domenica 25 ottobre 2015

UN POLLO RIPIENO, UN PO' DI BBQ E UNA SFIDA FOLLE



La sfida è sempre quella, vincere la pigrizia e le mille scuse, dalla mancanza di tempo, al fatto che il livello della gara è sempre più alto e mi sento sempre meno adeguata. La ricetta del mese di MTChallenge è nientepopodimenoche il pollo ripieno.
E che ci vuole, basta andare dal macellaio di fiducia, quello che ormai sa che gli vado a chiedere i tagli di carne più strani, quello ai cui si ordinano spalle di maiale intere, quello che conosce la passione da grillmaster del marito.
Basta chiedergli un qualsiasi pennuto disossato. E invece no. La difficoltà della sfida di questo mese è di nuovo tecnica, ormai non basta più la fantasia.

"Ma chi te lo fa fare." Il marito mi ha smontata all'istante e ha rinfocolato il mio lato pigro sempre in agguato, Poi mi sono detta che o mollavo definitivamente o non c'erano scuse. Bisognava almeno tentare. Di mollare, almeno per ora, non se ne parla.
Così mi sono armata di pollo, coltelli, pazienza e voglia di provare.

Primo punto fisso?
Il pollo sarebbe andato bel bello nel nostro amato kettle a cuocere per tutto il tempo necessario.
Secondo punto fisso?
Quando si parla di BBQ o di grilling in casa nostra si associa il tutto a pranzi e/o cene con amici. E quindi con il pollo squartato davanti a me ho preso in mano il telefono e chiamato gli amici di sempre per una serata da cavie.

Non mi dilungo oltre, chè la spiegazione è lunga e potreste addormentarvi nel frattempo.

Ecco la cronistoria del mio



POLLO RIPIENO COTTO AL BBQ


Per il ripieno


300 g di carne di maiale (io ho usato il filetto)
300 g di carne di vitello
150 g di prosciutto cotto
150 g di mortadella
100 circa di pecorino romano grattugiato
50 grammi di mollica di pane ammollata nel latte
un cucchiaio di erbe aromatiche
qualche chicco d'uva
un pizzico di sale e pepe

Per il pollo 


un pollo eviscerato di circa 3 kg
olio extravergine d'oliva
tre o quattro cucchiai abbondanti di mix di erbe aromatiche
un cucchiaino di aglio in polvere
una bella spolverata di paprika dolce

Per la salsa d'accompagnamento


Il fondo di cottura del pollo
un bicchiere di marsala
un cucchiaino di senape dolce
due cucchiai di farina di riso


Per i peperoni alle olive


Quattro  peperoni rossi
Olio extravergine d'oliva
una manciata di olive (per noi olive a scabeggiu souvenir della Sardegna)
un cucchiaino di zucchero di canna
una spruzzata di aceto di vino rosso
sale qb


Procedimento


1. Disossare il pollo.


Non sto a spiegarvi nulla, andate a vedere e a leggere come fa Patrizia. Io vi dico solo che per aprire in due il pollo incidendolo dalla spina dorsale ho fatto molta fatica e mi sono fatta aiutare dal trinciapollo, che il lavoro di disosso l'ho fatto con uno spelucchino e che spesso sono anche ricorsa alla FORZA BBBRUTA  delle mani...
Il risultato non è stato decisamente bello a vedersi, ma come prima volta non mi lamento: almeno non ho rotto la pelle. L'interno non era un mio problema, l'importante era che fosse buono da mangiare ;)

2. Preparare il ripieno


Lo ammetto, in attesa di dotarmi di un macina carne decente (che un giorno o l'altro arriverà a casa nostra, vista la quantità di homemade burger che produciamo) ho chiesto al macellaio di tritarmi il maiale, il vitello e i salumi.
Ho unito il tutto in una ciotola, insieme a pane ammollato nel latte, pecorino romano grattugiato, erbette aromatiche e sale, Ho mescolato e amalgamato.

