Giovedì scorso era una di quelle giornate in cui ti alzi la mattina, porti i bambini a scuola, ritorni a casa e mentre il sole ti inonda la cucina mettendo in risalto tutte le magagne (dalla ditata sul vetro del forno alle briciole ovunque) pensi che sì, in effetti dovrei approfittarne del fatto che i bimbi escano al pomeriggio per mettere un pò di ordine in casa, ma la giornata si prospetta troppo bella, troppo luminosa per passarla tra le mura di casa. E allora via, cappottino rosso, macchinetta digitale in borsa e un paio di biglietti del tram. Questa volta ho deciso che era un pò che non gironzolavo dalle parti di Porta Ticinese.
Mi sono fermata in piazza Sant'Eustorgio a gustare il via vai della gente sul ciottolato e a naso in su a stupirmi del contrasto del blu del cielo con il bianco e il rosso mattone del retro della basilica.
E poi San Lorenzo, via Torino che di per sè è proprio brutta, ma ha stradine laterali talmente piccole e strette che non ti sembra più di essere in una metropoli, via Spadari e, insomma, i primi morsi della fame si facevano sentire.
Sono entrata, come chiamata, da Peck e davanti al banco dei piatti pronti, mentre tutti gli inservienti con un gran sorriso mi dicevano buongiorno, ho fatto un tuffo nella mia infanzia. Ho visto gi arancini. E mi sono ricordata di quando da bambina il sabato mattina andavamo a fare un giro a Milano, il mio papà da Bolaffi a comprare francobolli, noi "donne" alla Rinascente. Spesso, passando davanti alle vetrine di Peck, ci fermavamo a comprare quelle arance dorate di pan grattato che dentro nascondevano risotto giallo e un cuore di mozzarella.
Inutile dire che ai ricordi d'infanzia e alla fame non si comanda, così mi sono ritrovata ad addentare per strada un arancino croccante e profumato. In un attimo, sono stata sorpresa da un'onda di mozzarella soffice e filante, che ovviamente ha reso un pò difficoltoso l'assaggio per strada.
Chi lo sa, magari una volta proverò anche io a replicare questa delizia d'infanzia, anche perchè in casa tutti amano sia gli arancini ( o arancine) che il risotto giallo.
Intanto, visto che la scarpinata della giornata alla sera comincia a farsi sentire, e, messi a letto i figli, diventa difficile rimettersi a spignattare per il marito che torna tardi, ecco la solita versione di pasta super veloce ma appetitosa, inventata su due piedi dopo aver provato un nuovo formaggio cremoso assaggiato pochi giorni prima a Golosaria (di cui vi parlerò in un altro post) e trovato al supermercato.
MEZZE PENNE AL BACIO DI MAMMA MUCCA CARIONI (per 200 gr circa di pasta)100 gr bacio di mucca ( o ricotta, basta che sia cremosa)
100 gr pancetta affumicata
olio extravergine d'oliva
spolverata di erbette di Provenza
una presa di noce moscata
Mentre l'acqua bolle e la pasta cuoce, tagliare a striscioline la pancetta (io uso quella proveniente dall'Altro Adige) e rosolarla con un pò di olio in padella finchè non risulti un pò croccante. In una ciotola versare circa mezzo vasetto di Bacio di mucca e stemperarlo con un pò di acqua di cottura. Versare la pasta, mescolare, aggiungere un pizzico di noce moscata, una spolverata di erbette provenzali, eventualmente una grattata di pepe e versarvi sopra la pancetta sfrigolata nel'olio.
La prossima volta lo proverò utilizzando la salsiccia al posto della pancetta...
Buon appetito!