Avvento, tempo di attesa, di canti di Natale, di luci fuori dalle finestre, di alberi di Natale e di presepi, di calendari che quest'anno non siamo riusciti nè a comprare nè a fare. Tempo di addobbi e lavoretti, di mercatini e spettacoli (http://www.inquestanottesplendida.it), di corse al regalo e di raccoglimento, di cene e feste.
Tempo di preparativi e di ricette tradizionali, tempo di babà.
Babà, il dolce preferito da mio marito. Il dolce che mangerebbe sempre, ma che sua madre gli ha sempre fatto sospirare, perchè legato all'Avvento e al Natale (la sera della vigilia il sontuoso pasto a base di linguine all'astice si conclude con un ciambellone di babà di mezzo metro di diametro). Fuori da questo periodo, è rarissimo che si accinga a farlo.
Potevo non provare a realizzarlo? Avendo una suocera prodiga di consigli, mi ci sono cimentata. Ma a lei veniva sempre bello spugnoso, ottima alveolatura. A me pieno di grossi buchi che lo facevano somigliare più a una fetta di emmenthal che a un dolce. E procedimento e ingredienti erano gli stessi...
Quest'anno, non me ne voglia la suocera, ho tentato la via del web e mi sono documentata. Esclusa a priori la ricetta di Adriano perchè mi manca la planetaria, ho trovato su Gennarino quello che faceva per me. Ricetta per chi non ha una buona impastatrice. (a Babbo Natale ho già chiesto una reflex, non vorrei esagerare...).
BABA'
220 gr di farina di forza (ho usato la manitoba)
12 gr di lievito di birra (non l'avevo fresco, ho usato il disidratato con le giuste proporzioni)
3 uova
70 gr burro
30 gr zucchero
1 pizzico di sale
per lo sciroppo
500 ml acqua
4 hg zucchero
scorzette d'arancia non trattata
1 bicchiere o più di rhum da pasticceria (punch fantasia)
In una ciotola mescolare 20/25 grammi di farina col lievito, un cucchiaio di zucchero e un cucchiaio di acqua. Coprire e lasciare lievitare in un luogo caldo per almeno mezz'ora, finche il composto non sia raddoppiato di volume.
Una volta lievitato, aggiungere al composto i 200 gr di farina, un cucchiario di zucchero e, impastando, le uova una alla volta. Infine unire il burro ammorbidito e il sale.
Ho impastato con la frusta a mano a gancio e l'ho fatto a lungo, finchè il composto non ha cominciato a staccarsi del tutto dalle pareti e ad avere una consistenza molto elastica. Più si impasta e meglio è.
Porre la terrina in un luogo caldo e umido a lievitare, coperta da un panno (il forno va benissimo)
Lasciare lievitare finchè non ha raddoppiato di volume, poi versare l'impasto sulla spianatoia e sgonfiarlo facendo due o tre giri di pieghe, versarlo nello stampo e lasciarlo nuovamente lievitare per almeno un'altra mezz'ora.
Nel frattempo far bollire l'acqua con zucchero e scorzette finchè lo zucchero non si sia sciolto e lasciar raffreddare.
A lievitazione ultimata, preriscaldare il forno far cuocere a 200° per 20 25 minuti, finchè il babà non acquisti un bel colore dorato. Sfornare e lasciar raffreddare. Fare dei buchi sulla crosta dorata e versare lo sciroppo a cui avrete aggiunto il bicchiere di punch. Il babà deve assorbire bene lo sciroppo. Capovolgere lo stampo su un piatto di portata con bordi, di modo che lo sciroppo in eccesso possa essere raccolto, guarnire con le scorzette e servire con fette d'arancia.
Beh, questa volta è venuto molto meglio. Ma non ditelo a mia suocera....
Tempo di preparativi e di ricette tradizionali, tempo di babà.
Babà, il dolce preferito da mio marito. Il dolce che mangerebbe sempre, ma che sua madre gli ha sempre fatto sospirare, perchè legato all'Avvento e al Natale (la sera della vigilia il sontuoso pasto a base di linguine all'astice si conclude con un ciambellone di babà di mezzo metro di diametro). Fuori da questo periodo, è rarissimo che si accinga a farlo.
Potevo non provare a realizzarlo? Avendo una suocera prodiga di consigli, mi ci sono cimentata. Ma a lei veniva sempre bello spugnoso, ottima alveolatura. A me pieno di grossi buchi che lo facevano somigliare più a una fetta di emmenthal che a un dolce. E procedimento e ingredienti erano gli stessi...
Quest'anno, non me ne voglia la suocera, ho tentato la via del web e mi sono documentata. Esclusa a priori la ricetta di Adriano perchè mi manca la planetaria, ho trovato su Gennarino quello che faceva per me. Ricetta per chi non ha una buona impastatrice. (a Babbo Natale ho già chiesto una reflex, non vorrei esagerare...).
BABA'
220 gr di farina di forza (ho usato la manitoba)
12 gr di lievito di birra (non l'avevo fresco, ho usato il disidratato con le giuste proporzioni)
3 uova
70 gr burro
30 gr zucchero
1 pizzico di sale
per lo sciroppo
500 ml acqua
4 hg zucchero
scorzette d'arancia non trattata
1 bicchiere o più di rhum da pasticceria (punch fantasia)
In una ciotola mescolare 20/25 grammi di farina col lievito, un cucchiaio di zucchero e un cucchiaio di acqua. Coprire e lasciare lievitare in un luogo caldo per almeno mezz'ora, finche il composto non sia raddoppiato di volume.
Una volta lievitato, aggiungere al composto i 200 gr di farina, un cucchiario di zucchero e, impastando, le uova una alla volta. Infine unire il burro ammorbidito e il sale.
Ho impastato con la frusta a mano a gancio e l'ho fatto a lungo, finchè il composto non ha cominciato a staccarsi del tutto dalle pareti e ad avere una consistenza molto elastica. Più si impasta e meglio è.
Porre la terrina in un luogo caldo e umido a lievitare, coperta da un panno (il forno va benissimo)
Lasciare lievitare finchè non ha raddoppiato di volume, poi versare l'impasto sulla spianatoia e sgonfiarlo facendo due o tre giri di pieghe, versarlo nello stampo e lasciarlo nuovamente lievitare per almeno un'altra mezz'ora.
Nel frattempo far bollire l'acqua con zucchero e scorzette finchè lo zucchero non si sia sciolto e lasciar raffreddare.
A lievitazione ultimata, preriscaldare il forno far cuocere a 200° per 20 25 minuti, finchè il babà non acquisti un bel colore dorato. Sfornare e lasciar raffreddare. Fare dei buchi sulla crosta dorata e versare lo sciroppo a cui avrete aggiunto il bicchiere di punch. Il babà deve assorbire bene lo sciroppo. Capovolgere lo stampo su un piatto di portata con bordi, di modo che lo sciroppo in eccesso possa essere raccolto, guarnire con le scorzette e servire con fette d'arancia.
Beh, questa volta è venuto molto meglio. Ma non ditelo a mia suocera....
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