3. Riempire il pollo


Pollo aperto sul tavolo, ho steso il ripieno e sistemato i mezzi acini di uva a cui ho tolto i semi. Ho chiuso il pollo (senza cucirlo) e l'ho abbandonato in frigorifero perchè la famiglia aveva fame e reclamava il pranzo (io e la mia assoluta disorganizzazione sugli orari...).

Sistemata la famiglia, sparecchiato il tavolo, ho ripreso in mano il pollo, ho recuperato un vecchio ago da lana/telaio delle perline e con uno spago da cucina ho cominciato a cucire. Forse il lavoro peggiore rispetto al disosso. Nel frattempo il marito ha cominciato a pensare alla cottura.
Primo step: accensione dei bricchetti di carbonella.



4. Rubbiamo il pollo


Nel glossario di chi fa BBQ il "rub" è quell'impanatura di spezie o erbe aromatiche che permette di creare una crosticina aromatica alla carne sottoposta a cotture medio lunghe. Abbiamo deciso di fare così con il pollo, utilizzando un rub molto semplice: erbe provenzali, aglio in polvere e paprika.
Ho spennellato il pollo con olio extravergine dì oliva e ricoperto con il rub. Prima le erbe aromatiche e poi una abbondante spolverata di paprika.



5. Cottura del pollo


Dopo aver acceso (nell'accenditore a ciminera indispensabile per tutti i griller) i bricchetti di carbonella (che sono degli ovuli di carbonella pressata, ideali per cotture lunghe), abbiamo messo a bagno nell'acqua qualche truciolo di legno per affumicare. Noi abbiamo utilizzato ciliegio e noce americana, due grandi classici dell'affumicatura. 



Una volta accesi, i bricchetti vanno messi nel kettle. Essendo quella del pollo una cottura indiretta, l'abbiamo sistemati a lato. Sotto il pollo è stato posto un contenitore in alluminio, per raccogliere i succhi. Abbiamo posizionato il pollo e messo i trucioli di legno (precedentemente scolati) sui bricchetti.

Coperchio chiuso e dispositivo stabilizzato sui 150/160° abbiamo lasciato che tutto facesse il suo corso




6. Peperoni


Ho lavato e pulito i peperoni, tagliati a strisce e messi a saltare in una padella con un po' di olio. Un po' di olive, un cucchiaino di zucchero di canna e una spruzzata di aceto, Fiamma vivace, ho cotto i peperoni lasciandoli un po' croccanti.

7.  Pollo cotto e salsa 


Dopo circa 4 ore (quando il pollo ha raggiunto i 77° interni)  ho utilizzato i succhi di cottura per fare la salsa d'accompagnamento che, lo ammetto, è rimasta piuttosto liquida.
Mentre il pollo riposava, ho unito ai succhi di cottura il marsala e fatto restringere un po', ho aggiunto un po' di senape e la farina di riso.









CONSIDERAZIONI FINALI


Cosa posso dire?

  • un successo che ovviamente aiuta l'autostima: sono contenta di essere riuscita a disossare un pollo, mi sono sentita un po' come la protagonista di Julia & Julia e so che potrò farlo di nuovo, anche se al momento non so se mi verrà di nuovo voglia... 
  • il pollo era morbidissimo e succulento, merito soprattutto della cottura a temperatura relativamente bassa e prolungata. Non è avanzato nulla, ovviamente. 
  • la nostra passione comune per la cucina e per il BBQ ci ha aiutati: se il marito era stato il primo a dirmi "chi te lo fa fare", è stato anche il primo a sostenermi e ad occuparsi di tutta la fase di cottura. 
  • con  meno di 4o euro (tutto compreso) ho nutrito undici persone, facendo pure una gran figura
  • non sono una food blogger. Neanche questa volta ho preparato per fotografare, ma ho carpito qualche foto qua e là mentre tutti già mangiavano. E la mano che prende la salsa della foto in apertura non è assolutamente voluta.... 
  • cosa riserverà la prossima sfida.... io già tremo...


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