollow" target="_blank">Francesca</a>.</div>
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<li>tirate fuori gli ingredienti dal frigo almeno mezz'ora prima</li>
<li>fate fondere il burro e poi fatelo raffreddare</li>
<li>mescolate burro, uova, yogurt e composta di amarene</li>
<li>in una ciotola setacciate molto bene la farina insieme con il lievito e il bicarbonato. Setacciate anche il cacao e unite alla farina. </li>
<li>Setacciate ancora tutti gli ingredienti secchi fino a che non avrete più grumi</li>
<li>unite i semi e mescolate</li>
<li>fate una fontana e aggiungete gli ingredienti liquidi</li>
<li>girate per amalgamare il tutto il meno possibile</li>
<li>riempite i pirottini per tre quarti e mettete in forno statico, precedentemente riscaldato, per 20 - 25 minuti.</li>
</ul>
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Servite con un'abbondante nevicata di zucchero a velo. </div>
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PS in uno dei muffin (che vedete in foto) ho provato a mettere la granella di zucchero per dare una consistenza diversa. Giocate anche voi con la nota bianca che più vi piace :)</div>
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lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-70095965807218607762014-10-28T14:57:00.000-07:002014-10-28T14:57:29.551-07:00UN POMERIGGIO INTERO A FAR LASAGNE. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDn0dvZA3q0NljcIrAqYlMzFBwDKXOSjF27qaRd8pVYCWKgAgC10q1-0crjgAY-6w_8CyL3BLllVomoJVQuyWTFWdpimkB6KFQMu21khtHkxStN2dqzmZIlCFXxGaOAMIsVli9URyI-D66/s1600/lasagna.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDn0dvZA3q0NljcIrAqYlMzFBwDKXOSjF27qaRd8pVYCWKgAgC10q1-0crjgAY-6w_8CyL3BLllVomoJVQuyWTFWdpimkB6KFQMu21khtHkxStN2dqzmZIlCFXxGaOAMIsVli9URyI-D66/s1600/lasagna.JPG" /></a></div>
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Pigra, disordinata e perennemente sul filo del rasoio. Il mio motto è "<i><b>massimo rendimento per il minimo sforzo</b></i>". Questa sono io e cosa mi chiede l'<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/10/mtc-n-42-la-ricetta-dellla-sfida-di.html" target="_blank">MT Challenge </a>di questo mese? Di fare le <b>lasagne</b>. Sì, ma da zero. Non sono ammesse sfoglie comprate, men che meno (ma non l'ho mai fatto) sughi e besciamelle pronti. A dire la verità io le lasagne non le ho mai fatte. Figli e marito non ne vanno pazzi, forse perchè ne hanno sempre assaggiato delle versioni (fatte da altri) non propriamente esaltanti. Così ho deciso che vincevo ancora una volta la mia natura e che mi mettevo a creare. La tentazione di saltare il turno mi è venuta più volte, una anche ora: non è normale mettermi a scrivere alle sette di sera, con la tinta spalmata sui capelli, la casa piena di panni da stirare e la prospettiva di una sveglia molto presto domattina...<br />
<br />
Beh, per farla breve che la ricetta sarà piuttosto lunga, vi dico che ho approfittato di una domenica pomeriggio completamente sola (figlio e marito alla <b>Games Week, </b>figlia a casa dell'amica) e ho cominciato alla mia maniera, senza una spianatoia degna di essere chiamata tale (ma un bellissimo tagliere per polenta a forma di fiore) e con l'idea data da una recente gita a <b>Genova</b>. Lì i figli hanno provato delle lasagne al pesto che ancora si ricordano.Così ho deciso che avrei fatto qualcosa di simile, ma no, non avrei affrontato il pesto. Non sarebbe stato all'altezza... Ho ripiegato sull'amata <b>crema di rucola </b>e via.<br />
<h3>
<br />LASAGNE ALLA CREMA DI RUCOLA, SPINACINI E STRACCHINO</h3>
<h3>
Lasagne:</h3>
<b>150 g di farina 0</b><br />
<b>150 g di semola senatore cappelli</b><br />
<b>4 uova</b><br />
<br />
Per il procedimento vi consiglio di andare a leggere quanto ha scritto <a href="http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/2014/10/mtchallange-n-42-sua-maesta-la-lasagna.html" rel="nofollow" target="_blank">Sabrina</a> e anche la bellissima intervista alle sorelle Simili (che io ho letto, ovviamente, mentre stavo preparando le lasagne, non prima...)<br />
Comunque ho fatto così:<br />
<br />
<ul>
<li>mettere sul tagliere a fontana la farina e al centro le uova</li>
<li>impastare lavorando energicamente fino a che l'impasto non diventi liscio</li>
<li>mettere l'impasto a riposare per circa mezz'ora</li>
<li>spolverare di farina la spianatoia e sistemare la palla (io l'ho divisa in tre palline più piccole) </li>
<li>stendere l'impasto con il mattarello (il mio, ovviamente, era piccolo e non quello da pasta fresca) seguendo quello che dice Sabrina. Mi raccomando l'ondeggiare dei fianchi!</li>
<li>lasciate asciugare un po' la sfoglia e dedicatevi ad altro</li>
</ul>
<h3>
Besciamella</h3>
<div>
<ul>
<li><b>12 g di burro</b></li>
<li><b>1 litro e mezzo di latte intero</b></li>
<li><b>150 g di farina</b></li>
<li><b>un pizzico di sale </b></li>
<li><b>noce moscata</b></li>
</ul>
<div>
Anche in questo caso ho seguito il procedimento di Sabrina, e mentre la facevo pensavo alla recente dimostrazione del nuovo Bimby alla quale ho partecipato.</div>
</div>
<div>
<ul>
<li>fate bollire il latte tenendo da parte un bicchiere</li>
<li>sciogliere il burro a fuoco lento</li>
<li>togliere dal fuoco il burro e incorporare con una frusta un po' per volta la farina setacciata</li>
<li>aggiungere il latte poco per volta</li>
<li>rimettere la salsa sul fuoco e portarla a bollore mescolando</li>
<li>aggiungere un pizzico di sale e una abbondante grattata di noce moscata</li>
</ul>
<h3>
Crema di rucola e spinacini </h3>
<div>
<ul>
<li><b>100 g di rucola</b></li>
<li><b>100 g di spinacini</b></li>
<li><b>50 g di pecorino romano</b></li>
<li><b>50 g di grana padano di soresina </b></li>
<li><b>30 grammi di mandorle sgusciate</b></li>
<li><b>mezzo bicchiere di olio extravergine d'oliva</b></li>
<li><b>un pizzico di sale</b></li>
</ul>
<div>
Ho da più di un anno il mortaio. Ma la pigrizia ha preso il sopravvento e ho fatto tutto con il mixer.</div>
</div>
<div>
<ul>
<li>lavate e asciugate rucola e spinacino</li>
<li>mettete nel mixer un po' di rucola e spinacino, scaglie di grana e pecorino e le mandorle precedentemente pestate</li>
<li>avviate il mixer e aggiungete un po' alla volta l'olio e tutti gli ingredienti</li>
<li>regolate di sale </li>
</ul>
<div>
E' giunto il momento di <b>cuocere le lasagne</b></div>
</div>
<div>
<ul>
