venerdì 12 ottobre 2012

IO VORREI DUE COZZE



Spiaggia di Sirolo, ristorantino e una tavolata di amici. Erano dieci anni fa, Anna e Giacomo i due unici bimbi: lei poco più di due anni, lui neonato. Arriva il cameriere, prende le comande e lei gli rivolge gli occhioni. "Io vorrei due cozze" Ilarità generale e stupore che una pischella di due anni potesse esprimersi in maniera così chiara e decisa.

Le cozze, una costante in casa mia. Non le amo particolarmente. Preferisco di gran lunga le vongole. Ma  i figli decisamente non le disprezzano e il marito le adora. Ne nutre una passione sfrenata, il suo mito è Frank, di Operazione San Gennaro, che muore felice in un tripudio di cozze.
In vacanza un anno tornò a casa con cinque chili di cozze, non vi dico che meraviglia pulirle!
In impepata, alla provenzale, gratinate (specialità della suocera), ripiene (che se le trova al ristorante si illumina) e poi come sugo della pasta. Metti le cozze in tavola e l'umore del marito vira al positivo immediatamente.

lunedì 1 ottobre 2012

LIBRI, MACELLERIE, GRIGLIATE E UN BIONDO


Si ricomincia. La scuola è iniziata da un pezzo, con questa settimana anche le ultime attività partiranno. La dotolist fa bella mostra di sé appiccicata sul calendario della cucina. Certificati medici? Uno su due. Scarpe nuove da ginnastica-calcio-tutti i giorni? Sono ancora da acquistare. Materiale scolastico? Ok, abbiamo quasi tutto. Libri di testo? Ne mancano due. Ops, no, mi sono dimenticata di ordinare quello di scienze.
Pazienza, proverò la soluzione di seconda mano. Posso sperare di essere fortunata e di trovarne uno di proprietà di uno "studioso" poco amante della materia. Ecco una scusa buona per farmi un giretto a Milano.

giovedì 27 settembre 2012

A TAVOLA NON SI GIOCA, MA CI SI DIVERTE



A tavola non si canta, non si fischia, non si gioca. Ecco le regole della buona educazione. Mio figlio sul non si gioca ha ancora qualche dubbio. Ma ci si diverte. Io a tavola mi diverto sempre, soprattutto se sono in compagnia di amici....
A tavola non si gioca, ma ci si diverte è stato il tema della serata alla quale sono stata invitata. E così è stato.
Organizzata da Fattoremamma in collaborazione con Babybel, la serata ha visto come protagonisti i bambini, le mamme, i famosi formaggini rossi, la fantasia e il divertimento.
Arriviamo, ovviamente in ritardo, alla location: ristorante la Pobbia, storico locale milanese.

Io e i figli. Lei, degna figlia di tale mamma, pimpante per aver a disposizione un'altro evento mondano. Lui al traino. Era già pronto a dare forfait: il calcio, si sa, è più importante. Poi un lieve infortunio ha scompaginato le carte e si è convinto. Vaaaaa beh, vengo anche io.
Ci facciamo largo tra formaggini giganti e bimbi alle prese con mostriciattoli e cera rossa. La creatività si sviluppa e si declina nei modi più disparati: pargoli che infilano cannucce nella cera e arrivano trionfanti a chiedere alle mamme di conservare il meraviglioso ragno in borsa (fosse successso a me la cera sarebbe ancora lì, spiaccicata tra portafoglio e agendina), piccoli inventori che realizzano alieni.


Le mamme chiacchierano, danno retta ai figli e si preparano spiritualmente alla singolar tenzone. Già, perchè anche a loro verrà chiesto di essere fantasiose.
Se a tavola ci si diverte, cosa possiamo creare con formaggini e verdura? Proviamoci!


Tavolone lungo, carote, limoni, ciuffi di prezzemolo e di finocchio, stecche di cannella, semini e i piccoli formaggini rossi. Un piatto quadrato e bianco come un foglio e si può cominciare.

Poco per volta il piatto ha preso vita, grazie anche ai suggerimenti dei miei prodi aiutanti. Mi sono divertita, non c'è che dire! E come me le altre mamme. Ognuna ha poi dovuto dare un nome alla propria creazione e spiegarla. Una giuria selezionatissima ha elaborato il verdetto e .... tadannnnn! La mia Primavera in campagna ha vinto il primo premio, insieme a Sara e Veronica.



Il divertimento è proseguito davanti a un ottimo risotto alla milanese. Chiacchiere tra mamme e ... a tavola non si invecchia (la gara ci ha rese tutte un po' bambine) e ci si diverte!


lunedì 24 settembre 2012

ALLE FONTI DELL'ACQUA PANNA




Una tre giorni magnifica e insapettata. In programma c'era un week end al mare, ma non si può dire di no a un invito nel Mugello a scoprire come nasce l'acqua Panna. E allora si parte, tutta la famiglia, alla volta dello stabilimento immerso nelle colline toscane. Una lunga strada tra filari di cipressi e campi di girasole e si arriva. Lo stabilimento è quasi nascosto tra bosco e vegetazione. Ma la sorpresa è che poco sotto ci apre i cancelli la villa Panna, dimora medicea, carica di storia e fascino. I momenti salienti dell'evento troveranno come contrappunto proprio la magica atmosfera della villa e i prelibati manicaretti sempre a disposizione (è stato un week end gastronomicamente impegnativo...). Un esempio? La merenda con la schiaccia all'uva, crostate caserecce e una mirabile torta di mele di cui devo assolutamente avere la ricetta!!

giovedì 6 settembre 2012

STESSA SPIAGGIA STESSO MARE




Sono anni che è così, le settimane al mare si passano con gli amici. Son tre estati che torniamo nello stesso luogo: una grande casa, appartamenti separati uno per ogni famiglia, un grande giardino comune e una fila di tavoli e sedie per i pranzi e le cene. Mare e pineta a pochi passi, con tanto di signora che vende la frutta a bordo spiaggia.

mercoledì 25 luglio 2012

VITA IN MONTAGNA



Un luglio di sole e fresco. I caldissimi Minosse e Caronte a 1300 hanno reso mite l'aria e splendide le giornate e Circe, che ha imbiancato di grandine tante città, qui è passata in un lampo. La vita in montagna è fatta di un'alternanza di mattinate passate a dormire (soprattutto per la tredicenne) e di sveglie abbastanza presto (ma mai troppo...). Di giornate cittadine trascorse tra campi da tennis, parco giochi, giretto a prendere il gelato e allenamenti della Samp  sotto casa (la Juve aveva portato ben altra vita, ma il divertimento per un apppassionato di calcio non manca...) e gite.

mercoledì 4 luglio 2012

GUACAMOLE, una ricetta a caso dal tex-mex party





Metti trentacinque amici e altrettanti pargoli dai pochi giorni di vita alla vigilia della maggiore età, un giardino, un portico abbastanza fresco e ventilato, tre ombrelloni di cui uno oversize, tante sedie ma mai in numero sufficiente, una fontanella d'acqua, spruzzini e canna. Aggiungi catini pieni di ghiaccio, bibite e birra, tavoli con ogni bendiddio, una super griglia fumante, un marito che si spara tre ore sotto il sole, davanti al calore del BBQ in un caldo pranzo di giugno ed è felice. Tutto questo è la festa per il  suo compleanno.

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