giovedì 9 febbraio 2012

IDENTITA' GOLOSE E UNA CASALINGA



Questo sono, una casalinga. Appassionata, curiosa, amante del bello. Food blogger? Non saprei. Quello che so è che mi affascina tutto ciò che è frutto di passione, inventiva, coraggio e competenza.
Ecco perchè sono andata a Identità Golose. Perchè la cucina mi appassiona: non solo mi piace far da mangiare, sperimentare e creare (e in questo ringrazio MTC che mi sprona ad addentrarmi in elaborazioni che non tenterei mai nella quotidianità), non solo. Della cucina mi piacciono le storie dei piatti, i prodotti e il loro legame al territorio, il fattore umano che permea ciò che assaggio.


Con questa curiosità sono entrata al MiCo lunedì. Diretta verso l'auditorium per ascoltare i grandi. Certo, l'effetto chef star si sente, per una come me che non si è persa una puntata di Masterchef, ma che si è anche parecchio divertita a seguire la trasmissione in cui la moglie di Mentana (magra come un chiodo) si intrufolava nelle cucine e nelle vite di alcuni grandi della cucina.

Lunedì mattina ore 10, si comincia con Cracco e Baronetto. Lezione a quattro mani. Asciutta, lineare e chiarissima. Superflue solo le domande, piuttosto banali, direi, del presentatore. 
Cosa mi ha colpita? La ricerca continua, che è meticolosità ma anche divertimento. Come si arriva alla bolla fragile e croccante di seitan, la michetta Cracco style? A tentativi, come mi insegnò il mio prof di matematica. 
Pazienza se ci vorranno giorni, settimane, mesi. Questo è il bello di chi crea


E il carbone per poter mettere in tavola un effetto BBQ anche nel ristorante patinato? L'artigiano francese che fa tutto come un tempo e realizza a mano i sacchetti. Un piatto da mostrare al marito bbq addicted... Perfezione, ricerca e divertimento. E il cliente. Sentire che è divertente l'effetto che si crea in sala quando i commensali addentano la michetta, e che la soddisfazione del piatto di gamberi grigliati sta nel ricreare l'atmosfera gioiosa del BBQ dice del desiderio di coinvolgere il cliente nell'amore per ciò che si fa.



Si continua: Paolo Lopriore e la sua poesia. Provo una goccia del suo brodo di semi di carota e mi rimane in bocca un'esplosione di sapore per cinque minuti.

Enoteca Pinchiorri e i suoi due chef, e poi i fratelli Cerea. Sei stelle in tutto. Dei fratelli Cerea mi colpisce subito ciò che sono: una famiglia ancor prima che un'azienda. Un padre che trasmette regole e rispetto e dei figli che vivono seguendo gli insegnamenti del padre. Anche in questo caso, l'attenzione al cliente è diretta alla sua felicità. "il complimento più bello non è tanto quello di chi ti dice che ha mangiato benissimo, ma di chi ti dice che si è sentito coccolato".
E per farcelo capire, con un gran dispiegamento di forze (da veri bergamaschi) ci coccolano con i paccheri alla Vittorio, mantecati al momento con abbondante Grana Padano e burro delle valli bergamasche. Uno spettacolo!


Ma è arrivato il momento di Bottura. Sono stata di recente nella sua città, che merita una visita e un post, ma portare amici e figli alla Francescana non sarebbe stato alla nostra portata.
Che dire, ci vorrebbero altri due tre post per raccontare la sua lezione. Un portento. Uno che vorrebbe porte spalancate, per poter far entrare tutti, che si preoccupa che i suoi piatti non vengano distribuiti solo alle prime file, che inizia con un video sul delta del Po, la sua storia dismessa e ci racconta cosa può fare un cuoco per quelle terre, che si porta dietro tutta la sua brigata per far assaporare a tutti quanto sia bello potersi ritrovare tra uomini appassionati. Uno che parte raccontandoti che la gioia più bella per uno chef è cominciare la giornata con sul banco dei bellissimi pezzi di carne e davanti a certe materie prime, "il vero chef deve mettere da parte il suo egocentrismo e mettersi al loro servizio".

Ho preso appunti, gustato i suoi assaggi, spiegati mettendoci dentro tutto il suo io, pensato in cuor mio che meno male in un periodo così buio, pieno di cose che non vanno e di gente che ti fa vedere solo quello che non va, meno male che c'è ancora qualcuno che ha voglia di mettersi in gioco. Bella forza, è Bottura. Si, ma potrebbe non farlo. Potrebbe tenere i suoi cavalli di battaglia e guadagnarci, e invece ogni sei mesi cambia perchè la propria brigata non si fossilizzi nel lavoro diventato di routine. Perchè oltre alla tecnica e al cervello non dimentichi di metterci il cuore.
Una lezione entusiasmante.

Il pomeriggio mi aspettava Identità Donna e Iside De Cesare. Una chef, ma anche una dolcissima mamma. Determinata, umile e donna. L'ho intervistata e nei prossimi giorni ne parlerò su Blogmamma.

Il giorno successivo, girando per gli stand, ho incontrato il mio amico pasticcere della montagna. "Ti avevo detto che era un evento interessantissimo!" e come un vortice mi ha trascinata, cuffie in testa per la traduzione, a seguire Dossier Dessert, in collaborazione con l'Ecole du Grand Chocolat Valrhona. Una lezione sul cacao e le sue varietà e quella di Frederic Bau, direttore creativo dell'Ecole, frequentata anche dal mio amico. In un'ora ha ripercorso la sua storia, l'incontro con i grandi e la sua crescita, come uomo e come pasticcere. La ricerca della gioia per sè e per i propri clienti, che coincide con l'esperienza del gusto.
Un altro uomo mosso da passione e cuore.... E quanta passione e quanto cuore ho incontrato, anche negli stand degli espositori. Come il direttore commerciale del gruppo Casillo,che non riuscirebbe a vendere altro. Mi mostra uno schiaccianoci e mi dice " ma ci pensi che differenza vendere materia che diventerà cibo, poesia, e invece un oggetto freddo come questo?"