<li>mettete a bollire una pentola d'acqua</li>
<li>quando l'acqua è a bollore salate e mettete nell'acqua due lasagne per volta</li>
<li>togliete le lasagne dall'acqua e versatele in una ciotola con acqua e ghiaccio</li>
<li>mettete a scolare in uno scolapasta</li>
</ul>
<div>
<b>Composizione lasagne</b></div>
</div>
<div>
<ul>
<li>versate sul fondo della pirofila la besciamella</li>
<li>sistemate uno strato di lasagne</li>
<li>versate la crema di rucola, la besciamella e fettine di stracchino</li>
<li>sistemate un altro strato di lasagna e procedete come prima</li>
<li>sull'ultima lasagna versate crema di rucola, besciamella e una generosa presa di grana padano</li>
</ul>
<div>
E anche stavolta sono arrivata all'ultimo minuto... e dalle sette di sera siamo arrivati alle 23...</div>
</div>
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lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-55638941560150429482014-09-28T10:39:00.000-07:002014-09-28T10:39:20.531-07:00Riso, pollo, peperoni, mais: le fajitas alla MTChallenge <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPGhqmKlNG2wxMg_I3Dw-HU1PHQb6YifnYjBhVEnD0K9V4LRkrsZ_BtlC6A5pk1XHfGShs23tJmCZfobZgWjJCM1VOCiFWA94Fxt4qtnf5KENtW7q74FGvtdD9Ceau6NdmcveDicXuEa1L/s1600/fajitas-riso-pollo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPGhqmKlNG2wxMg_I3Dw-HU1PHQb6YifnYjBhVEnD0K9V4LRkrsZ_BtlC6A5pk1XHfGShs23tJmCZfobZgWjJCM1VOCiFWA94Fxt4qtnf5KENtW7q74FGvtdD9Ceau6NdmcveDicXuEa1L/s1600/fajitas-riso-pollo.jpg" title="fajitas con tortilla di mais homemade" /></a></div>
<br />
<br />
Eccomi qui, sono passati mesi e finalmente torno. Meno male che c'è l'<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/09/mtc-n-41-la-ricetta-della-sfida-e.html" target="_blank">MTChallenge</a>, che ovviamente affronto all'ultimo minuto, ma che mi costringe a riprendere in mano questo blog che aspetta sempre una nuova veste e un po' più di costanza... Chi segue la gara sa che questo mese, come era accaduto per le <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2013/11/pensa-alle-castagne-e-crea-una-ricetta.html" target="_blank">castagne</a>, non c'è una ricetta da seguire, ma c'è da divertirsi con una materia prima e le sue cotture: il <b>riso</b>. Inutile dire che le tre tipologie di cottura del riso proposte da <a href="http://acquavivascorre.blogspot.it/2014/09/mtc-di-settembre-2014-un-sacco-di-riso.html" rel="nofollow" target="_blank">Acquaviva </a>mi sembravano tutte elaborate e complicate. Io che di solito preparo il risotto e che ho scoperto risi come il <b>basmati </b>solo quando qualche Natale fa ho ricevuto in regalo una ricecooker....<br />
<br />
Così ho pensato di andare sul sicuro e di cominciare ricreando un piatto che tanto piace in casa mia, le <b>fajitas</b>, che vengono aggiudicate per la cena di venerdì. Compro il pollo, il riso ce l'ho, i peperoni e le zucchine pure. Preparo il pollo per la marinatura, mi metto a fare altro. Non capisco come mai in casa mia il tempo scorra così in fretta.... Alle otto, quando tutti i comuni mortali si mettono a tavola, io decido di preparare le <b>tortillas </b>di mais. Per fortuna il marito lavora lontano ed è abituato a mangiare tardi...<br />
<br />
In casa hanno temuto tutti di mangiare a mezzanotte, ma alla fine non ci ho messo poi così tanto. Ecco qua le<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt_5qmgDjB2ygHKMisxGyCAITelXaTQywOuWNCOHJvCjuXO6Wur4yka9QuBUcOoTSfIWGMju0RRtlL_KdZlT86oH9W3_zUNF8fTYkB1kILOjT8BHpLI3q2sXesDOMhY-sIVTX28_N4wXlu/s1600/riso-fajitas-peperoni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt_5qmgDjB2ygHKMisxGyCAITelXaTQywOuWNCOHJvCjuXO6Wur4yka9QuBUcOoTSfIWGMju0RRtlL_KdZlT86oH9W3_zUNF8fTYkB1kILOjT8BHpLI3q2sXesDOMhY-sIVTX28_N4wXlu/s1600/riso-fajitas-peperoni.jpg" /></a></div>
<br />
<h3>
<span style="color: #b45f06;">FAJITAS ALLA MTCHALLENGE</span></h3>
<div>
<ul>
<li><span style="color: #b45f06;">500 grammi circa di riso basmati</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">un kg circa di petto di pollo</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">un peperone giallo</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">un peperone rosso</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">una zucchina</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">due pomodori perini</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">uno spicchio d'aglio</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">un cucchiaio di semi di sesamo</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">un cucchiaino di paprica</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">un pizzico di zafferano</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">olio extravergine d'oliva</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">sale</span></li>
</ul>
<div>
<i><span style="color: #b45f06;"><b>per la marinatura del pollo</b></span></i></div>
</div>
<div>
<ul>
<li><span style="color: #b45f06;">due cucchiai abbondanti di spezie miste (io uso un preparato per pollo in cui si trovano coriandolo, paprica, peperoncino, cumino, curcuma)</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">un bicchiere di birra</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">un sacchetto da freezer</span></li>
</ul>
<div>
<i><span style="color: #b45f06;"><b>per le tortillas</b></span></i></div>
</div>
<div>
<ul>
<li><span style="color: #b45f06;">200 g di mais</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">200 di farina fioretto</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">due cucchiai di olio</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">acqua qb</span></li>
</ul>
<h3>
<span style="color: #b45f06;">Preparazione delle fajitas</span></h3>
</div>
<h4>
<span style="color: #b45f06;">Marinatura del pollo</span></h4>
<div>
<ul>
<li><span style="color: #b45f06;">tagliate il pollo a striscioline</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">mettete il tutto in una ciotola e spolverate con le spezie</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">unite la birra</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">"impastate" il pollo di modo che le spezie siano ben distribuite</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">trasferite il pollo in un sacchetto e mettete in frigorifero per almeno un'ora</span></li>
</ul>
<h4>
