Da undici inverni fa il suo dovere: riscalda ambiente e serate con gli amici. Il fuoco che scoppietta nel camino affascina tutti, grandi che ogni tanto si avvicinano per crogiolarsi al tepore e furtivamente buttano un legnetto perchè è così bello vedere come prende fuoco, e piccoli.
Già, i piccoli.... c'è chi si limita a chiedere di gettare carte e pigne, c'è chi ha deciso di scaldare i pastorelli del presepe e ne ha messo qualcuno dentro mentre la fiamma andava e c'è sempre chi vorrebbe proprio vedere da vicino come è fatto un camino e se non gli si fa attenzione, decide di entrarci.
Undici inverni e mai un problema.
Mai, però, un po' di manutenzione seria... Complici notizie disastrose di tetti di amici bruciati per via della canna fumaria sporca, questa volta abbiamo deciso che era meglio iniziare la stagione con una bella pulizia. Sabato ore 10, appuntamento con lo spazzacamino. Arriva, fa il suo mestiere. Pulisce tutte le canne fumarie a disposizione e se ne va.
La sera, ovviamente, è prevista una cena con amici. Quelli più cari, i fratelli di cuore. Siamo pochi rispetto alla media, il marito desidera tanto un bel risotto zafferano e salsiccia. Ok, sarà fatto.
Gli amici arrivano, in forno una crostata per un piccolo festeggiato sta scaldando la cucina e in taverna il marito accende il camino. Il risotto cuoce tra chiacchere di donne, gli uomini apparecchiano. E la taverna improvvisamente si riempie di fumo.
"Quello spazzacamino ha fatto un disastro, ora il fumo va ovunque tranne che nella canna fumaria!!!" Il marito sale furibondo. Si aprono tutte le finestre possibili e intanto il riso, ormai pronto, sta mantecando.
Scendo finalmente. I piccoli hanno fame, qualcuno ha già fatto capolino in cucina e rubato pezzetti di pane e formaggio. Faccio attenzione, la padella è bollente.
Arrivo nella taverna avvolta ancora dalla nebbia e penso che non sarà facile mangiare con tutto quel fumo così acre... ma cosa ci sarà stato in quella legna per fare questa puzza?? Stiamo per sederci a tavola, l'occhio va ai piedi del camino....Ma cosa è quell'acqua che esce? E poi da dove esce???? In una manciata di minuti mezza taverna si è allagata d'acqua, un tubo in qualche anfratto tra camino, muro e canna fumaria deve essersi rotto....
Risultato: niente acqua, niente riscaldamento, due ore ad asciugare la taverna e cena con un riso non più all'onda a chiederci cosa diavolo avesse combinato lo spazzacamino, che, accorso la domenica mattina ci ha rivelato che il caminetto era difettoso, montato e isolato male e che di fianco alla canna c'erano tutti i tubi della casa: scarico, acqua, riscaldamento, persino le canaline elettriche.
La pulizia della canna ha smosso un silicone non adatto ad alte temperature, con l'accensione qualche scintilla ha bruciato l'isolante, ovviamente non ignifugo, e per fortuna il primo tubo che si è rotto è stato quello dell'acqua...
E per fortuna eravamo presenti quando si è rotto, così abbiamo chiuso subito il rubinetto centrale (che fino a sei mesi fa neanche sapevamo dove fosse...)
E per fortuna lo spazzacamino si è rivelato un ragazzo disponibilissimo con cugino idraulico che in due giorni di festa ci ha ripristinato l'acqua e il riscaldamento....
Così, tra docce a casa del cognato, bottiglie per lavarsi i denti (come solo in Sardegna mi è successo), pranzi e cene dai suoceri e tripli maglioni per non avere freddo, due giorni sono passati in fretta.
Per scaldare la casa, il forno ha lavorato parecchio...
GIRELLE DI PANE NERO AL BACON RADICCHIO E TOMA
500 farina 7 cereali Molino Spadoni
280 ml acqua
un cucchiaio di olio evo
una bustina di lievito già presente nella confezione
qualche foglia di radicchio rosso di Chioggia
una fetta di toma piemontese
quattro fette di bacon
un po' di rosmarino tritato o di erba cipollina
Ho messo nel robot da cucina (la macchina del pane è fuori uso: mi sono persa una paletta) la farina, il lievito e l'olio, ho avviato l'impasto e unito l'acqua tiepida. Ho trasferito in una ciotola l'impasto e messo a lievitare nel forno.
Dopo una mezz'ora circa, ho impastato a mano facendo un po' di pieghe, e riposto nel forno. In tutto ci vogliono più di tre ore di lievitazione (seguite le indicazioni sulle confezione).
Terminato il tempo necessario, ho steso su un foglio di carta da forno la pasta, come se dovessi fare una focaccia, ho aggiunto radicchio tritato, toma a dadini, bacon e rosmarino tritati, un filo d'olio e ho arrotolato la pasta. Con un coltello affilato ho tagliato tante fette da un cm l'una, le ho spennellate d'olio e messe in forno a 220° per 15 minuti circa.
Un confort food ideale per giornate fredde e umide!! E speriamo che questo week end vada meglio....
LA ricetta è stupenda, ma il racconto...mica tanto!!! Spero che ora sia tutto a posto!!! Buon weekend...baci
RispondiEliminail problema camino/tubo deve essere stato un vero disastro, ma affrontato bene anche con queste girelle, che sembrano proprio squisite!
RispondiEliminaConosco quella farina perchè il mio lui la usa sempre x fare il pane nella macchinetta: adesso mi sa che gliela rubo! Ciao
Mi dispiace per il contrattempo...le girelle sono davvero saporite!!!Smack
RispondiEliminaCiao Lucia, per i graham cracker ti ho risposto nel mio blog...non ho usato stampini, ma solo un tahliapasta di quelli onsulati che si usano per i ravioli....e i buchini li ho fatti con i rebbi di una forchetta...;)
RispondiEliminagirelle squisite, complimenti, ciao
RispondiEliminaEliFla: hai proprio ragione!! Diciamo tutto a posto!! Baci
RispondiEliminaMila: mi piace tantissimo questa farina e quando faccio il pane me ne mangio sempre metà! A presto!
Ambra: grazie! buona giornata!
Trattoria da Martina: sei geniale!! pensavo fossero stampini da come ti sono venuti bene i biscotti!
Flavio, grazie grazie ciao e a presto!
Ciao Lucia! in questi giorni sono in fissa da pane, ne preparo un sacco: quasi quasi provo anche questi! :)
RispondiEliminaUn abbraccio
j
p.s. tieniti libera l'11 dicembre...