AL CONTADINO NON FAR SAPERE.... COME CUCINO LE PERE?

Che me ne faccio di dieci chili di pere? Domanda ricorrente da quando, tempo fa, il marito tornò a casa con questo gentile (e graditissimo) omaggio di un suo collega. Dopo averle elargite ad amici e parenti mi sono messa all'opera. Anche perché i frutti in questione erano sì buonissimi, ma mangiati crudi legavano troppo la bocca.


Inizio con  una torta cioccolato e pere usando il mascarpone al posto del burro (buona, ma in piccole dosi, da rivedere prima di finire sul blog...).
All'idea di mangiare pere cotte come dolce il marito ha storto il naso, ma passate a tocchetti nel vino di marasche e accompagnate da cioccolato fuso male proprio non sono... Sì, ma il sacchetto non accenna a svuotarsi...

Il lunedì non ho bimbi a pranzo. Mi cibo di ciò che trovo in giro, così non sporco nulla e non perdo tempo (brutta cosa la pigrizia!). Ma quelle pere che facevano capolino dal sacchetto mi hanno acceso la lampadina: in frigo giaceva ancora un po' di bresaola sulla via del rinsecchimento (con quello che costa, è un peccato, lo so!), questa volta almeno una padella la sporco volentieri.

BRESAOLA RESUSCITATA CON PERE TIEPIDE E PARMIGIANO

bresaola

due o tre pere dure 

olio extravergine di oliva

aceto balsamico

parmigiano reggiano

fior di sale

 Ho pelato le pere, le ho tagliate a dadolini. In una padella antiaderente ho scaldato due cucchiai di olio, ho aggiunto le pere, le ho fatte saltare e unito l'aceto balsamico. Per un paio di minuti le ho rigirate in padella. 

 Presa la bresaola, l'ho sistemata sul piatto, un leggero filo d'olio, al centro ho versato le pere. Ho ultimato aggiungendo un po' di scaglie di parmigiano e un pizzico di fior di sale. 

 Un po' di musica di sottofondo, una rivista a lato del piatto, mi sono goduta il mio pranzetto. E quando l'avanzo di bresaola è finito, ho replicato solo con pere e parmigiano.