<span style="color: #b45f06;">Preparazione della verdura</span></h4>
</div>
<div>
<ul>
<li><span style="color: #b45f06;">lavate bene peperoni, zucchina e pomodori</span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">tagliate a striscioline sia i peperoni che la zucchina che i pomodori. Teneteli ognuno in una ciotola diversa</span></li>
</ul>
<h4>
<span style="color: #b45f06;">Riso</span></h4>
</div>
<div>
<ul>
<li><span style="color: #b45f06;">Mettete il riso in una ciotola e sciacquatelo in acqua. </span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">Muovetelo con movimenti circolari di modo che liberi l0'amido. </span></li>
<li><span style="color: #b45f06;">Buttate l'acqua e ripetete il tutto fino a che l'acqua non sia trasparente. </span></li>
</ul>
<h4>
<span style="color: #b45f06;">Tortillas</span></h4>
</div>
<div>
<span style="color: #b45f06;">Per la preparazione delle <b>tortillas</b> vi rimando al<a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2013/04/il-chili-ci-piace-molto.html" target="_blank"> mio post sul chili</a></span></div>
<div>
<span style="color: #b45f06;"><br /></span></div>
<div>
<span style="color: #b45f06;">Quando avete ultimato tutta la preparazione, siete pronti per cuocere il pollo con il riso. In una pentola mettete a scaldare 500 ml circa di acqua. In una padella larga e con i bordi altri mettete un paio di cucchiai di olio, uno scalogno tritato e fate appassire.</span></div>
<div>
<span style="color: #b45f06;">Aggiungete il pollo, il riso e un pizzico di sale e fate cuocere a fuoco medio per qualche minuto. </span></div>
<div>
<span style="color: #b45f06;">versate l'acqua bollente, coprite con il coperchio e fate andare a fuoco basso per una quindicina di minuti.</span></div>
<div>
<span style="color: #b45f06;">Nel frattempo saltate in padella i peperoni con un filo d'olio, un cucchiaino di semi di sesamo e di paprika con lo zafferano (un'altro di quei mix di spezie che mi diverto a comprare alle fiere...). Lasciateli croccanti e uniteli, insieme alle striscioline di pomodoro, a riso e pollo.</span></div>
<div>
<span style="color: #b45f06;">Saltate le zucchine con un filo d'olio e tenetele da parte. </span></div>
<div>
<span style="color: #b45f06;">Controllate il riso: se è ancora leggermente al dente, è pronto. Mescolate di modo che tutti gli ingredienti siano ben amalgamati, regolate eventualmente di sale e potete servire. </span></div>
<div>
<span style="color: #b45f06;">Prendete una tortilla, una buona dose di pollo riso e verdure e ... buon appetito!!</span></div>
<div>
<span style="color: #b45f06;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi44NFOWY4Eshog0JbbIS5qEyPfK7TsB3yOpzFP6q8EQH6VOaXFejzsY6bRssfnFIviDz41dcLQqTiiAMO4YoZ_ZKjzdVCzzcSshu56p3LghrQ7mMMt-MS9_Ggb7bJP1majuiKFGhVmjj7S/s1600/riso-basmati-fajitas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi44NFOWY4Eshog0JbbIS5qEyPfK7TsB3yOpzFP6q8EQH6VOaXFejzsY6bRssfnFIviDz41dcLQqTiiAMO4YoZ_ZKjzdVCzzcSshu56p3LghrQ7mMMt-MS9_Ggb7bJP1majuiKFGhVmjj7S/s1600/riso-basmati-fajitas.jpg" title="riso basmati con pollo, peperoni, zucchine e spezie" /></a></div>
<div>
<span style="color: #b45f06;"><br /></span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>OSSERVAZIONI:</b></div>
<div>
<ul>
<li>non ho usato brodo per cuocere il pollo principalmente perchè faccio sempre all'ultimo minuto e non avevo tempo... </li>
<li>con il basmati è un attimo a perdere la consistenza e la cottura leggermente al dente. A me, ovviamente, è successo. In questo caso non è un problema perchè a noi piacciono le fajitas con il riso dalla consistenza morbida e vellutata</li>
<li>non ho voluto servire le fajitas con le salse, e ovviamente il marito ha sentito la mancanza del <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2012/07/guacamole-una-ricetta-caso-dal-tex-mex.html" target="_blank">guacamole</a></li>
<li>no, la rice cooker questa volta non l'ho usata, ma è un attrezzo decisamente comodo: preparo il riso, metto l'acqua e mi dimentico il tutto. Quando il riso ha assorbito tutta l'acqua la rice cooker si spegne automaticamente e si mette in modalità warm. E se voglio cuocere a vapore qualcosa nel frattempo, la posso sistemare nel cestellino. </li>
</ul>
<div>
Eccomi. Sono arrivata, come al solito all'ultimissimo minuto e in questo momento avrei in mente altre due o tre ricettine che mi piacerebbe provare utilizzando le nuove tecniche di cottura del riso imparate da Acquaviva.... </div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6P6oLeQ3MSEVEuAgARyFYwuJvn6hrz0KklsjxiMxuJm2whqyiEhuzVzI17N7krM2RrjeWJdy1P9iLGFD6pe0UKbrt9vMO8az8fibYOQ91K-xIlG-vfmFB3Gi2vKba7KirEWJiNhbzWgli/s1600/BANNER.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6P6oLeQ3MSEVEuAgARyFYwuJvn6hrz0KklsjxiMxuJm2whqyiEhuzVzI17N7krM2RrjeWJdy1P9iLGFD6pe0UKbrt9vMO8az8fibYOQ91K-xIlG-vfmFB3Gi2vKba7KirEWJiNhbzWgli/s1600/BANNER.jpg" /></a></div>
<div>
<br /></div>
lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-38036250161167393062014-06-28T11:49:00.000-07:002014-06-29T02:32:50.116-07:00BBQ PASSION AND PIADINA <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4bOYk0BZ7WU2aI0LX9mKfWiraOBF0Bw7A5U1nSCnumxrMuRxHM-4w6PEui0vQBh68hVbTOtLM6z2r3sGKYc4slmUNkjqHRcRtN7VlC3Z2UoUmxWYAOjsre34eXVHBzlpk3nLjjaTYLn-S/s1600/pulled-pork-piadina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4bOYk0BZ7WU2aI0LX9mKfWiraOBF0Bw7A5U1nSCnumxrMuRxHM-4w6PEui0vQBh68hVbTOtLM6z2r3sGKYc4slmUNkjqHRcRtN7VlC3Z2UoUmxWYAOjsre34eXVHBzlpk3nLjjaTYLn-S/s1600/pulled-pork-piadina.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Eccomi qui, come al solito all'ultimo minuto e come al solito in ritardo.... Rinunciare anche questa volta alla <b>ricetta </b>del concorso più folle, divertente e istruttivo del web non mi sarebbe piaciuto. Per chi non lo sa, provate a dare un'occhiata al sito dell'<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/06/mtc-n-40-la-ricetta-della-sfida-di.html" rel="nofollow" target="_blank">emmetichallenge</a> e divertitevi anche voi a partecipare come spettatori e giudici al <b>piadamondiale</b>.<br />
Questo mese <b>piadina</b>. Io non ho mai provato a realizzarne una, le ho sempre in dispensa perchè piacciono e sono una manna dal cielo <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2014/01/liberiamo-una-ricettala-piadinpizza.html" target="_blank">quando i figli tornano affamati da scuola </a>e non so cosa preparare da mangiare. Uno dei matrimoni più belli a cui ho partecipato aveva lo sposo riminese e il catering aveva previsto anche due signore che cuocevano piade al momento, uno spettacolo!<br />
