martedì 12 febbraio 2013

FIGLI ON LINE E PAURE DA MAMMA




Due figli in età da scuola media. Due pre adolescenti. Lei, quasi quattordicenne, che a grandi falcate si fa largo tra gli adulti: mi prende in prestito gli stivali, mi fa fuori alla velocità della luce fard e cipria che prima duravano mesi e mesi, inonda la casa di profumo, ma che nello stesso tempo ha una capacità critica sulle cose che mi stupisce. Lui che da bimbo coi capelli tagliati dalla mamma con la macchinetta è diventato un ragazzino capellone, con gusti ben precisi, tanta voglia di giocare ai videogiochi e di dare calci al pallone, tanti interessi e domande.

Più crescono e più sento come importantissima l'attenzione all'educazione. Se quando erano piccoli il problema educativo si concentrava soprattutto sul loro comportamento, ora non è così.

 L'educazione è a tutto tondo. va bene il comportamento, ma non basta. Perchè i pericoli sono in agguato. Non sono una mamma che si angoscia troppo, ma capisco che i nostri ragazzi sono più esposti a pericoli di quanto non ne fossimo noi. Perchè?

Perchè sono più svegli in certi ambiti, si sentono immediatamente grandi (avete mai visto le bimbe che dalla quinta passano alla prima media? Anche se alte un metro e un tappo girano con occhi bistrati di matita e ombretto....) e perchè c'è internet.

Sì, questa storia dei nativi digitali un po' mi allerta: io devo mettermi di buona lena per imparare come utilizzare le tecnologie, come muovermi in rete e loro lo sanno già o quantomeno si approcciano al digitale senza quel timore reverenziale che caratterizza noi adulti.

Senza timore significa anche senza coscienza dei pericoli che la rete nasconde. Da quello, comune a tutti, anche a noi grandi, di appiattirci culturalmente (google è il nuovo oracolo, sa tutto, tutto ciò che trovo in rete è vero e mi basta...) a pericoli più specifici...

Noi genitori attenti abbiamo sentito parlare di cyberbullismo, di adescamento in rete e magari anche di dipendenza da internet... Noi apriamo il profilo Facebook e scegliamo consapevolmente (si spera!) cosa mostrare della nostra vita. Intrecciamo rapporti anche virtuali, ma sotto sotto abbiamo il desiderio di conoscere di persona coloro che fanno parte dei nostri follower e amici.

Loro, i nostri ragazzi, sono così? Le bacheche di FB degli amici di mia figlia sono quasi tutte aperte: io come chiunque altro posso vedere quello che si dicono, le foto, gli interessi.
E - ci avete fatto caso?- questi ragazzini conoscono un sacco di gente. Come è possibile che io che ho quarantaepassa anni  (sigh), che o fatto anni e anni tra scuola e università, che ho lavorato e conosciuto tantissime persone ho 200 "amici" su FB e questi ragazzini viaggiano su una media di 400 - 500, se non di più?
E non esiste solo Facebook...

Come mi regolo io con i miei figli? Controllandoli, prima di tutto.
Un solo pc in casa, posizionato in sala. Loro navigano e io ogni tanto butto un occhio. Sanno che non possono fare quello che vogliono, sanno che la mamma, seppur imbranata, non è una totalmente estranea alla rete...
Solo la grande ha il cellulare, il piccolo lo riceverà come regalo della cresima e sa che anche per lui vale la regola che segue la sorella: niente internet. Non è necessario.
Hanno entrambi una email personale, ma io so la password. Non hanno ancora un profilo Facebook e per fortuna ancora non mi hanno chiesto il permesso di farlo. Anche in questo caso vigilerò...

Dare regole, controllare, vigilare è importante, ma non basta. Chi mi assicura che i miei figli non si siano fatti un profilo FB a mia insaputa, magari sotto falso nome?
Sono convintissima che per quanto riguarda la rete, così come per molti altri ambiti, sia fondamentale che si parli. Che li si educhi confrontandosi con loro, senza aver paura di dare un giudizio netto sulle cose e spronandoli a far lavorare un po' quella materia grigia che spesso lasciano sopita, vuoi per l'età, vuoi perchè il mondo di adesso non li spinge a far fatica, neanche quando si tratta di ragionare e di esercitare la capacità critica.

E' una questione di educazione. Il mestiere di genitore è il più bello ma anche il più faticoso. E la rete, con i suoi pregi e i suoi pericoli è soltanto una delle tante occasioni per metterci in gioco noi e per contribuire a crescere uomini e donne veri. Voi cosa ne pensate?

