mercoledì 2 dicembre 2009

Quando il radicchio è troppo

Per fare in fretta al supermercato e per evitare il muro di gente che staziona davati alle bilance lo prendo già confezionato in vaschetta. Radicchio tondo di Chioggia. Lo mangio solo io perchè l'amaro non piace e perchè il marito la sera non si fa certo un'insalatina. E così i tre cespi di radicchio languono nel mio frigorifero per giorni, finchè presa da pietà verso quelle foglie esterne che cominciano a diventare molli, decido che è ora di farla finita.



CREMA DI RADICCHIO, TOMA E NOCI

Un cespo di radicchio
200 grammi di toma piemontese o taleggio o qualsiasi altro formaggio di montagna a pasta morbida
2 o 3 noci
olio extravergine d'oliva
un pizzico di sale

Lavare il radicchio, eliminare la parte bianca e frullarlo insieme a olio, formaggio tagliato a cubetti e noci. Regolare di sale.

Uso questa salsa per condire delle tagliatelle all'uovo. Mentre l'acqua bolle, scaldare la crema in un pentolino antiaderente, magari con un filo d'olio, di modo che il formaggio si sciolga. Stemperare con acqua di cottura o, se vi sembra troppo amara, con un pò di latte.
Mescolare e, per rendere ancora più sfizioso il piatto, aggiungere un pò di spek fatto precedentemente sfrigolare in padella con un pò di olio. Una grattata di pepe e anche bimbi e marito mangiano il radicchio.

Come al solito ciò che avanza viene stoccato nel congelatore, questa volta, però, mi è venuto in mente che potrei scaldare sulla piastra una fetta di pane nero appena fatto e spalmarci sopra la crema....


1 commento:

  1. interessante la cremina da spalmare anche sugli antipasti di natale :D eheh
    io come il marito ritengo il radicchio troppo amarognolo :P

    *

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