Questa volta la sfida mensile mi chiede di provare a fare io le piadine e di immaginare una farcitura estiva e da <b>cibo di strada</b>.<br />
<br />
Ecco, ciò che propongo io forse non è proprio estivo, ma ultimamente in casa mia va molto. Chi mi conosce e mi segue su facebook sa che il marito si sta appassionando sempre di più (per la gioia mia e di chi viene a mangiare da noi) al <b>barbecue american style</b>. Ha cominciato con la griglia tradizionale, poi si è lanciato nelle cotture più complesse (<a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2012/03/mai-piu-pollo-allo-spiedo-ce-lo.html" target="_blank">il pollo sulla lattina</a>, i filetti di maiale o di capriolo ad esempio) ed è arrivato al <i><b>low and slow</b></i>, la cottura lenta a bassa temperatura. Il barbecue americano è caratterizzato da tre capisaldi: le costine di maiale, la spalla affumicata e la punta di petto. Per la sua festa che porta nel nostro giardino decine e decine di amici il marito ha pensato al <b><i>pulled pork</i></b>, ovvero alla spalla di maiale affumicata. E vuoi che non ne approfitti per decidere di farcire così <b>la mia prima piadina homemade</b>?<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Ecco quindi la<br />
<br />
<h3>
PULLED PORK PIADINA </h3>
<br />
per la <b>piadina </b>ho seguito alla lettera ingredienti e ricetta di <a href="http://ombelicodivenere.blogspot.it/2014/06/la-piadina-romagnola-per-la-mia-prima.html" target="_blank">Tiziana</a> , che copio e incollo qui per ovvia mancanza di tempo (tra un'ora verranno amici a cena.... stasera<b> kansas city ribs)</b><br />
<br />
<div style="line-height: 22px; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: left;">
<b>500 g di farina 00*</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: left;">
<b>125 g di acqua</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: left;">
<b>125 g di latte parzialmente scremato fresco</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: left;">
<b>100 g di strutto</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: left;">
<b>15 g di lievito per torte salate</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: left;">
<b>10 g di sale fine</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: left;">
<b>1 pizzico di bicarbonato di sodio</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: center;">
<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6621100706175039998" name="more"></a><br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
Intiepidite al microonde il latte e l'acqua. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. Disponete a fontana la farina e al centro mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore a massimo 20°C o in frigorifero se fosse più caldo. In questo caso tirate fuori la pasta due prima. Dividete l'impasto in 6 pezzi e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda, con un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di metà centimetro. Scaldate una padella antiaderente piuttosto larga e fate attenzione a che la temperatura non sia troppo alta perchè la piadina rischia di bruciarsi all'esterno e di rimanere cruda all'interno. Cuocete pochi minuti per lato. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde.</div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8LYQweKk-DniFmI_JqKxUDzvRtSYK38y08sZa_nEUdphnxfMhycZA8O_4KgVmOy3XqphgL3lRCfbc-IGKQUEpMOOH2XoqfYvAZRZMQ4Pq0I5NM7WfPopWe0aaBQfwV3R8aWDENP6XyLJI/s1600/piadina-homemade.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8LYQweKk-DniFmI_JqKxUDzvRtSYK38y08sZa_nEUdphnxfMhycZA8O_4KgVmOy3XqphgL3lRCfbc-IGKQUEpMOOH2XoqfYvAZRZMQ4Pq0I5NM7WfPopWe0aaBQfwV3R8aWDENP6XyLJI/s1600/piadina-homemade.jpg" /></a></div>
<br /></div>
<h3>
PULLED PORK</h3>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<ul>
<li><b>Una spalla di maiale con osso (dai tre ai cinque chili)</b></li>
<li><b>Rub, ovvero: mix di spezie (cumino, coriandolo, paprika, pepe) ed erbe aromatiche essicate (dragoncello, timo, rosmarino, maggiorana, origano, aglio)</b></li>
<li><b>trucioli di hickory (una specie di quercia americana)</b></li>
<li><b>sale</b></li>
</ul>
</div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
In una ciotola mettete spezie, le erbe aromatiche e il sale. Togliete la cotenna alla spalla e ricopritela di spezie.</div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
Preparate il BBQ in questo modo: sistemate una manciata di trucioli di legno in acqua e nel frattempo accendete i bricchetti di carbonella (ne bastano pochi e potrete farlo dentro l'accenditore, un tubo ideale per accendere velocemente e in sicurezza la carbonella)</div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
Mettete le braci nel BBQ sistemandoli per la cottura indiretta (quindi non sotto il pezzo da cuocere, ma di lato) e i trucioli di legno scolati sulle braci. Sistemate la spalla sulla griglia e chiudete il coperchio. La grande difficoltà è legata al mantenimento della temperatura costante e bassa. La spalla deve cuocere a 120° per 8 / 12 ore a seconda del pezzo.</div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
Vi toccherà seguire l'andamento della cottura controllando ogni tanto la temperatura e aggiungendo braci quando vedrete che comincerà a scendere.</div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
Il pulled pork tradizionale si dovrebbe sfilacciare e per arrivare a ciò bisogna che la temperatura interna della carne abbia superato gli 80°, tutto dipende dal peso del pezzo. La spalla cotta dal marito non è arrivata a sfilacciarsi, perchè gli amici avevano troppa voglia di provarla, ma era buonissima comunque: morbida e profumatissima. Con cosa si mangia tradizionalmente il pulled pork? Con l'insalata di cavolo.Io ho fatto lo stesso.</div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf0PRtg8xaNUxaj8qtur6LY5JgqHmxZ5wEPvPX_2AWa1Nxmwq7b4BWxCuKk2z2BsxhCzeyspnwU3MSzJlVgB5vVMTcNo7cV70cbZzEJ6WGuOSrSC2w9pcR0ye3LmwJEApxWyDqjBxu_KQC/s1600/pulled-pork.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf0PRtg8xaNUxaj8qtur6LY5JgqHmxZ5wEPvPX_2AWa1Nxmwq7b4BWxCuKk2z2BsxhCzeyspnwU3MSzJlVgB5vVMTcNo7cV70cbZzEJ6WGuOSrSC2w9pcR0ye3LmwJEApxWyDqjBxu_KQC/s1600/pulled-pork.jpg" /></a></div>
