Affittare una casa su internet non mi lascia mai tranquilla finché non la vedo. Quella vicina a Orosei, una delle prime in terra sarda, mi aveva colpita per la descrizione del proprietario. Chissà se rispondeva alle mie aspettative? Di certo conoscevo solo la voce dal timbro inconfondibilmente isolano di colui che doveva affittarmela, un po' asciutto e spiccio nei modi. Chissà... Invece la casa era proprio come me l'ero immaginata, anzi, di più.
E il proprietario apparentemente sbrigativo e spiccio si rivelò un amante della propria terra al punto da rendere la vacanza di chi gli era ospite più gradevole possibile: consigli su spiagge, fichi appena colti per colazione, piccoli giri in catamarano per i bimbi e come benvenuto una bottiglia di vermentino in frigorifero e un vassoio di peschine sul tavolo.
Ci siamo innamorati della zona, mare e spiagge da cartolina, tradizioni ancora ben radicate e prodotti unici, e di queste peschine, piccoli savoiardi rotondi bagnati di alchermes e farciti di marmellata (albicocche)
Da allora le peschine accompagnano le merende dei bimbi e le nostre serate in terrazza a chiaccherare davanti a una bottiglia di mirto e una di filu e ferru.
Sarà che ormai è autunno, sarà che quando ci si trova tra amici non si può fare a meno di stazionare un po' davanti al computer per rimirare le foto del mare, sarà che in congelatore c'è ancora un po' di mirto gelato e, si sa, la sera c'è sempre bisogno di dolce per il marito... sarà ,ma era da un po' che avevo in mente di farle e finalmente mi sono decisa.
Tempo fa avevo visto il post di Sabrine sui pistokkeddos e mi ero detta che avrei potuto utilizzare la stessa ricetta per le peschine, pronti via!
PESCHINE NOSTALGICHE ALLA MARMELLATA DI PESCHE
per i savoiardi
uova 5
zucchero semolato fine (io uso lo zefiro) 100 gr
farina 00 100 gr (io a dire la verità mi sono accorta che era finita, quindi 80 gr di farina e 20 di maizena)
alchermes
marmellata di pesche
zucchero a velo
Accendere il forno a 180°.
Dividere le uova, tuorli e albumi. Montare i tuorli con 50 gr di zucchero a lungo, finché non si ottiene una crema giallo pallido che "scrive"
Montare gli albumi come si fa con le meringhe: prima da soli, poi aggiungendo gradualmente lo zucchero. Il risultato finale è che devono essere a neve fermissima.
Ora viene la fase più impegnativa: inglobare delicatamente gli albumi alla crema di tuorli, con il solito movimento dal basso verso l'alto. Non abbiate fretta, fate piano e poco alla volta perché meno sgonfiate il composto, meglio è. Passate poi alla farina, che avrete precedentemente setacciato. Versatela, col setaccio e un po' alla volta, nel composto e mescolate come prima.
Quando avrete terminato tutta la farina, preparate una teglia rivestendola di carta da forno.
Con la sacca da pasticceria o, come nel mio caso, con un cucchiaio, formate come delle quenelle di composto, ben distanziate tra loro. Spolveratele con lo zucchero a velo, aspettate che sia assorbito e ripetete l'operazione (questo procedimento serve a formare quella crosticina croccante sui biscotti, che contribuisce anche ad evitare che con l'umidità diventino gommosi).
Infornate per una quindicina di minuti, o almeno finchè non li vedete colorire un po'. Staccate il forno e lasciateli 5 minuti dentro senza aprire. Passati i minuti aprite e lasciateli nuovamente per altrettanto tempo.
Estraeteli, lasciateli raffreddare, staccateli dalla placca e bagnateli con un po' di alchermes (per i bimbi annacquatelo un po') e farciteli con marmellata di pesche.
E se non avete più voglia di mirto freddo... beh, la versione autunnale accompagnata dalla tazza di the va bene ugualmente!!
E il proprietario apparentemente sbrigativo e spiccio si rivelò un amante della propria terra al punto da rendere la vacanza di chi gli era ospite più gradevole possibile: consigli su spiagge, fichi appena colti per colazione, piccoli giri in catamarano per i bimbi e come benvenuto una bottiglia di vermentino in frigorifero e un vassoio di peschine sul tavolo.
Ci siamo innamorati della zona, mare e spiagge da cartolina, tradizioni ancora ben radicate e prodotti unici, e di queste peschine, piccoli savoiardi rotondi bagnati di alchermes e farciti di marmellata (albicocche)
Da allora le peschine accompagnano le merende dei bimbi e le nostre serate in terrazza a chiaccherare davanti a una bottiglia di mirto e una di filu e ferru.
Sarà che ormai è autunno, sarà che quando ci si trova tra amici non si può fare a meno di stazionare un po' davanti al computer per rimirare le foto del mare, sarà che in congelatore c'è ancora un po' di mirto gelato e, si sa, la sera c'è sempre bisogno di dolce per il marito... sarà ,ma era da un po' che avevo in mente di farle e finalmente mi sono decisa.
