Sabato mattina senza impegni, risveglio senza sveglia e casa piena di luce. La sera prima l'ennesima nevicata ha imbiancato il giardino e il sole è una piacevole scoperta. Colazione, il marito dorme dopo un rientro notturno dalle colline piacentine in mezzo alla neve. I bimbi vagano in pigiama tra sala sala e cucina, voglia di fare i compiti neanche l'ombra.
Ma è sabato mattina, il relax è d'obbligo. Non mi preoccupo più di tanto. (Ecco perchè sono sempre in lotta con l'orologio...)
Tiro fuori dal frigo quello che ho preparato la sera prima, mentre attendevo il ritorno del marito: la pasta per le brioche. Comincio a impastare, dividere in panetti, tentare trecce e girelle. Anna si avvicina e chiede di contribuire, "lavati le mani".
Anche se non ce c'è bisogno tiro su le tende, voglio fare il pieno di sole e poi il campo del grande albero davanti a noi è tutto bianco.
Ora siamo in due, lei, la creativa, la fantasiosa e io. Le due pasticcione all'opera. La lascio fare guidandola in pochi gesti, lei chiacchera e mi ricorda di quando per il suo compleanno abbiamo invitato le amichette a pranzo e poi per merenda ognuna ha fatto i biscotti.
Mi godo i momenti, chissà come verranno queste brioche.
La pasta è terminata, eccole tutte allineate nelle teglie, c'è la luce giusta per le foto. Ora bisogna solo attendere. E mentre lievitano, la giornata riprende gradatamente il ritmo normale.
"Bimbi, vestitevi e andate a fare i compiti". Anna parte e va, è il caso che io metta un pò di ordine in cucina (la lavastoviglie continua ad essere latitante...) e che cominci a pensare al pranzo.
Il telefono squilla, vado un attimo da un'amica, chiacchero un po' troppo, eccomi di nuovo a rincorrere il tempo. Ma l'incanto non è finito, e quando dal forno escono queste bellissime brioche, oltre alla soddisfazione rimane il cuore contento per quel momento di vita insieme.
LE BRIOCHE del sabato mattina
Da quando le ho viste da Gaia, mi è venuta voglia di farle. Ma non ho un'impastatrice degna. Stavo già pensando di tentare lo stesso quando ho visto queste da Ammodomio: potevo farcela anche io!
Come primo esperimento ho usato la ricetta del pan brioche della mia macchina del pane:Ma è sabato mattina, il relax è d'obbligo. Non mi preoccupo più di tanto. (Ecco perchè sono sempre in lotta con l'orologio...)
Tiro fuori dal frigo quello che ho preparato la sera prima, mentre attendevo il ritorno del marito: la pasta per le brioche. Comincio a impastare, dividere in panetti, tentare trecce e girelle. Anna si avvicina e chiede di contribuire, "lavati le mani".
Anche se non ce c'è bisogno tiro su le tende, voglio fare il pieno di sole e poi il campo del grande albero davanti a noi è tutto bianco.
Ora siamo in due, lei, la creativa, la fantasiosa e io. Le due pasticcione all'opera. La lascio fare guidandola in pochi gesti, lei chiacchera e mi ricorda di quando per il suo compleanno abbiamo invitato le amichette a pranzo e poi per merenda ognuna ha fatto i biscotti.
Mi godo i momenti, chissà come verranno queste brioche.
La pasta è terminata, eccole tutte allineate nelle teglie, c'è la luce giusta per le foto. Ora bisogna solo attendere. E mentre lievitano, la giornata riprende gradatamente il ritmo normale.
"Bimbi, vestitevi e andate a fare i compiti". Anna parte e va, è il caso che io metta un pò di ordine in cucina (la lavastoviglie continua ad essere latitante...) e che cominci a pensare al pranzo.
Il telefono squilla, vado un attimo da un'amica, chiacchero un po' troppo, eccomi di nuovo a rincorrere il tempo. Ma l'incanto non è finito, e quando dal forno escono queste bellissime brioche, oltre alla soddisfazione rimane il cuore contento per quel momento di vita insieme.
