mercoledì 25 luglio 2012

VITA IN MONTAGNA



Un luglio di sole e fresco. I caldissimi Minosse e Caronte a 1300 hanno reso mite l'aria e splendide le giornate e Circe, che ha imbiancato di grandine tante città, qui è passata in un lampo. La vita in montagna è fatta di un'alternanza di mattinate passate a dormire (soprattutto per la tredicenne) e di sveglie abbastanza presto (ma mai troppo...). Di giornate cittadine trascorse tra campi da tennis, parco giochi, giretto a prendere il gelato e allenamenti della Samp  sotto casa (la Juve aveva portato ben altra vita, ma il divertimento per un apppassionato di calcio non manca...) e gite.
Zaino in spalla, ognuno il suo, ognuno con il proprio peso da portare e via, con nonni e amici. La voglia non c'è quasi mai, i nonni danno il ritmo e la nuova generazione si lamenta ma non ma  troppo, soprattutto se dopo chilometri macinati e centinaia di metri di dislivello si arriva in qualche piccolo angolo di paradiso: laghi, pianori pieni di genziane e nigritelle, chiazze di neve sulle quali scivolare.
E una serie di bellissime cascate come questa.
La vacanza montanara sta quasi per terminare, per la gioia del marito che nel week end sopporta luoghi e ritmi che non gli sono consoni. E' passato quasi un mese e non ho più scritto. La cucina langue, ma eccovi un breve saluto, frizzante e fresco come questa cascata e... alla prossima!






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