sabato 27 marzo 2010

Serate da ventenni e feste per undicenni.



Avevo proprio bisogno di un sabato. Capita che ci si illuda di essere ancora ventenni e si decida tra mamme di prenderci una serata tra noi e uscire a cena. E man mano che ci si accorda si passa dalla solita pizza in compagnia a qualcosa di più... D'altronde si riesce a uscire una volta ogni sei mesi, osare un po' non guasta. Così la mamma che ha agganci propone cena e serata con musica dal vivo in un localino che qualche volta frequentavo ai tempi dell'università. "Suona il fratello di un mio amico, si canta e si balla tutti insieme." Andiamo. Preparo per tempo sugo per la pastasciutta del marito, chè a mia mamma viene l'ansia a pensare alla cena del genero. Non c'è tempo per un dolce come quello di Alem, per fortuna c'è sempre un po' di cioccolato fondente e un fondo di crostata per alleviare la solitudine.
Arriviamo, locale vuoto e pochi tavoli preparati. Altri 30/40 enni tirati che cenano. Menù a prezzo fisso, non si sa cosa ci portano. Arrivano affettati e frittini vari, si mangia e si chiacchera, un frittino tira l'altro. Poi i primi, tre, di cui pansotti alle noci. Se si va avanti così, non c'è posto per il secondo e vuoi mettere il dolce... Tratteniamoci.
Arriva il cameriere e porta un fogliettino. Il conto. Scusa ma e il secondo? Ma non c'è almeno il dolce? Quello ci guarda come se gli avessimo chiesto la luna, va e dice: "gli ultimi tre (coppette al mascarpone) li ho portati al tavolo vicino. Niente. Anzi, chiudiamo subito i conti perchè abbiamo fretta. Chi vuole il caffè, al banco".
Allibite paghiamo. La tentazione di uscire a cercare un dolce è forte. Ma ci perderemmo musica e canti. Il locale di riempie, guardo le facce e sono tutti al massimo ventenni. Chissà cosa penseranno di quelle befane sedute al tavolo... La musica comincia, il locale si riempie sempre di più. Il ragazzo che canta intona tutti i canti che hanno caratterizzato le mie serate da ragazzina con chitarra, amici e falò. Si canta a squarciagola e complice il buio e la folla, ci si lancia in balli. Ogni tanto in pensiero va al marito e al giorno dopo. Già perchè il giorno dopo c'è da organizzare la festa di Anna, siamo in ritardo di quasi un mese. La serata va avanti e si va a letto ad un'ora da cenone da capodanno.
Il giorno dopo, però, sveglia alle sette e giornata piena di impegni come ogni venerdì. Nel tardo pomeriggio arrivano le quattordici ragazzine per mangare e fare la pizza insieme. E' incredibile come anche chi si atteggia già da signorina con look alla moda e cellulare in mano davanti alla pasta di pane, e pochi altri ingredienti si diverta come una bambina.
Dopo due giorni così mi sento come se avessi fatto ginnastica per 24 ore di seguito, ho la casa che cammina da sola e penso al dolce che non abbiamo mangiato... basterebbe tanto poco per far contento un cliente. Io in poco più di mezz'ora sabato scorso agli amici ho preparato una

CROSTATA CRUMBLE DI MELE E RABARBARO
ovvero come far fuori una marmellata di rabarbaro da pacco natalizio

220 gr di farina 00
30 gr di farina di mandorle
130 gr di burro di ottima qualità100 gr di zucchero
2 tuorli
un pizzico di sale

due mele (io ho usato le pinova, dure e dolci)
marmellata di rabarbaro

Ho preparato la frolla come faccio di solito, l'ho stesa nella teglia lasciando da parte un po' della pasta. Ho cotto in forno a 200° per una ventina di minuti, ho tirato fuori dal forno la torta, ho spalmato la marmellata di rabarbaro e sistemato sopra le fettine di mela (spesse 3/4 millimetri) e sbriciolato sulle fettine la pasta rimanente. Dopo altri 15 minuti circa di forno la torta sarà pronta. (regolatevi guardando la pasta frolla, quando imbiondisce, è ora di sfornare). Se volete spolverizzate con lo zucchero a velo e servite. Anche tiepida è buonissima.

Buon week end, me ne vado fuori a cena... e speriamo che ci sia il dolce!




7 commenti:

  1. Mentre aspettavo con taaaaaaanta pazienza che apparissero le foto mi sono letta la bella ricetta...poi finalemte sono arrivate le immagini..e allora....
    COMPLIMENTS

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  2. ah ahhaha!!
    Intanto anche io non vedo l'ora di fare una festa con le undicenni che preparano pizza!!!
    Lo sai già, quanto mi sento vecchia questa mattina, ma vecchia, eh...
    Che con le belle giornate e la nana che ora cammina e corre, ci toccano i parchi. A noi?!
    Il parco, e i pony, e la palla..
    siamo tornati a casa stremati.

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  3. che meraviglioso racconto....e splendida la crostata!!!
    un bacio

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  4. non ho mai sbriciolato la frolla sul ripieno, devo provare! Invece sentirmi una befana in mezzo a tanti ventenni urlanti... già fatto!
    ;) ma chissenefrega!!!! Basta sentirsi giovani, anche se il giorno dopo il mio fisico non regge piu' come una volta...
    ciao

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  5. Ciao grazie per aver fatto visita nel mio blog ^_^...

    il dolce in una fine cena tra amiche è un mast!
    vorrà dire che la prossima volta prenoterete solo se nel menù è previsto il dessert!
    baci a presto...

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  6. Mammazan e Maetta, grazie!
    Alem, argh i parchi!!! Io ci andavo con Anna che si arrampicava e chiedeva aiuto e Giacomo che nello stesso momento decideva di buttarsi giù dal passeggino!! Per fortuna poi siamo passati al cortile e ai giardini delle case altrui!
    Alessia, provaci, diventa bella croccante, a me piace tantissimo
    Pagnottella, grazie anche per la tua visita! La prossima uscita in programma e ad un mini corso di cucina in un cascina nei dintorni...

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  7. Che delusione a fine cena niente dolce..buonissimo questo crumble non ho mai provato a farlo a crostata, io la base sotto non la metto mai e penso sempre che sia dispersivo..tu mi hai fornito la soluzione!
    Buona giornata.

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