lunedì 28 ottobre 2013

Di vacanza, lavoro e mariti. #ilmantenuto

 


E' appena uscito. Il lunedì è più dura del solito. Tocca andare a lavorare, fare quei 120 km al giorno nei campi della bassa bassissima padana, tra poco arriverà anche la nebbia a fare compagnia. E quando si torna a casa il cellulare continua a vibrare, tra mail messaggi e chiamate. Quando ci si mette a tavola la domenica sera il pensiero va all'ennesimo week end passato troppo in fretta. 
Avere una moglie che rimane a casa forse non aiuta. Per questo, lo sapete, ho deciso di chiamare il mio blog così. Perchè in fondo in fondo il marito lo pensa ( e un po', forse, ha ragione): la mia vita è come una vacanza perenne. Sorvoliamo sul fatto che io non passi di certo la mia giornata spalmata sul divano, ma il fatto che la moglie possa permettersi di gestire i propri tempi, almeno per un po', di andare via per due mesi, di prendersi qualche ora per fare un giretto a Milano è per lui molto vicino all'idea di vacanza. 
Siamo una di quelle famiglie anti moderne: un marito che porta a casa lo stipendio, una moglie che dovrebbe fare la casalinga e la mamma a tempo pieno (dovrebbe...).

mercoledì 23 ottobre 2013

BRUNCH O BREAKFAST, BASTA CHE SIA AMERICAN



Dal week end a Camogli di mesi ne sono passati. C'è stata una bella vacanza di mezzo, con montagna e mare, cibo, buon vino, fiumi di birra e mirto, amici e chiacchiere, cieli, tramonti e colori. Nel telefonino nuovo centinaia di foto che, lo confesso, non ho ancora provato a scaricare.
Ci voleva l'MTC per farmi tornare. Il mese scorso il tema era intrigante, ma il marito aveva ancora voglia di sentirsi in estate e in vacanza. I plin gli ricordavano troppo la montagna che lui decisamente non ama...
Il tema di ottobre, invece, non era da perdere per nulla al mondo e così, dopo aver velocemente capito quale fosse l'unico week end a disposizione, mi sono organizzata alla mia maniera. Ovvero troppo tardi!
Capirete, quindi, perchè le foto sono orrende. Quella che doveva essere un'American Breakfast si è trasformata in un brunch e, ad essere sinceri, alla fine è diventata una merenda sinoira. La famiglia aveva fame, non c'era troppo tempo per mettersi ad allestire il set fotografico, e fuori regnava quel grigio buio triste che sta caratterizzando questo inizio autunno nella bassa padana.

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