Con questo post partecipo al blogstorming di genitori crescono

11 commenti:

  1. Ciao Lucia,
    le tue paure non sono né campate in aria né da sottovalutare e il fatto che innanzi tutto tu ne sia cosciente penso sia il primo, fondamentale passo. Mai sottovalutare il nemico. Io la faccio breve e ti dico come gestisco la cosa con mio figlio: prima superiore. Nessuna password segreta, lui sa che io (con discrezione) lo controllo e per ora non lo vive come un problema... secondo, fare le cose con lui (quelle che piacciono a lui) anche stare in internet, guardare i filmati stupidi su youtube e fargli vedere come uso io facebook, anche se il rischio di aprire la pagina e trovare un enorme paio di chiappe femminili postate da qualche amico più goliardico c'è, e allora si commenta anche quello, magari con una battuta... però gli faccio vedere le foto dei miei amici, i messaggi di quelli che vivono al di là dell'oceano, gli articoli che amici più intelligenti condividono... non con il tono del maestro, anzi, a volte semplicemente stando insieme in silenzio... non è facile, ma non è neanche così difficile... finché accetta che il suo vecchio genitore stia al suo fianco bene, dopo di ché spero che abbia i criteri sufficienti per non fare troppe fesserie. Non troppe, appunto, perché un po' di vogliono!!

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    1. ciao! sono in accordo con te su tutto. Il punto è proprio questo, stare vicino ai figli. educarli con la nostra presenza. Che fortuna per tuo figlio avere un papà così! ciao e a presto!

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  2. Quante belle riflessioni Lucia, la penso allo stesso modo e penso anche che possano sopravvivere a 15 anni (Mattia) senza fb, hanno la mail, che leggono con il pc in sala dove ci sono io, hanno il cell. ma se ci passano troppo tempo viene ritirato, poi i pericoli ci sono e ci sono ovunque, a scuola, in giro, in oratorio, insomma da mamma sono sempre con le orecchie ben tese e con il consiglio che mi diete una cara amica suora quando parlammo di educazione agli adolescenti... Prima di rispondere mi permetto di riflettere, i no che non servono a niente fanno solo fare ripicche, quando dico si devo essere convinta, ma quando è no cerco di dare una spiegazione che anche se non accettano possano capire, ma quanto è faticoso (ma bello) vederli crescere? Un bacione e grazie per questi spunti
    Ely

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    1. hai ragione! Faticoso e bellissimo vederli crescere. Anche perchè ci si rimette continuamente in gioco! Un abbraccio e grazie a te per la testimonianza!

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  3. Lucia che peccato non incontrarci a Identità Golose! Sarebbe stato bellissimo vederlo e commentarlo.
    Un bacio

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    1. peccato davvero, cara giovanna! sarà per il prossimo evento :) a presto!!

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  4. Penso che la cosa più importante sia vigilare sui propri figlie e dare loro fiducia confidando di aver fatto (e continuare a fare) un buon lavoro come educatore a 360°. Non credo che incappare nei pericoli della rete sia una prerogativa dei ragazzini, mi stupisce ogni giorno di più come i genitori diano in pasto a fb ogni dettaglio non solo della propria vita ma anche di quella propri bambini sbattuti in rete sin dal primo vagito in sala parto!

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    1. sono in accordo con te su tutto. Penso anche io che a volte quelli da educare siano soprattutto i genitori! a presto!

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  5. * Ti ho scoperta grazie a questo post che condivido pienamente...
    sono una nonna e, proprio per stare al passo con i nipotini nativi digitali, sto cercando di imparare a muovermi in questo mondo sconosciuto.
    * Mi sono unita a chi ti segue e verrò con calma a leggermi i tuoi post.
    * Se vuoi leggere favole inedite per bambini (o chi vuol sentirsi tale anche solo per un momento) o cosa fare con il riciclo e anche pasticciando in cucina... passa a trovarmi.
    Tante serene e gioiose giornate
    nonnAnna

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    1. ciao! Sai che anche i miei figli hanno una nonnaAnna? benvenuta super nonna digitale! Ora vado a vedere il tuo blog, a presto!

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  6. che post meraviglioso Lucia...io ho Ottavio ancora piccolo, ma a volte mi prendono le ansie già ora per quando crescerà...
    un abbraccio

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