martedì 18 maggio 2010

Torino mordi e fuggi e pasta con asparagi mordi e gusta



E' stato un week end intenso e pieno, di emozioni, di allegra compagnia, di cose belle viste e godute e di stanchezza. Ma ne valeva la pena. Cominciamo dall'inizio: sabato mattina niente relax, sveglia all'ora in cui si va a scuola e partenza per Torino. Da mesi avevamo prenotato la visita alla Sacra Sindone per noi e un gruppetto di amici. Arriviamo trafelati, siamo in perenne ritardo e ci mettiamo il cuore in pace: una coda infinita che lentamente avanza ci aspetta. Ma siamo in compagnia, si chiacchera e i bimbi giocano.

Giungiamo dopo tre ore davanti a quel volto che tanto abbiamo atteso. Primo impeto di commozione.
Usciamo, dopo il sacro è tempo del profano. Su indicazione di altri amici avevamo prenotato il pranzo in una struttura originale, la Piazza dei Mestieri, i cui responsabili con gentilezza ci avevano fornito anche qualche indicazione pratica sull'organizzazione del viaggio.




Sono quasi le tre del pomeriggio ma ci hanno aspettati. I tavoli sono già pronti.
Menù tipico piemontese per i grandi: tomino in salsa rossa, peperoni cotti nella cenere, acciughe al verde, raviolini del plin con sugo di brasato, brasato con patate al forno e bunet.
Per i bimbi nuggets di pollo, patatine fritte e tiramisù alla frutta.
Sui nostri tavoli birra prodotta dalla Piazza e pane e grissini fatti in loco. Assaporiamo il dolce mentre il responsabile ci racconta che la Piazza raccoglie più di 500 ragazzi che non vogliono continuare la scuola o che hanno abbandonato il loro iter alle superiori e insegna loro un mestiere.
Nella Piazza, che è un grosso edificio industriale del secolo scorso interamente ristrutturato in centro a Torino, ci sono infatti diverse scuole "professionali": si impara a servire a tavola, c'è un laboratorio di panificazione, un birrificio e una cioccolateria, c'è una scuola per cuochi e una per barman. Una scuola di grafica e una per parrucchieri ed estetisti. In progetto, inoltre, c'è la ristrutturazione dell'edificio di fronte, in cui troverà sede una scuola di cartooning.
Tutto ciò che per 20 euro abbiamo gustato era quindi preparato dai ragazzi, che con serietà e professionalità ci hanno servito ai tavoli.
Facciamo visita allo shop e carichiamo in macchina birre, cioccolato e grissini fatti con l'aggiunta del mosto della birra e paprica. Ci viene raccontato, mentre paghiamo, che durante la settimana la Piazza è sempre viva, non è solo scuola per ragazzi che per la maggior parte hanno alle spalle situazioni di disagio, ma anche luogo di aggregazione, stimolo a fare e a fare bene.

Sono quasi le cinque. Si potrebbe andare al Salone del Libro, o a Eataly, o ancora girare per i caffè di Torino, ma io ho un altro impegno. Torniamo a casa. Mi aspetta una lunga notte in pullman alla volta di Roma. E prima di partire ceniamo tutti insieme, ho degli asparagi, giusti per una pasta.

MEZZI ZITI ASPARAGI, COPPA, ZAFFERANO E MOZZARELLA
per una famiglia di 4, in cui il papà mangia per 2


500 grammi di pasta

un mazzo di asparagi

un cipollotto
una bustina di zafferano

mezza mozzarella fiordilatte

olio

sale

dadolini di coppa sott'olio


Lavare gli asparagi, dopo averli privati della parte dura. Metterli, possibilmente in piedi, in una pentola con un po' di acqua e cuocere finchè non diventano teneri. Scolarli e utilizzare l'acqua per cuocere la pasta (ovviamente dopo averla salata)
In una grossa padella soffriggere con un po' di olio il cipollotto. Aggiungere i dadini di coppa e far andare per un minuto circa.
Quando manca pochissimo a scolare la pasta, aggiungere le punte di asparagi e la parte più tenera del gambo, tagliata a rondelle, e lo zafferano diluito in un po' di acqua di cottura. Scolare la pasta, farla saltare nella padella.
A fuoco spento aggiungere la mozzarella tagliata a cubetti, rimescolare nuovamente e servire.
A piacimento insaporire con una grattata di pepe e un pizzico di fior di sale.



Non ho fatto foto, la stanchezza si faceva sentire, e in più non avevo molto tempo: c'era da portare Anna dagli amici a dormire (il giorno dopo partita di pallavolo) e il mio lungo viaggio per Roma che mi attendeva.... Mordi e fuggi a Torino e mordi e fuggi (domenica sera ero a casa) a Roma. Ma che commozione essere tra le 200 mila persone in piazza San Pietro!!


PS per chi è di Torino e ancora non la conosce, pare che valga la pena andare durante la settimana e vedere la vita nella Piazza. E se siete amanti della musica dal vivo, ecco il link della birreria: birrificiolapiazza






5 commenti:

  1. Ma guarda te!!! io proprio non la conoscevo!!! non è comodissima rispetto a dove abito io, ma prima o poi cercherò di farci un salto! baci

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  2. Lucia quante emozioni, una più forte dell'altra.... il passato ed il presente... davvero meraviglioso e come mi piace l'idea che tante persone che conosco virtualmente siano state li insieme o comunque vicino a me..... davvero emozionante!

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  3. sarebbe piaciuto anche a me vedere la Sacra Sindone, davvero delle belle emozioni.
    e poi lo shopping che meraviglia!!!
    baci.

    Ne approfitto qui per farti un invito: sto cercando di organizzare un incontro tra foodbloggers di tutta Italia il 19 giugno 2010 a Civitanova Marche.
    Se ti va anche solo di dare un'occhiata all'idea puoi leggere maggiori informazioni qui
    http://lacasadibetty.blogspot.com/2010/03/risultati-del-secondo-sondaggio-e-data.html
    mi farebbe piacere se potessi partecipare.
    A presto.

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  4. Maetta:invece per me è stato un tuffo nella mia infanzia, da lontano ho visto la casa dove abitavano i miei nonni, in piazza Statuto, che per noi bimbe era come il parco dei diverimenti (il mio nonno era pittore, la mansarda era un unico locale adibito ad atelier...)

    Ely: è vero!! Il passato che diventa presente! Che bello poter condividere con "amiche di penna" anche le emozioni più personali...

    Betty: ciao! Ho visto che stavi facendo il sondaggio per l'incontro. E' un po' lontano da casa mia e in quel periodo solitamente sono presa con gli ultimi preparativi prima di partire, ma non si sa mai!! Un abbraccio

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  5. Ti tiro le orecchie!!!!
    Ma come vieni " a casa mia" e non me lo dici?
    Eataly è dietro a casa mia ,che peccato Lucia avrei preso volentieri un caffè con te!!! ;-))
    Un abbraccio!

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