Capita. Capita di fare uno stacco dalle attività di
riordino ai piani alti e di scendere in
cucina. Una figlia che gioca, l'altro che su skype controlla i compiti. Uno sguardo al
pane che lievita, la lavastoviglie ha terminato. Poi da dietro le tende una luce soffusa e un accenno di
colore.
Esco, e là, oltre il traliccio dell'alta tensione, là dove la tangenziale rumoreggia come un torrente, proprio là il
sole tramonta. Come tutti i giorni. Ma in questo periodo o ci sono le nuvole o la nebbia impedisce ogni poesia e stupore.
Oggi no.
Quelle
nubi da materasso che lo striano sono come le pennellate del pittore. Sono ciò che rende il tramonto di una giornata limpida come questa uno
spettacolo da allargare occhi e cuore.
Chi sarà dotato di smartphone avrà fotografato e mandato immediatamente l'immagine su twitter e FB. Il
just in time dello stupore.
Io ho atteso che la chiacchierata via skype del figlio terminasse e ho messo mano al post. Nessun ritocco alle foto. E pazienza se non era programmato, pazienza se non c'è
ricetta.
Un momento di bellezza, inaspettato va fermato.