<br /></div>
<h3>
COLESLAW SALAD</h3>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<b>100 grammi di cavolo bianco</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<b>100 grammi di cavolo rosso</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<b>maionese homemade</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<b>un cucchiaio di senape</b></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
Tagliate a julienne il cavolo bianco e quello rosso, lavate e asciugate. Preparate una <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2010/10/maionese-mon-amour.html" target="_blank">maionese </a>tenendola leggermente liquida e aggiungete un cucchiaio di senape. Versate in una ciotola il cavolo, maionese e senape e mescolate.</div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
Quando avrete tutti gli ingredienti pronti potrete assemblare la vostra piadina, mettere su una compilation di Bruce, aprirvi una birra ghiacciata e gustarvi la serata....<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPYOCTNnbxoJBRSS0hxrxiaT4D2jl_rW3ev2w6Yccr1UkECYO09hTtp1XifpjWqBX7myrLEUMNNN7syT_20vadoBJozMngDpCX2RrzdYid29fWbmuoZmt4kwuqCgGKSoT3ibwYOqgGBqbp/s1600/pulled-pork-piadina-ingredienti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPYOCTNnbxoJBRSS0hxrxiaT4D2jl_rW3ev2w6Yccr1UkECYO09hTtp1XifpjWqBX7myrLEUMNNN7syT_20vadoBJozMngDpCX2RrzdYid29fWbmuoZmt4kwuqCgGKSoT3ibwYOqgGBqbp/s1600/pulled-pork-piadina-ingredienti.jpg" /></a></div>
<br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<b>NOTE</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="line-height: 22px;"><b>STRUTTO</b>. Ho la fortuna, lo sapete, di avere la suocera ideale: discreta, generosa e piena di risorse. Non ho avuto nessuna difficoltà a trovare lo strutto, mi è bastato andare dalla suocera a chiedere e lei mi ha dato non uno strutto qualsiasi, bensì il grasso proveniente da un famoso prosciuttificio di Langhirano....</span></li>
<li><span style="line-height: 22px;"><b>PULLED PORK:</b> ringrazio il marito per aver contribuito all'80% alla ricetta. Il suo pulled pork è sempre meglio e ora che gli abbiamo regalato l'<b>affumicatore (smokey mountain weber, of course)</b>, siamo tutti pronti a nuove meraviglie</span></li>
<li><span style="line-height: 22px;"><b>PIADINA</b>: come primo tentativo non mi posso lamentare, ma, lo ammetto, non mi è venuta benissimo. Non sono riuscita a piegarla senza spezzarla.... In compenso gli amici che sono venuti a cena si sono spazzolati con gusto tutte le piadine avanzate!</span></li>
</ul>
<div>
<span style="line-height: 22px;"><br /></span></div>
</div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglguN8jkv31LRFpw8sjzw3vzhM2SUmXyEDiuhfvXu9LafgpUzAT4pOB3eZVOKcvuyxpT8v2aGS3YF5TGx9Q-_zp5enVLZ4W0BVEHDorwmhvnVqqHfw49ugkbobb27Y987g_geX0_zGduo2/s1600/BANNER.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglguN8jkv31LRFpw8sjzw3vzhM2SUmXyEDiuhfvXu9LafgpUzAT4pOB3eZVOKcvuyxpT8v2aGS3YF5TGx9Q-_zp5enVLZ4W0BVEHDorwmhvnVqqHfw49ugkbobb27Y987g_geX0_zGduo2/s1600/BANNER.jpg" /></a></div>
<br /></div>
<div style="line-height: 22px; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-20876908840624609362014-06-16T05:40:00.000-07:002014-09-19T06:22:43.729-07:00 Philips Lumea Comfort e la prova costume<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDmKp4DxUHO_uiS07e4OVNKDVjIhe2-6bm-joPe478pxhWVHPtfdUyVrNhlD4FNpkDybDSnSLFeRRFeghpjwrEjjxa3q7vP33sWLv5jMVc6Th719H70EjpWf8PgnkYU2sFkhOD1chrF0YA/s1600/lumea-philips.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDmKp4DxUHO_uiS07e4OVNKDVjIhe2-6bm-joPe478pxhWVHPtfdUyVrNhlD4FNpkDybDSnSLFeRRFeghpjwrEjjxa3q7vP33sWLv5jMVc6Th719H70EjpWf8PgnkYU2sFkhOD1chrF0YA/s1600/lumea-philips.JPG" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Tra poco si parte per il <b>mare</b>. Non so voi, ma per me
comincia la lotta quasi quotidiana con un problema molto femminile…. Ho tanti capelli, robusti e molto apprezzati
dai parrucchieri. Il rovescio della medaglia sono loro, i peli. Per fortuna in
vista dell’estate <b>Philips </b>mi ha inviato da testare ciò che avevo adocchiato da
un po’: <b>Lumea Comfort</b>. </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<h3>
Che cos’è Lumea? </h3>
<div class="MsoNormal">
E’ il nuovo epilatore a luce pulsata ideale
per eliminare in maniera definitiva i peli: la luce pulsata addormenta i bulbi
piliferi e i famigerati smettono di crescere.</div>
<div class="MsoNormal">
Quando ho ricevuto Lumea le mie amiche mi hanno subito
chiesto se non era un problema fare un trattamento di luce pulsata in vista
dell’estate e del sole. Io proprio per questo motivo, ovvero per il fatto che
dopo il trattamento la pelle è più reattiva ai raggi solari, ho deciso di
cominciare a provare con le zone meno esposte: ascelle e bikini.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<h3>
Come funziona Lumea?</h3>
<div class="MsoNormal">
E’ molto semplice:
dopo aver rasato la zona interessata, bisogna appoggiare la parte
dell’apparecchio con la lampada perpendicolare alla pelle e, premendo un comodo
pulsante, rilasciare il flash che andrà a colpire i bulbi. La stessa operazione
verrà ripetuta per tutta la parte di pelle che si desidera epilare. I flash di
luce, colpendo i bulbi piliferi, li addormentano progressivamente e in un certo
lasso di tempo i peli smettono di crescere. Il trattamento va ripetuto ogni due
settimane. Il libretto istruzioni dice che sono sufficienti 4 / 5 sedute per
eliminare i peli. Io vi suggerisco di non demoralizzarvi se all’inizio vi sembra
che non accada nulla: a me sono state necessarie più sedute per cominciare a
vedere dei risultati significativi. Probabilmente i miei peli sono
particolarmente combattivi o, come è facile, le prime volte non ho posizionato
bene la macchina.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<h3>
Si sente dolore quando si utilizza Lumea? </h3>
<div class="MsoNormal">
No. Prima di
procedere all’epilazione bisogna provare il grado di intensità sulla pelle. Una
volta stabilito, potrete procedere con i flash che non vi procureranno nessun
dolore, salvo una piccola sensazione di calore sulla pelle, che potrebbe
rimanere per qualche minuto anche dopo aver smesso.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<h3>
Chi lo può utilizzare? </h3>
<div class="MsoNormal">
