18.30 di un pomeriggio nebbioso. Esco dalla riunione e mi infilo in farmacia. Di fianco c'è un piccolo supermercato. "Cosa preparo per cena"? Il solito dubbio di tutte le mamme-mogli.... Entro a cercare ispirazione. Vago per qualche minuto senza alcuna meta e senza idee per la testa. Poi lo sguardo si posa sul banco della gastronomia. Una fetta di cremosissima ricotta mi manda messaggi....
19.10: esco dal super. In testa una ricetta che non facevo da tempo. Lo so, non piacerà ad Anna che non ama la ricotta. In compenso Giacomo se ne farà fuori due piatti. E io e il marito avremo il nostro momento di amarcord...
20.05: il marito chiama, sta tornando. "Cosa si mangia?" La domanda usuale, quella che viene subito dopo il "com'è andata oggi". A volte, dipende dalla fame, viene prima ;). "Oggi un revival, pasta pomodoro e ricotta, ti va bene?" "Benissimo!! Belli i revival!"
Lo so, da una che ha un blog di ricette vi aspettereste di più. Soprattutto quando anche le mamme che di solito non si mettono ai fornelli danno il massimo per #liberericette.
Ma questa per me non è una ricetta qualsiasi. Si porta dentro i primi giorni da sposati, quando si usciva la mattina di casa col buio e si tornava e non era necessario alzare le tapparelle. Quando prima di andare a dormire preparavo la moka sul fornello e arrivavo alle otto di sera con un marito abituato a mangiare bene (dopo anni di mamma super cuoca) e parecchio affamato. I primi mesi di vita insieme, quelli in cui si impara tutto, anche a far da mangiare.