Ecco cosa mi porto a casa da Identità Golose. Sarà l'entusiasmo della neofita? Non credo. Ho letto le recensioni positive e quelle meno lusinghiere e forse un po' snob di alcuni esperti del settore. 
L'evento è sempre più evento? Probabilmente il mercato lo impone e senza mercato non avremmo Bottura, e neanche le numerosissme qualità del cacao Valrhona. 
E' pieno di frichettoni che riempiono gli stand per mangiare e bere come nella migliore versione della Milano da bere? E' vero. Ho visto i soliti trenta/quarantenni sciarpamuniti e aria radical chic che si vedono anche al Salone del Mobile e che probabilmente si sentono importanti. Sono il contorno, non mi interessano. Ma ho visto anche i volti giovani e attenti dei ragazzi di brigata

Mi sono portata a casa un'immersione nella passione e un assaggio di quel mondo, dell'alta cucina, che mi affascina come mi affascina un mobile di design o un abito sartoriale. E' l'eccellenza e mi piace... 
Ho potuto assaggiare briciole di quel mondo che magari non riuscirò mai a frequentare, come faccio qualche volta quando vado ad ammirare le creazioni in vendita da CorsoComo 10. Ma sognare ogni tanto male non fa... Anzi, è uno stimolo per migliorarsi e per non omologarsi. Per evitare di buttare soldi in ristorantini turistici solo perchè non si ha voglia di mettersi ai fornelli quando si è in vacanza e di tenerli per qualche esperienza di vero gusto...

E dopo tanta eccellenza, tanta ricerca, la domanda delle sette di sera è stata: cosa preparo per cena a mio marito??

Perdonatemi la lunghezza, domani vi posterò qualche immagine (oggi blogger fa le bizze...)



                            Uovo di quaglia marinato allo zafferano con fonduta di Grana Padano

13 commenti:

  1. bellissimo post! io quest'anno non ci sono andata ma l'anno scorso ho provato quello che hai descritto tu! è bello essere curiose ed è bello potersi emozionare, ciao lucia un bacio e aspetto le altre foto

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    1. ciao! hai ragione, è proprio quello che si prova: curiosità verso ogni aspetto ed emozione nel vedere e assaggiare una cucina diversa dalla mia... Un abbraccio!

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  2. Che post fantastico! Mi è sembrato di essere lì con te.
    Bella l'ultima foto. Quando mi inviti a cena?

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    1. ahahahah!! bisogna organizzare! sono contenta che ti sia piaciuto il post. Per me è stato bello poter incontrare anche questa chef con due bimbi e una stella michelin. Una mamma veramente tosta!
      Ciao ciao!

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  3. Lucia, i miei complimenti per il tuo bellissimo post.
    Hai un bel dono, sapere scrivere ed esternare le tue sensazioni. Anch'io quest'anno per via dell'influenza non ho potuto esserci... Grazie per tutto quello che ci segnalerai ancora.
    Virginia

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    1. ciao Virginia, grazie a te per i complimenti. Spero che tu ti sia ripresa dall'influenza e alla prossima :) ciao!

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  4. caspita Lucia un reportage degno di una giornalista! altro che casalinga e basta, foodblogger a tutti gli effetti!!!
    bello il racconto, il tuo modo di scrivere, spontaneo e lineare ... te lo invidio un po'!
    ps a furia di leggere i vostri reportage mi avete convinta, il prossimo anno vengo anche io! :)

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    1. k@tia, grazie! in effetti quello della giornalista è stato un sogno nel cassetto...
      Devi venire, ne vale veramente la pena. un bacione!!

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  5. pero'la casalinga vedo che Cracco l'ha fotografato benissimo!!!!...dai ha il suo fascino tenebroso.Prossimo evento quando che ci mettiamo d'accordo subito?baci

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    1. ahahhah!! martedì sono arrivata mentre stava offrendo il suo uovo marinato allo stand del Grana Padano. fascinoso, fascinoso ;)
      assolutamente sì, il prossimo evento ci organizziamo bene!! ciao e buon week end!!

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  6. o mamma mia ma è Cracco ... ke mi venga un colpo !!!!!!!!! wow !!!!!!!!!
    stai tranquilla troverai sicurante qualcosa x marito .... 6 troppo brava per non tovare niente di nuovo !
    Beatrice

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  7. Ciao Lucia, immortalate per sempre dalla Babs, altro evento nell'evento :-D In ciò che hai scritto credo tu abbia colto i pensieri e le sensazioni di molti, i miei di sicuro.
    Un'esperienza da rivivere.."el Craco" (come lo chiamo io) è sempre "el Craco" el Craco della michetta e dell'uovo marinato che una volta ho visto trasformare in lasagne, erano i miei primi tempi ed ho avuto gli occhi sbarrati dalla meraviglia per ore :-D
    Buon fine settimana e grazie del commento da me..sai certe persone non hanno entusiasmo e passione se non quello di criticare tutto e tutti :-D Bacio con schiocco.

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  8. Che meravigliosa esperienza!! e complimenti per il contenuto del post, fatto davvero bene! XXX

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