Le fortunate con capelli e peli
biondi e chiari possono farne a meno, per tutte le altre Lumea è perfetto ;) Se
si hanno tanti nei bisogna fare attenzione e comunque nel libretto istruzioni
dettagliato e chiarissimo è specificato che bisogna coprire i nei con la matita
cosmetica bianca. Io per ora non ne ho avuto bisogno…</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<h3>
Qual è la mia opinione dopo un mese di utilizzo? </h3>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 5.65pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 2.85pt; text-indent: -5.65pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]--> Se devo
essere sincera, per qualche tempo ho pensato che i miei peli non fossero in
grado di soccombere. Il libretto istruzioni diceva che dopo uno o due
trattamenti non sarebbe più stato necessario rasarli ma che sarebbero caduti. A
me non è mai successo. Ora che sono arrivata alla terza applicazione posso
pensare di passare l’estate senza il problema della zona bikini e delle
ascelle, ma i peli rimasti (che spero di eliminare con il prossimo trattamento
prima della partenza per le spiagge) sono tuttora belli resistenti…</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 5.65pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 2.85pt; text-indent: -5.65pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]--> La
costanza non è il mio forte e temevo di non riuscire a essere organizzata, ma tutta l’operazione è veramente semplice e porta via pochi
minuti. Se ci sono riuscita io a seguire l’iter ce la possono fare tutti!</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 5.65pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 2.85pt; text-indent: -5.65pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;"> </span><span style="font-family: 'Times New Roman';">Lumea è</span><span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;"> </span></span>decisamente comodo da portare in giro: è poco
ingombrante e si tiene bene in mano. Il pulsante grosso permette di lanciare
flash anche in situazioni più scomode. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 5.65pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 2.85pt; text-indent: -5.65pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 5.65pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 2.85pt; text-indent: -5.65pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt;">
</span></span><!--[endif]-->a ottobre, avendo tanti mesi davanti, mi
cimenterò nell’epilazione delle gambe e vi tornerò a raccontare come si è comportato Lumea a riguardo.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Nel frattempo vi saluto, buone vacanze!</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-9645771276557275592014-05-30T11:28:00.000-07:002014-05-30T11:29:32.719-07:00Il babà del ritorno <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheZEcpX6fcg2Gmnfj1fyC37-piuk05N-lrEjWA3KoepvG6uTXKfwzE9wAKuzr0HTvjhfShxlqBo-r95y7X5PKPv5foApACHVgq067KcsiZrlEdo8ggDAQZk40PgXkci4dV6LlDFxWz7Zb0/s1600/bab%C3%A0-rhum-crema.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheZEcpX6fcg2Gmnfj1fyC37-piuk05N-lrEjWA3KoepvG6uTXKfwzE9wAKuzr0HTvjhfShxlqBo-r95y7X5PKPv5foApACHVgq067KcsiZrlEdo8ggDAQZk40PgXkci4dV6LlDFxWz7Zb0/s1600/bab%C3%A0-rhum-crema.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Sono mesi che non metto piede qua. Ad andare avanti di questo passo mia figlia faceva in tempo a compiere 16 anni, chè i festeggiamenti dei 15 sono passati da un pezzo. Pigrizia, un pc talmente lento da togliere ogni voglia, il wifi che salta ogni due per tre, la vita reale. Ecco alcune delle ragioni di tale disamoramento. Mettici anche il fatto che ormai questo <b>blog </b>avrebbe bisogno di una sferzata, di un look nuovo, di un dominio (che già ho...) e abbiamo fatto il quadro. Ma come accade in ogni momento di stanca, c'è sempre qualcosa o qualcuno che ti ridesta, anche per una cosa piccola e insignificante come il blog. E infatti è arrivato il 5 maggio, giorno in cui si svela la ricetta della <a href="http://www.mtchallenge.it/2014/05/mtc-n-39-la-ricetta-della-sfida-di.html" target="_blank">sfida mensile dell'emmetichallenge</a>. Io ho saltato un paio di mesi, sempre per le ragioni di cui sopra, ma questa non potevo lasciarla andare via così... No, dico, si tratta del <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2009/12/dolci-davvento.html" target="_blank">babà</a>, il dolce per cui il marito farebbe follie, quello che la sua mamma gli prepara da sempre solo ed esclusivamente in <b>Avvento</b>: dal compleanno del secondo figlio a Natale. Poi basta.<br />
<br />
Al <b>babà </b>non si può dire di no, soprattutto se la ricetta è più complessa di quella della suocera, che prepara il dolce facendo un solo impasto e una sola lievitazione. Il babà di casa è un ciambellone generosamente imbevuto di bagna e rigorosamente servito con arance e al massimo una semplice macedonia di frutti autunnali. E' buono perchè la suocera è provetta in cucina, ma ha sempre avuto una consistenza secca, che richiede, ovviamente, generosissime dosi di sciroppo. Dalla suocera ho imparato tanto, ma altrettanto da <b>mesi e mesi di MTC</b> e quindi via alla produzione di babà! E siccome per<b> il dolce più amato dal marito</b> non si può sgarrare troppo, ho deciso di rimanere nel solco della tradizione e di aggiungere una <b>marmellata </b>che ho appena fatto: quella fatta con<b> le arance selvatiche</b> portate a casa a Pasqua da un giardino toscano immerso nel verde delle colline pisane. Volevo provare le monoporzioni e sfruttare almeno una volta una teglia che il marito aveva preso all'Ikea proprio perchè secondo lui poteva andare bene per il babà. Ecco quindi i miei<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV5sDnV0XymQJQdsu4TD2OWkUFZTTS16LLYWiH0_TWLKlpHtXiGnQLvSwZ7053Hy40IFANW9fwyTKJDQDCdphFUBBKPiknNisnLrqrvE1jX2NHlbu1H5fbmAivaboKGeA4oprbB0AjxV8A/s1600/bab%C3%A0-crema-marmellata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV5sDnV0XymQJQdsu4TD2OWkUFZTTS16LLYWiH0_TWLKlpHtXiGnQLvSwZ7053Hy40IFANW9fwyTKJDQDCdphFUBBKPiknNisnLrqrvE1jX2NHlbu1H5fbmAivaboKGeA4oprbB0AjxV8A/s1600/bab%C3%A0-crema-marmellata.jpg" /></a></div>
<br />
<h3>
BABA' AL RHUM CON CREMA PASTICCERA ALLA VANIGLIA E MARMELLATA DI ARANCE SELVATICHE </h3>
<h4>
BABA'</h4>
<br />
<br />
<ul>
