Ora di cena. A tavola con i bambini (ops forse dovrei cominciare a chiamarli ragazzi...)
"Buono questo pane mamma, come l'hai fatto?" dice trasognato il maschietto addentandone una fetta. Primo istinto: rispondergli dandogli subito la risposta. Mi fermo un attimo. Perchè non educare questi figli ad andare un po' più a fondo di ciò che li circonda e perchè non costringerli ad usare un po' di più cervello e osservazione?
"Guardalo e dimmi quale ingrediente ho usato secondo te."
"Ci sono dei pezzettini gialli, mamma" Ok, ci siamo, a spirito d'osservazione andiamo bene...
"Bene, vai avanti, cosa potrebbe essere? Quale alimento conosci che è giallo?" Ci pensa su quell'attimo di troppo
"Mais mamma!" Ecco la sorella maggiore. Ha dodici anni ma se può intromettersi e fare un po' la maestrina non se lo lascia scappare
"Ok, abbiamo capito che ho usato il mais. Ma il mais in scatoletta o qualcosa d'altro che si utilizza per un piatto che vi piace tanto? Cosa facciamo con il mais?"
SILENZIO e un punto interrogativo sulle loro facce.
Pensavo che fosse ovvio il collegamento con l'amata polenta e invece mi sbagliavo. Silenzio da entrambe le parti. Persino la maestrina ha perso la sua verve. E dopo il silenzio i tentativi più folli. Io sempre più esterrefatta. Poi finalmente si accende la lampadina: "la polenta!"
Ecco come sono i nostri figli: svegli e attivi su tutto ciò che interessa loro, preparatissimi a scuola, esperti in tutto ciò che è tecnologico, ma sanno ancora guardare, sanno ragionare, fare collegamenti, assorbire attivamente tutti gli stimoli che la realtà presenta? Ogni tanto il dubbio mi viene...
Beh, intanto mi riprometto che la famosa "pappa in bocca" non gliela somministrerò più e che non ci lasceremo scappare i mille stimoli della quotidianità. E che, visto che è piaciuto, rifarò il
PANE IN CASSETTA AL MAIS
realizzato, ovviamente, con la macchina del pane.
300 ml di acqua
un cucchiaio di olio extravergine d'oliva
un cucchiaino di sale
un cucchiaio di malto d'orzo
200 g di farina 00
200 g di farina manitoba
100 g di farina integrale di mais marano
un cucchiaino di lievito di birra disidratato
un cucchiaino di pasta madre biologica essiccata (in alternativa un altro cucchiaino di lievito di birra disidratato)
Mettere gli ingredienti nella macchina del pane nell'ordine in cui li ho elencati. Avviare il programma per pane integrale. Sfornare e lasciar raffreddare su di una gratella.
Buono per realizzare dei panini con salumi e affettati (io mi sono fatta una fetta di pane con stracchino allo yogurt, bresaola, olio e limone), o anche con una bella marmellata di albicocche spalmata sopra. Per una merenda finalmente un po' più sana :)
E' piaciuto tanto ai miei bimbi e lo dedico ai piccoli amici della comunità Gulliver, di Borghetto Vara, duramenrte provati dall'alluvione che ha colpito la Liguria. Vi invito, se non lo avete già fatto, ad andare a leggere il post di Melagranata e a chiedervi se potete fare qualcosa. Qui sotto vedete i dati bancari con i quali eventualmente fare una donazione, anche piccola, per questa cooperativa sociale, per questi bimbi già provati dalla vita e ora privati dell'accoglienza della loro dimora.
Grazie a tutti e a presto!
Grazie infinite!! Questo pane è bellissimo e la tua partecipazione è davvero preziosa!
RispondiEliminagrazie!
A presto
Patrizia
dai già il fatto di essere curiosi è importante, la polenta la consociamo bene noi i ragazzi non tanto :-)
RispondiEliminaadoro il mais nei lievitati...spesso anche io preparo il pane con questa farina, lo trovo rustico e delizioso!
RispondiEliminaUn abbraccio