Ho abbandonato ogni speranza, quando i figli erano più piccoli siamo riusciti qualche volta a maggio a scappare il venerdì sera, secchiello e palette in macchina, e a goderci un paio di giorni di mare. Anticipo delle vacanze, pranzi in spiaggia, cene al ristorante.
Ma i figli crescono, per parecchi anni ancora non sarà possibile lasciarli da soli; sono i loro impegni, però, a dettare il ritmo dei miei pomeriggi e degli interi weekend. Quindi niente mare, niente spiaggia-sdraio-giornale-crema, ma tanti tornei-partite-paniniconsalamella-feste-recitetucosaporti?
Perchè il marito non soccomba sotto il peso di questo appropriamento indebito del suo esiguo tempo libero, basta realmente poco. Basta organizzare una bella cena o, meglio ancora, un bel pranzo con gli amici.Domenica il tempo era splendido e abbiamo ufficialmente aperto la stagione estiva fatta di puzzle di tavoli sotto il portico, sfilata di wurstel, salsiccia, entrecote, braciole unte di olio e spezie, griglia fumante, secchi di latta ikea style pieni di ghiaccio e bottiglie di birra e marito in tenuta da fuochista, orgoglioso e felice di quanto sia cotta bene questa carne e amici, tanti, che apprezzano.
E, si sa, quando si comincia a sentire nell'aria l'odore di griglia, dal vicino giardino fanno capolino i nipoti.... "zio possiamo venire da te oggi, fai la brasa?" E come mosconi cominciano a ronzare tra cucina e giardino. Quando dopo di loro comincia a ronzare anche il padre, mio cognato, beh, allora basta fare un rapido consulto, verificare di avere abbastanza carne e aggiungere un altro tavolo al puzzle!!
In questi casi, per non rischiare di mettere in tavola poche cose, mi invento quasi sempre qualcosa last minute che possa arrichire la tavola, anche se di solito non ce ne sarebbe bisogno.
Come questi
SABLEE SALATI AL PARMIGIANO, FARRO E SEMI DI LINO
ricetta rielaborata una sera con tanti amici e poco pane
180 gr di farina
70 gr di farina di farro
130 gr di burro
40 gr circa di parmigiano grattuggiato
un tuorlo d'uovo
due cucchiai di acqua fredda
semi di lino
fior di sale
Setacciare la farina, aggiungere quella di farro e il burro a dadini, sfregare con le dita finchè non avrete un composto di grosse briciole, aggiungere il parmigiano e il tuorlo. Mescolare, aiutandosi con la forchettae, aggiungendo un po' d'acqua. Formare una palla e far riposare in frigo mezz'ora (io non l'ho fatto, non avevo tempo).
Stendere la pasta tra due fogli di carta da forno. Con una formina tagliare i biscotti, spolverarli con un po' di semi di lino e un pizzico di fior di sale. Mettere in forno già caldo a 180° per 10-15 minuti.
Ma i figli crescono, per parecchi anni ancora non sarà possibile lasciarli da soli; sono i loro impegni, però, a dettare il ritmo dei miei pomeriggi e degli interi weekend. Quindi niente mare, niente spiaggia-sdraio-giornale-crema, ma tanti tornei-partite-paniniconsalamella-feste-recitetucosaporti?
Perchè il marito non soccomba sotto il peso di questo appropriamento indebito del suo esiguo tempo libero, basta realmente poco. Basta organizzare una bella cena o, meglio ancora, un bel pranzo con gli amici.Domenica il tempo era splendido e abbiamo ufficialmente aperto la stagione estiva fatta di puzzle di tavoli sotto il portico, sfilata di wurstel, salsiccia, entrecote, braciole unte di olio e spezie, griglia fumante, secchi di latta ikea style pieni di ghiaccio e bottiglie di birra e marito in tenuta da fuochista, orgoglioso e felice di quanto sia cotta bene questa carne e amici, tanti, che apprezzano.
E, si sa, quando si comincia a sentire nell'aria l'odore di griglia, dal vicino giardino fanno capolino i nipoti.... "zio possiamo venire da te oggi, fai la brasa?" E come mosconi cominciano a ronzare tra cucina e giardino. Quando dopo di loro comincia a ronzare anche il padre, mio cognato, beh, allora basta fare un rapido consulto, verificare di avere abbastanza carne e aggiungere un altro tavolo al puzzle!!
In questi casi, per non rischiare di mettere in tavola poche cose, mi invento quasi sempre qualcosa last minute che possa arrichire la tavola, anche se di solito non ce ne sarebbe bisogno.
Come questi
SABLEE SALATI AL PARMIGIANO, FARRO E SEMI DI LINO
ricetta rielaborata una sera con tanti amici e poco pane
180 gr di farina
70 gr di farina di farro
130 gr di burro
40 gr circa di parmigiano grattuggiato
un tuorlo d'uovo
due cucchiai di acqua fredda
semi di lino
fior di sale
Setacciare la farina, aggiungere quella di farro e il burro a dadini, sfregare con le dita finchè non avrete un composto di grosse briciole, aggiungere il parmigiano e il tuorlo. Mescolare, aiutandosi con la forchettae, aggiungendo un po' d'acqua. Formare una palla e far riposare in frigo mezz'ora (io non l'ho fatto, non avevo tempo).
Stendere la pasta tra due fogli di carta da forno. Con una formina tagliare i biscotti, spolverarli con un po' di semi di lino e un pizzico di fior di sale. Mettere in forno già caldo a 180° per 10-15 minuti.
Ecco i tuoi sablè!!! li aspettavo!!! baci
RispondiEliminawow strepitosi! li segno! ciao!
RispondiEliminaPoi andranno via è inevitabile goditeli anche così ;-))
RispondiEliminaI sablèe li faccio ma mai provato con la farina di farro ;-))
notevoli cara lucia! bravissima :-)
RispondiEliminaMmmmm ma fantastici! Da provare!
RispondiEliminaBacione
Federica
Il marito fuochista..ce lho!
RispondiEliminatornei-partite-paniniconsalamella-feste-recitetucosaporti? ...Ce l'ho!
Voglia di amre da soli con sdraio, rivista, mp3?..Ce l'ho!
Non mi manca nulla se non i sablèe!
ricordo bene quei fine settimana, io con figlie femmine mi sono risparmiata impegni di calcio ma le uscite con i boy scout, di quelle non ne ho persa una. ora ho qualche anno di pausa con le due piccole ma quando laura avrà 8 anni, mi sa tanto che mi toccherà ricominciare!!!! ottimi questi sablèe, con la farina di farro sono anche una novità! ciao
RispondiEliminaMaetta: eccoli! la prossima volta provo senza uovo e con un po' di erbette...
RispondiEliminaFederica: grazie! Un abbraccio!
Lory: hai proprio ragione!! la farina di farro era lì che mi chiamava...
Babs: ma quale onore!! Grazie e un abbraccio
Federica: ciao! ti sapresti impacchettarli e presentarlo con vero charme!
Elga: siamo sulla stessa barca... io porto i sablée, tu qualche tuo manicaretto...
Natalia: gli scuot da noi non ci sono, in compenso l'oratorio offre tamlente tante attività che ogni tanto penso che Anna abbia una vita sociale più intensa di quella che facevo io all'università!