<li><b>300 g di farina di forza (manitoba o similari) Io ne avevo una W 260</b></li>
<li><b>3 uova grandi</b></li>
<li><b>100 g di burro</b></li>
<li><b>100 g di latte</b></li>
<li><b>25 g di zucchero</b></li>
<li><b>10 g di lievito di birra</b></li>
</ul>
<div>
Per il procedimento, così come per gli ingredienti, ho seguito alla lettera la ricetta di <a href="http://latrappolagolosa.blogspot.it/2014/05/for-mtchallenge-n-39-il-baba.html" rel="nofollow" target="_blank">Antonietta </a> Ecco i passaggi:</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Lievitino</b></div>
<div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
Sciogliete il lievito di birra con 50 g di latte tiepido e 1 cucchiaino di zucchero e impastate con 70 g di farina Coprite con un telo inumidito la ciotola e lasciate lievitare fino al raddoppio.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<b>Primo impasto</b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
Mettete in una ciotola la farina restante (230 g), fate un buco in mezzo, versateci il lievitino e le tre uova. Impastate schiacciando con la mano l’impasto e uno cucchiaio alla volta aggiungete il latte.Deve risultare un impasto morbido, elastico ma non molle. Impastaye energicamente (io ho simulato con la mano la frusta della planetaria....), e sbattete l'impasto verso la ciotola per una decina di minuti. Coprite e fate lievitare fino a che non è raddoppiato ( 80/90 minuti circa). Nel frattempo tirate fuori dal frigo il burro.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Secondo impasto</b></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
Lavorate il burro insieme allo zucchero fino a renderlo una crema. Aggiungetelo al primo impasto un cucchiaio alla volta facendo sempre assorbire bene prima di aggiungerne altro. Impastate per 5 minuti nella ciotola, poi sistemate l’impasto su un piano da lavoro e lavorate l'impasto energicamente piegandolo e sbattendolo più volte per 15/20 minuti. Vi farete i muscoli ma questa è la fase (a detta di Antonella) più importante per ottenere quella morbidezza che permetterà al babà di assorbire la bagna come una spugna.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
L'impasto sarà pronto quando inizierà a staccarsi dalle mani, piegandolo riuscirà a mantenere una forma tondeggiante, e cominceranno a formarsi le bolle d’aria. A questo punto imburrate gli stampini e ricavate delle palline. Riempite gli stampini fino a metà e lasciate lievitare in forno spento ma con la luce accesa fino a quando avranno quadruplicato il loro volume. Dovrà uscire la pasta dallo stampino e formare una sorta di fungo.</div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<b>Cottura</b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
Riscaldate il forno a 200°, cuocete a 180° per circa 20 minuti. Aspettate una decina di minuti e roteando delicatamente estraeteli dagli stampini. Ora sono pronti per essere immersi nella bagna...</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje34LzCOPG5rfysg3Kl-vx_yse4-7utX7S34SqdMYEqnGC0n02VGzA0D5uHzn9r-y4hMKiCei_f6Kmn2NCHP3tk1JhypOabiWZN4dNww-PgYCypeCjYmOYNQpJfYMxWgpm4zrQwY6OH8Y1/s1600/bab%C3%A0-aperto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje34LzCOPG5rfysg3Kl-vx_yse4-7utX7S34SqdMYEqnGC0n02VGzA0D5uHzn9r-y4hMKiCei_f6Kmn2NCHP3tk1JhypOabiWZN4dNww-PgYCypeCjYmOYNQpJfYMxWgpm4zrQwY6OH8Y1/s1600/bab%C3%A0-aperto.jpg" height="400" width="265" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin-bottom: 0cm;">
<b>BAGNA</b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; margin-bottom: 0cm;">
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>1 litro d'acqua</b></span></span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>400 g di zucchero </b></span></span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>la scorza di un'arancia amara</b></span></span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>un bicchiere di rhum</b></span></span></li>
</ul>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">In una casseruola mettete l'acqua, lo zucchero e le scorze d'arancia. Cuocete fino a che lo zucchero non si sarà sciolto. Spegnete e lasciate intiepidire. Aggiungete il rhum.</span></span></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>CREMA PASTICCERA</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div>
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>250 ml di latte intero</b></span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>mezza stecca di vaniglia</b></span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>15 g di farina 00</b></span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>40 g di zucchero semolato</b></span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif; font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>2 tuorli</b></span></li>
</ul>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span></div>
<div>
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>marmellata di arance selvatiche e miele di fiori d'arancio (ve lo prometto, sarà un prossimo post)</b></span></span></li>
</ul>
</div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Tagliate longitudinalmente la vaniglia e raschiate via i semi con un coltellino. Versate il latte in un pentolino, aggiungete i bacelli di vaniglia e scaldate-</span></span></div>
</div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">In una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungete la farina setacciata e mescolate. Unite a filo il latte e mescolate. Trasferite il tutto in un pentolino dal fondo pesante e fate cuocere per almeno tre minuti, mescolando sempre.</span></span></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Quando la crema ha raggiunto la consistenza che preferite, trasferitela in una ciotola.</span></span></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Prendete il babà, immergetelo nella bagna e tenetelo lì fino a che non si sarà ben imbevuto. Strizzatelo leggermente, tagliatelo a metà e sistemate nel mezzo la crema pasticcera. Guarnite con un cucchiaino di marmellata di arance selvatiche ed eventualmente irroratelo ancora di rhum per chi ama i dolci alcolici.</span></span></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>OSSERVAZIONI</b></span></span></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span></div>
<div>
