L'AQUILA VIVE, ANCORA!

Sei aprile di tre anni fa. Ce li ricordiamo tutti quei momenti, anche noi che a chilometri di distanza abbiamo assistito inermi allo strazio di una popolazione che si è vista stravolgere la vita in pochi secondi. Abbiamo pianto con loro, seguito le operazioni di soccorso, dato, magari, un nostro piccolo contributo. Poi il terremoto che ha sconvolto L'Aquila e le terre d'Abruzzo è diventato traino per trasmissioni, articoli, dibattiti. Tutto va bene, se contribuisce a tenere accesi i riflettori su queste terre e sulla loro gente.

Alla fine, come accade per ogni notizia, i riflettori si sono spenti. Gli unici lumicini accesi erano solo riferiti all'ambito della politica e della cronaca. Senza nessuna polemica da parte mia, ma a me interessano di più le persone, quello che fanno, quello che provano, quello che vivono. Mi sono stancata di sentire le solite tristi storie su chi "ha mangiato" e niente su chi, nonostante tutto, vive e costruisce.

Ecco perchè quando ho ricevuto l'invito per la presentazione allo Urban Center del Comune di Milano del reportage "L'Aquila vive-Speciale L'Aquila di Semplicemente MonnyB" sono andata curiosa. E sono rimasta colpita.
Nel trailer di presentazione ho visto volti dallo sguardo intenso, malinconico ma vivo. Li ho visti con il grembiule da lavoro, nelle loro botteghe e nei loro locali. Il tutto intervallato dallo scenario surreale delle case del centro storico imbragate e sorrette da pilastri e giunture di metallo. Pochi intensissimi minuti da groppo in gola.

Poi le parole semplici di MonnyB, conduttrice televisiva che, con la passione e l'intraprendenza tipica delle donne ha colto al volo l'appello di un'altra donna, la ristoratrice Marzia Buzzanca." Il centro de L'Aquila è vivo, nonostante tutto. Il problema è farlo sapere alla gente, aiutateci."
Da questo accorato appello, da donna a donna, è nato il reportage, che doveva essere di una sola puntata e invece, data la ricchezza del materiale raccolto, sarà trasmesso in due giorni.
Se avete Sky, sabato 7 e domenica 8 aprile alle 14 e alle 21 andrà in onda su Gambero Rosso Channel HD, canale 411.

Nessuna polemica politica, ma solo vita vera. La difficoltà nel voler portare avanti ciò per cui si ha tanto lottato in un luogo devastato non solo dalle macerie, ma anche dalla noia di vivere. Quella della movida studentesca che ha riempito il centro del capoluogo abruzzese e che, priva di ogni regola, lo sta ulteriormente degradando. Questo ci ha testimoniato la piccola, ma grande Marzia. E mentre lei parlava, si difondeva per la sala un profumo di risotto allo zafferano.... Carlo Cracco, alle nostre spalle, stava cucinando il simbolo del gemellaggio di cuore tra Milano e L'Aquila: il tipico risotto alla milanese con il preziosissimo zafferano de L'Aquila.
Ho ammirato i gesti naturalmente eleganti di Cracco nell'aprire lo zafferano, nel mantecare e persino nel distribuire il riso. Usare meno zafferano, ma di qualità. Poche parole, ma significative per una come me che ogni tanto cede alla tentazione dello sconto del super.... ( custodisco con cura dello zafferano iraniano, che mi hanno regalato, ma ora non posso non cercare anche quello aquilano)

Ho assaporato il riso (presentato dentro la lattina che lo conteneva, idea bellissima) e osservato divertita chi, a passeggio per la Galleria, ha scoperto che Cracco stava cucinando (era praticamente in vetrina)...
Son tornata a casa con il desiderio di organizzare un viaggetto nelle terre abruzzesi e, magari, andare a cena nel locale di Marzia. E' lo stesso desiderio che ho per le Cinque Terre. Sapere che Vernazza è già in piedi e che attende i turisti, mi fa dire che tutte queste terre ferite ma vive si meritano che i turisti arrivino!