martedì 27 novembre 2012

LE ARANCINE SNOB



Lo ammetto. Per me sono sempre stati arancini. Non che ne sappia molto a riguardo. Il mio unico viaggio in Sicilia risale ai magici anni del liceo, una meravigliosa gita scolastica pensata apposta per assistere ad una tragedia nel teatro di Siracusa. Cultura e bagni a fine maggio insieme al professore di filosofia e a quello di storia dell'arte. 



I miei ricordi degli arancini sono stati legati per anni ai miei sabati passati con mamma e sorella in giro a Milano, mentre mio padre si dilettava tra mercatino e negozi di filatelia. Ne ho già parlato qui, ma prima di tornare a casa a pranzo chiedevamo di placare quel languorino con quelle invitantissime arance che facevano bella mostra di sè dalla vetrina del take away di Peck. Mordevo la crosta croccante, affondavo i denti nel riso giallo e scoprivo il cuore di mozzarella filante. Altro che fast food (che ai tempi aveva ancora da venire...)

Negli anni noi siamo cresciute, i sabati si passavano o in montagna a sciare o con gli amici. Il mercatino dei francobolli scomparve e Peck cambiò sede.

Ho riscoperto gli arancini della mia infanzia in uno dei miei tanti giri milanesi. Non so se me li ricordavo io più grandi, ma in realtà era una misura da bambina, o se le dimensioni si erano ridotte. Non più delle arance, ma dei clementini...
 La bontà, però,  era rimasta intatta. Sarà  anche l'appeal del ricordo, ma quando ho visto la ricetta di questo MTC ho pensato a non strafare, ma a replicare quello che mi piaceva tanto. 

In più, lo devo ammettere, io non sono fatta per le ricette che vogliono troppa preparazione e che magari non riesco neanche a godermi (chi frigge o mangia in piedi o finisce col ritrovarsi il piatto freddino) e un'arancina con riso giallo e mozzarella non sarebbe stata troppo complicata per me...

In ritardo come al solito ieri sera mi metto all'opera. Il riso giallo era già pronto (ne ho fatto dose doppia: il pranzo assicurato e la base delle arancine pronta èer l'uso). Mi sono messa al lavoro e ho prodotto, per la gioia della famiglia, che adora gli arancini (ma quelli tradizionali)

La crosticina croccante c'era, il riso giallo pure, il cuore di mozzarella filante anche. Ma alla famiglia non sono piaciuti. Marito e figli, abituati a quelli comprati in gastronomia e (orrrrrrrrorrrre!!) anche ad un preparato surgelato acquistabile al super, hanno decretato che mancava qualcosa. 

"Potevi metterci almeno un po' di pomodoro!
"Ma ho voluto provare a farle come quelle di Peck...  Ecco, appunto, sono delle arancine snob, preferiamo le tradizionali col ragù e i piselli." Ha decretato la figlia.

Pazienza, mi importava non perdere questo appuntamento con la sfida delle sfide. Vi piacciano o no, ecco a voi le

ARANCINE SNOB

per il riso:


1 kg di riso (io ho usato il Carnaroli)
2,5 l circa di brodo di carne 
una bustina di zafferano più qualche pistillo
50 g di burro
50 g di parmigiano grattugiato
una cipolla medio-piccola
olio evo q.b.
sale q.b.




Per la lega (dosi abbondanti per permettere la completa immersione dell'arancina)

800-900 ml d'acqua
la metà di farina
una manciata di sale


Per la panatura 

700-800 g di pangrattato

Per la frittura

olio di semi  di mais ( mi sono attenuta alla ricetta, io  uso sempre olio extravergine d'oliva, anche per i pochi fritti che faccio)

mozzarella fior di latte

PREPARAZIONE

  • Cominciate con  il riso. Se avete dubbi sul procedimento, guardatevi il post preciso di Pupaccena
  • Create  la lega stemperando acqua e farina e sale. Mescolate bene con la frusta per eliminare tutti i grumi.
  • Tagliate a dadini la mozzarella
  • Sistemate in una ciotola il pangrattato

Avete tutto l'occorrente per cominciare a preparare le arancine. Anche in questo caso non vi descrivo come procedere nel fare la polpetta e nell'inserire il ripieno. Il post di Pupaccena è corredato anche dalle foto e non potete sbagliare.

Inserito il ripieno e formata l'arancina, immergetela nella lega, lasciatela scolare e passatela nel pangrattato

Mettete sul fuoco una pentola con l'olio. L'ideale è che abbia il fondo spesso e i bordi alti. 

Quando l'olio è caldo, immergete le arancine, poche per volta. Cuocete per qualche minuto, finchè non saranno dorate in superficie. 

Adagiatele sulla carta assorbente e ... buon appetito!


PS lo so, si trattava di fare un cibo da strada in stile Palermo. Io gli arancini li mangiavo per strada,  mentre mio padre  guardava francobolli da Bolaffi. Quindi, niente happy hour milanese, ma ... sì, forse un po' snob lo sono ;) 










8 commenti:

  1. Devo essere snobbissima anch'io!
    A me quelli tradizionali non piacciono... mentre il risotto giallo lo apprezzo in tutti i modi. Proverò, grazie della ricetta. Ciao :-)

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    1. Prova! TI basterà fare doppia dose di risotto alla milanese e un po' di pazienza nel friggere. ma potrai farti aiutare dalla banda per creare le arancine! Ciao!

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  2. ahhhh
    a me quelli al ragù piacciono poco....invece adoro questi!!!!!!!!!
    anche io sono stata una sola volta in sicilia....e gli arancini me li sogno ancora!!!!
    cia cara, a presto!!!

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    1. ti dirò che il resto della famiglia ama molto quelli surgelati che hanno riso, mozzarella e pomodoro. E, visto che ne avevo preparate tante, ad alcune ho aggiunto un po' di salsa di pomodoro aiutandomi con una siringa...

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  3. decisamente non sei l'ultima, come vedrai osservando ilpost degli sfidanti, ma in compenso sei bravissima, perchè questa versione "chic" , scusa "snob", a me piace moltissimo!
    Grazie ragazza!

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  4. ...lo street food secondo me è anche un cibo di ricordi, una specie di memoria di sapori di luoghi attraversati e gustati..... edddunque se una l'arancina se la ricorda così, vabbbene anche così... un po' snob! a me è piaciuta ^_^

    ciao!
    roberta

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  5. snob o non snob...beh a me sembrano fantastiche, te le ruberei volentieri anche ora!!!!!!!!!!

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