<ul>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">decisamente un'altra cosa rispetto al babà che ho sempre fatto e a quello della suocera. In famiglia lo hanno notato tutti e temo che non riusciremo più a tornare indietro...</span></span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">nota negativa: la bagna. Siamo sempre stati abituati alla bagna irrorata da preparato al rhum per i punch (rhum fantasia) che ora non si trova più e l'utilizzo del rhum più buono ma più delicato lascia più scialbo il tutto </span></span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">la teglia Ikea non farà dei babà perfetti, ma tutto sommato non è male </span></span></li>
<li><span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">mi sono completamente dimenticata il sale! Poco male, erano ottimi lo stesso :)</span></span></li>
</ul>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ2zr5w-5CnfgHUkCj5UkiQHA-jxPYwHuLCGNRB8YINo1STl34yH5g_0r7r4-RNVnSwsfWiKMN4OIWDOVO5yfC6dvEIXhvjPJS7bqlpfbA24OQh9sap5xZIdNeHbBkzHSMAHjbMcti2R-g/s1600/bab%C3%A0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ2zr5w-5CnfgHUkCj5UkiQHA-jxPYwHuLCGNRB8YINo1STl34yH5g_0r7r4-RNVnSwsfWiKMN4OIWDOVO5yfC6dvEIXhvjPJS7bqlpfbA24OQh9sap5xZIdNeHbBkzHSMAHjbMcti2R-g/s1600/bab%C3%A0.jpg" /></a></div>
<div>
<span style="color: #444444; font-family: serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span></div>
</div>
<br />lucyinvacanzadaunavitahttp://www.blogger.com/profile/08920911715334351287noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6621100706175039998.post-2147906220794315872014-03-03T04:42:00.000-08:002014-03-03T04:52:59.756-08:00QUINDICI ANNI: pensieri sparsi di una mamma ad una figlia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmsn40P_4Uj-zHXP5QttS37BpJdyqTtywav-3aUuKqFh2ONvT4JA_VsfXKqRyHhly56DmT2v038nrh3sXJAue9cDMZvGGRk_F-NRbMS-pA3MvJYeG5v9giID9kceYAzvjVHOqFI-9f3LZa/s1600/lautaret.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmsn40P_4Uj-zHXP5QttS37BpJdyqTtywav-3aUuKqFh2ONvT4JA_VsfXKqRyHhly56DmT2v038nrh3sXJAue9cDMZvGGRk_F-NRbMS-pA3MvJYeG5v9giID9kceYAzvjVHOqFI-9f3LZa/s1600/lautaret.JPG" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<b>Quindici anni</b><br />
Avevo i capelli lunghi fino alla schiena, tutti striati di bianco. Ora la tinta ha preso il sopravvento e le lunghezze variano a seconda dei mesi che passano tra un appuntamento dal parrucchiere e l'altro.<br />
I <b>social </b>non esistevano e il lungo cammino fatto di ore e ore ad aspettare che tu nascessi è stato scandito da un tam tam di sms che poi è stato prontamente trascritto a mano e riposto chissà dove.<br />
<br />
Hai spalancato gli occhi e fatto sentire la tua voce. Da subito abbiamo capito che saresti stata una tosta.<br />
<b>Non abbiamo dormito per mesi, mesi e mesi.</b> Ora non ti sveglia la luce che inonda la stanza e dormiresti fino a tardi se non venissi io a svegliarti.<br />
<br />
Hai giocato, inventato storie con i tuoi amici animaletti, canticchiato le canzoncine dell'asilo, guardato e riguardato gli stessi cartoni animati fino ad impararli a memoria, disegnato e colorato, passato ore e ore nella sabbiera del giardino insieme a fratello, cugina e amichette. Ora al posto della sabbiera ci sono lillà e rododendri ma la tua stanza è ancora piena di giochi per le bimbe dei nostri amici che non vedono l'ora di entrare nel tuo mondo.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Hai<b> scoperto l'amicizia</b>, hai capito anche tu che il tempo e le circostanze della vita ti allontanano da alcune amicizie e che ne fortificano altre. Anni e anni insieme alle tue amiche più care, quelle con cui prima scambiavi fogliettini e con le quali ora fondi gruppi di <b>whatsapp </b>e per le quali elabori biglietti d'auguri pieni di foto, ricordi, battute e frasi ad hoc.<br />
<br />
Conosci la fatica dello studio, la bellezza del fare e la tentazione della <b>pigrizia</b>.<br />
<br />
Quando finalmente hai avuto il permesso di fare i buchi alle orecchie, hai collezionato decine di <b>orecchini</b>. Hai riempito i polsi di <b>braccialetti </b>colorati e li hai regalati alle amiche. Ora gli orecchini sono sparsi chissà dove nella tua stanza sempre sottosopra e i braccialetti pure...<br />
<br />
Hai imparato a leggere e ad appassionarti alla <b>lettura</b>. Divoratrice di libri, ora ti sei impossessata anche del mio <b>tablet </b>perchè ogni supporto è buono per immergersi nelle storie.<br />
<br />
Mettere le mani in pasta ti è sempre piaciuto, dalla <b>pappa</b> che spalmavi ovunque ai biscotti preparati insieme ad amiche e cugina il lunedì pomeriggio, ai pranzi che ormai ti prepari da sola consultando internet.<br />
<br />
Hai da subito spalancato i tuoi occhioni sul mondo, esaltandoti per il muoversi delle foglie, ora sai <b>guardare e giudicare</b>, anche se a volte non sembra...<br />
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Hai scoperto i <a href="http://invacanzadaunavita-housewife.blogspot.it/2013/03/dolci-trucchi-e-vita.html" target="_blank">trucchi </a>e ti sei pitturata faccia e <b>unghie </b>in maniera imbarazzante, ora sai cosa vuol dire sobrietà (sulle unghie c'è ancora un po' da lavorare...). Ti sei fatta il bagno in profumi dolcissimi, regali delle amiche e ora hai scoperto che i miei di <b>Armani </b>sono molto meglio (purtroppo per me...)<br />
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Hai avuto <b>cerchietti e fasce tra i capelli, codini, trecce e code</b>. Ora sei una delle tante ragazzine con l'ananas in testa, ma per me che sono la tua mamma continui ad essere bellissima....<br />
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<b>Quindici anni </b>sono tanti.<br />
Potrei andare avanti a pensare a te, ai tuoi cambiamenti e a ciò che invece non è cambiato per niente. Ma ti guardo e non posso che <b>ringraziare</b>. Sicura e baldanzosa, seria e giocosa, attenta quando vuoi e svampita come la tua mamma, pigra ma pronta a farsi affascinare. Libera di raccontare e di essere te stessa, al di là delle mode e dei giudizi. Lo ammetto, e non ti montare la testa: tutto sommato sono fortunata.<br />
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<b>Ho cucinato per te, ieri</b>. E niente di speciale, solo quello che mi hai chiesto, perchè era la tua <b>festa</b>, ma anche la nostra.<b>Quindici anni da genitori è una festa</b>. Auguri!<br />
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