giovedì 11 febbraio 2010

Yellow Submarine





Era da quando è arrivato a Milano che il marito a ripetizione chiedeva di prenotare la visita e io immancabilmente mi dimenticavo di farlo. Sì, perchè se si tratta di smanettare su internet vado benissimo (prenoto vacanze per noi e tutti gli amici, aerei, traghetti, hotel, sono una perfetta agente di viaggi!) ma se bisogna prendere in mano il telefono.... la pigrizia e, forse, quel po' di timidezza che mi è rimasto, mi attanagliano e rimando, rimando, rimando...

Questa volta mi sono messa d'impegno, dopo un tentativo andato a male durante le vacanze di Natale (nessuno rispondeva), ho chiamato il Museo e finalmente domenica siamo riusciti ad avere l'appuntamento.
Ore 16.15, presentarsi un'ora prima alla biglietteria del Museo della Scienza e della Tecnica.

Quindi domenica mattina, colazione con le brioche fatte il giorno prima, messa, brunch a casa dei nonni per festeggiare la zia e via, verso il centro.
Biglietti in mano, giriamo per il Museo fino all'orario stabilito per iniziare la visita guidata.
Firme e riempimento di moduli, indossiamo il caschetto protettivo (e i bimbi sono contenti) e ci avviamo con la guida a visitare il Toti. Entriamo (siamo in 7) e mentre la guida racconta di come funzionava il sottomarino e di come vivevano i 24 militari dell'equipaggio, non posso fare a meno di pensare che già in sette non sappiamo come muoverci, che vita deve essere stata in 24!
La visita prosegue, guardiamo fuori con il periscopio, osserviamo gli strumenti, chissà se i bimbi capiscono cosa è il sonar, chissà se riescono ad apprezzare o quello che si diverte di più è il marito...
Usciamo, foto di rito, ci ritroviamo con altri amici e proseguiamo il giro del museo, padiglione dei treni (bella ambientazione, locomotive a vapore), padiglione aeronavale, spettacolare, se non fosse che cominciava ad essere buio e l'illuminazione è da catacombe.
E' quasi ora di tornare, tappa al nuovissimo e moderno bookshop, ci tratteniamo dall'acquistare cappellini, t-shirt, felpe del Toti (molto belli ma anche molto cari) ma un libro sul sottomarino e un modellino per la camera di Giacomo ce li portiamo via.
E' tardi, voglia di pesce, ma tutto quello che c'è è in congelatore e in più non è che sia ha molta voglia di cucinare. Per fortuna esistono dei sughi pronti surgelati (non findus, sono prodotti nelle Marche). Per soddisfare la voglia di pesce vanno bene. Io coordino i lavaggi dei figli e il marito imbastisce la cena, variegando un po' il sugo .
E intorno al tavolo ci raccontiamo le impressioni, come al solito i bimbi mi stupiscono. Attentissimi, non hanno perso una parola di quello che è stato raccontato, con qualche esempio in più sono riusciti anche a capire il sonar e il giorno dopo sicuramente racconteranno tutto alla maestra.

Se devo dare un giudizio, direi che il Museo della Scienza e della Tecnica è un tesoro inestimabile per Milano, ovviamente poco curato. Certo, è ampissimo, pieno di oggetti e quindi difficile da valorizzare, ma in alcune zone l'impressione è di una gran accozzaglia di cose, non ci sono itinerari tematici segnalati bene, si respira un'aria di vecchio e trasandato (vetri sporchi, zone "interattive" non funzionanti, poche spiegazioni).
Sicuramente ottima l'idea dei laboratori (che peraltro non puoi prenotare su internet, così come il Toti, ed è un Museo della Scienza e della Tecnica...), domenica il Museo era pieno di gente, (è uno di quei luoghi in cui si può tornare più e più volte, tanta è l'offerta) ma sinceramente partire con il rinnovamento dal bookshop e dall'area ristoro (operazioni, per carità, ottime e al passo coi musei europei) e tralasciare il resto ....

La visita al Toti, così come quella al Museo, merita. La nostra guida è stata chiara e esaustiva nella spiegazione. I miei figli hanno 10 e 8 anni, è l'età giusta, secondo me, per vederlo.
Certo, la prenotazione solo in determinati giorni e solo per telefono fa un po' ridere...

Ora aspettiamo che venga inaugurato il Nazario Sauro al Galata a Genova per organizzare una bella gita ad Acquario (piace sempre!) e Museo del Mare. Il bambino più grande (leggasi il marito) è già in fermento...







2 commenti:

  1. Io da quando ho smesso di lavorare ho un rapporto pessimo con il telefono, tant'è che tutto quello che riguarda questo odioso attrezzo è demandato praticamente in toto al marito :D Mi ero ripromessa di portare Junio, quando saliremo a Milano, a visitare il Toti ed il Museo (io lo visitai da ragazza più di 20 anni fa!!!). Buona serata Lauradv

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  2. Mio marito demanda tutto a me (sei a casa, sei più brava di me a fare certe cose...)
    Sul sito del Museo e del Toti ci sono tutte le indicazioni per prenotare, quando ho telefonato il primo posto libero era due settimane dopo. Ma vale la pena, vuoi mettere raccontare a scuola che si è entrati in un sottomarino vero? Ciao e buona settimana!

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