Tempo fa avevo visto il post di Sabrine sui pistokkeddos e mi ero detta che avrei potuto utilizzare la stessa ricetta per le peschine, pronti via!
PESCHINE NOSTALGICHE ALLA MARMELLATA DI PESCHE
per i savoiardi
uova 5
zucchero semolato fine (io uso lo zefiro) 100 gr
farina 00 100 gr (io a dire la verità mi sono accorta che era finita, quindi 80 gr di farina e 20 di maizena)
alchermes
marmellata di pesche
zucchero a velo
Accendere il forno a 180°.
Dividere le uova, tuorli e albumi. Montare i tuorli con 50 gr di zucchero a lungo, finché non si ottiene una crema giallo pallido che "scrive"
Montare gli albumi come si fa con le meringhe: prima da soli, poi aggiungendo gradualmente lo zucchero. Il risultato finale è che devono essere a neve fermissima.
Ora viene la fase più impegnativa: inglobare delicatamente gli albumi alla crema di tuorli, con il solito movimento dal basso verso l'alto. Non abbiate fretta, fate piano e poco alla volta perché meno sgonfiate il composto, meglio è. Passate poi alla farina, che avrete precedentemente setacciato. Versatela, col setaccio e un po' alla volta, nel composto e mescolate come prima.
Quando avrete terminato tutta la farina, preparate una teglia rivestendola di carta da forno.
Con la sacca da pasticceria o, come nel mio caso, con un cucchiaio, formate come delle quenelle di composto, ben distanziate tra loro. Spolveratele con lo zucchero a velo, aspettate che sia assorbito e ripetete l'operazione (questo procedimento serve a formare quella crosticina croccante sui biscotti, che contribuisce anche ad evitare che con l'umidità diventino gommosi).
Infornate per una quindicina di minuti, o almeno finchè non li vedete colorire un po'. Staccate il forno e lasciateli 5 minuti dentro senza aprire. Passati i minuti aprite e lasciateli nuovamente per altrettanto tempo.
Estraeteli, lasciateli raffreddare, staccateli dalla placca e bagnateli con un po' di alchermes (per i bimbi annacquatelo un po') e farciteli con marmellata di pesche.
E se non avete più voglia di mirto freddo... beh, la versione autunnale accompagnata dalla tazza di the va bene ugualmente!!
ciao lucia, che graziose queste peschine nostalgiche! grazie per la tua costante amicizia, sei sempre gentilissima!
RispondiEliminaciao
b
sono veramente belle queste peschine!! io invidio un pochino le tue estati sarde!!! un abbraccio e grazie per i voti!!
RispondiEliminaTi dico solo che mi hai fatto venire una voglia matta di preparare subito queste deliziose peschine tanto sono belle!!
RispondiEliminaBabs: grazie a te! E' sempre un piacere venirti a trovare, mi affascina vedere come da una passione ci si possa "inventare" un mestiere! A presto!
RispondiEliminak@tia: non sono scenografiche come le tue!! Devo migliorarmi nella resa estetica ma sono buonissime! ciaociao!
Mammazan: una esperta come te le può fare in un battibaleno!! ciao e a presto!
Deliziose, fanno venire voglia di copiartele subito! Ti sono venute benissimo, complimenti.
RispondiEliminadevo dire una gran bella nostalgia, i ricordi meglio averli e non averli, se poi trasformati in questa delizia ancora di più... brava
RispondiEliminaLa maggior parte degli italiani prenota le vacanze online, ci si può fidare anche se non si sa mai! L'importante è che a te sia andata bene.
RispondiEliminaLe peschine fanno venire l'acquolina tremenda!
voglio l'indirizzo di questa casa!E le peschine, ovviamente!!!Hai fatto dei capolavori!
RispondiElimina..MmmMmm che bontà, mio marito impazzirebbe!! Quasi quasi le provo..
RispondiEliminaMi fa' piacere che la Sardegna che adoro e che mio padre mi ha insegnato ad amare ti sia piaciuta, menù compreso vedo ;)
RispondiEliminaSon passata anche per ringraziarti del carinissimo commento sui cupcake di Halloween, se ritieni che il mio post possa interessare fai pure, mi imbarazza sapere che ciò che propongo possa piacere al punto di "citarmi" in un proprio post ^_^
Un forte abbraccio
Sonia
Ma tesoro, sono veramente buonissime!!! mi segno la ricetta, un bacione :D
RispondiEliminaMannaggia: vuoi dirmi che mi ero dimenticata di commentare queste tue peschine con l'impasto dei miei pistokkeddos? Scusami davvero, sono presa da così tante cose in questo periodo, causa trasloco... Comunque provvedo molto volentieri adesso, e vado pure a controllare se ho messo questa tua carinissima esecuzione nella mia pagina dedicata alle mie ricette nelle cucine degli altri. Grazie di cuore!
RispondiEliminaA presto
Sabrine
Sabrine: figurati!!! Ti ho immaginata tra falegnami ballerini e muratori vari... te le dedico, perchè hanno quella leggerezza lieta che trasmettono i tuoi post. Bacioni!
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