Sarà l'inattività, sarà che questo grigio padano stanca un pò, ma in questi casi mi ritrovo attaccata allo schermo del pc a riguardare le foto delle vacanze...
E senza andare troppo lontano coi chilometri e i mesi, mi sono capitate sotto gli occhi quelle di un bella domenica pomeriggio d'ottobre passata alle porte di Milano.
Da ragazzina ci andavo con l'oratorio in bicicletta e in terza media è stata la location della rappresentazione della lauda di Jacopone da Todi messa in scena dalla nostra classe.
Si arriva davanti alla stazione di Rogoredo, piena periferia sud di Milano, e si gira a destra in una stradina che immediatamente costeggia campi, muri con edera rampicante, rogge e si arriva.
E' il borgo di Chiaravalle, il cui fulcro è l'abbazia cistercense, meta delle nostro pomeriggio da turisti in casa.
Per tutte le notizie storiche e le curiosità vi rimando al sito http://www.borgodichiaravalle.it/. Qui annoto solo le emozioni provate nel camminare nel chiostro pieno di luce, nell'ammirare la cura del particolare che trovavi ovunque, nei capitelli, nelle cornici delle porte e quando il chiostro si è vestito di un canto gregoriano soffuso. Girando ci siamo accorti che non era musica registrata, ma canto della schola di musica gregoriana che lì ha sede. E sempre in tema musica, che emozione per Giacomo e i suoi amichetti quando sono stati invitati a suonare le campane!
Dopo una visita anche all'interno dell'Abbazia, siccome il concetto di bello comprende tante sfumature, ci siamo diretti alla "Bottega dei monaci", dove, oltre a una ricca scelta di volumi su Chiaravalle, monachesimo, spiritualità, storia medievale, vengono venduti manufatti provenienti dai monasteri sparsi in tutta italia e i prodotti freschi del luogo, primo fra tutti il Grana, inventato dai cistercensi.
Visto che di grana e salamini il nostro frigo era già fornito, abbiamo optato per qualcosa di "forte": birra "La Cascinazza", unica birra prodotta da monaci in Italia, non pastorizzata nè filtrata, e un ottimo Traminer del monastero di Nova Cella in Alto Adige.
Spesso pensiamo di dover avere tanto tempo, forze e possibilità economiche per potere, viaggiando, vedere luoghi belli e gustarsi la vita. In realtà spesso non ci accorgiamo che le possibilità di godere del bello e di far vivere ai nostri figli ( e a noi) delle esperienze più formative di quelle che offrono la tv e la playstation sono veramente a portata di mano. Anche nella bassa milanese!
E senza andare troppo lontano coi chilometri e i mesi, mi sono capitate sotto gli occhi quelle di un bella domenica pomeriggio d'ottobre passata alle porte di Milano.
Da ragazzina ci andavo con l'oratorio in bicicletta e in terza media è stata la location della rappresentazione della lauda di Jacopone da Todi messa in scena dalla nostra classe.
Si arriva davanti alla stazione di Rogoredo, piena periferia sud di Milano, e si gira a destra in una stradina che immediatamente costeggia campi, muri con edera rampicante, rogge e si arriva.
E' il borgo di Chiaravalle, il cui fulcro è l'abbazia cistercense, meta delle nostro pomeriggio da turisti in casa.
Per tutte le notizie storiche e le curiosità vi rimando al sito http://www.borgodichiaravalle.it/. Qui annoto solo le emozioni provate nel camminare nel chiostro pieno di luce, nell'ammirare la cura del particolare che trovavi ovunque, nei capitelli, nelle cornici delle porte e quando il chiostro si è vestito di un canto gregoriano soffuso. Girando ci siamo accorti che non era musica registrata, ma canto della schola di musica gregoriana che lì ha sede. E sempre in tema musica, che emozione per Giacomo e i suoi amichetti quando sono stati invitati a suonare le campane!
Dopo una visita anche all'interno dell'Abbazia, siccome il concetto di bello comprende tante sfumature, ci siamo diretti alla "Bottega dei monaci", dove, oltre a una ricca scelta di volumi su Chiaravalle, monachesimo, spiritualità, storia medievale, vengono venduti manufatti provenienti dai monasteri sparsi in tutta italia e i prodotti freschi del luogo, primo fra tutti il Grana, inventato dai cistercensi.
Visto che di grana e salamini il nostro frigo era già fornito, abbiamo optato per qualcosa di "forte": birra "La Cascinazza", unica birra prodotta da monaci in Italia, non pastorizzata nè filtrata, e un ottimo Traminer del monastero di Nova Cella in Alto Adige.
Spesso pensiamo di dover avere tanto tempo, forze e possibilità economiche per potere, viaggiando, vedere luoghi belli e gustarsi la vita. In realtà spesso non ci accorgiamo che le possibilità di godere del bello e di far vivere ai nostri figli ( e a noi) delle esperienze più formative di quelle che offrono la tv e la playstation sono veramente a portata di mano. Anche nella bassa milanese!
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