LE BRIOCHE del sabato mattina
Da quando le ho viste da Gaia, mi è venuta voglia di farle. Ma non ho un'impastatrice degna. Stavo già pensando di tentare lo stesso quando ho visto queste da Ammodomio: potevo farcela anche io!
430 g farina Manitoba
50 g zucchero (io ho fatto 40 zucchero e un bel cucchiaio di malto d'orzo)
140 g burro
60 ml latte
3 uova
un cucchiaino e mezzo di sale
una bustina di lievito disidratato
La sera prima ho versato nella vasca della macchina gli ingredienti in questo ordine: latte, uova, burro, sale, zucchero, farina, lievito. Ho avviato il programma per il pane dolce (la mia è una Moulinex home bread ed è il programma 4 ) e ho spento un'ora prima del termine. Ho trasferito l'impasto in un sacchetto e l'ho messo a riposare in frigo per tutta la notte.
La mattina successiva, ho tirato fuori dal frigo la pasta (che nel frattempo era lievitata ancora, prendete un sacchetto grande!) e ho fatto le pieghe per impasti ricchi di burro come indica Adriano. Poi ho cominciato a dividerla in tanti panetti e con Anna ho realizzato panini semplici, pangoccioli, girelle, trecce, saccottini al cioccolato e alla marmellata.
Ho posizionato le nostre creazioni ben distanziate su due teglie e ho lasciato che lievitassero per più di un'ora. Ho acceso il forno a 200°, ho spennellato il tutto con un po' di latte e infornato per circa mezz'ora (alcune andavano cotte forse un pò meno). (spegnere e tirare fuori dal forno quando sono belle dorate)
Morbidissime, profumate e invitanti. La mattina dopo i bambini se le sono divorate (spalmandole di Nutella), esperimento riuscito!
Che brava che sei.. ma anche Anna non scherza, vero?
RispondiEliminacomplimenti a tutte e due!
anche quando le feci io uscì il sole.. sara' magia?
Brava,anzi no, BRAVISSIME!!!! Il risultato è splendido, ma soprattutto è meravigliosa l'immagine di voi due intente a pasticciare in cucina!!!! Che grande tenerezza!!!
RispondiEliminaUn bacio affettuosissimo,
Ornella
p.s. Sono contenta di aver stimolaro la tua voglia di provare... Il mio intento è proprio questo:avvicinare chiunque a preparazioni chw sembrano impossibili! Se ci riesco io... :))))
che momento tenero e bellissimo!!!
RispondiEliminaE il risultato?
spettacolare.
Grazie a tutte! Ho girato i complimenti anche ad Anna, che si è divertita a leggere quanto avevo scritto. E' bellissimo cucinare insieme (ad amici, marito, figli), sono sempre momenti magici! ciao!
RispondiEliminama che belle!!! complimenti!! Sono incuriosita dal tuo tenero racconto... ma sei per caso di Piacenza??
RispondiEliminaK@tia, grazie! Non sono di Piacenza, ma dell'hinterland milanese. Mio marito lavora a Castel San Giovanni e tutte le sere torna a casa (tardissimo...)
RispondiEliminaah... ecco il perchè del "rientro notturno tra le colline piacentine"!!
RispondiEliminaDevo dire che mi sono persa a leggere i resoconti delle tue giornate, i bambini riottosi che non scoltano, tu che urli e sono ritornata indietro nel tempo e anche io strillavo, loro non mi ascoltavano...che nostalgia di quei tempi belli e tenerissimi...ma sono belli anche i momenti che passo ora al telefono con loro, mio figlio (33 anni)a Milano e mia figlia (31)a 20 km da qui e sono momenti magici, il piacere di sentirci, di comunicarci le cose quotidiane...
RispondiEliminaQuasi mi dimenticavo di farti i complimenti per i tuoi dolci...mo sono piaciuti TUTTI!!!
Un bacio
Mammazan: grazie! Ogni tempo ha il suo bagaglio di bellezza, e che bello avere coi figli il rapporto che hai tu! Quello con i miei è diventato ancora più intenso da quando mi sono sposata. Ciao, un abbraccio!
RispondiEliminaTutto bellissimo, le brioches, le foto, i racconti che fai, complimenti, un blog carinissimo!!
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