lunedì 30 gennaio 2012

EQUIVALENZE E TORTE DI MELE



Ora di pranzo, tornano da scuola e ci si mette a tavola. "Raccontatemi la cosa più interessante che avete fatto oggi a scuola." La domanda di rito solitamente è questa, chè il banale "com'è andata oggi" ha come al solito la risposta più evasiva possibile "bene", seguita dal silenzio. Cosa rispondono alla domanda un po' più impegnativa? La prima risposta è sempre la stessa: "l'intervallo" seguita (per il maschio) da "l'ora di ginnastica". Ma io non mi accontento e loro lo sanno (che mamma rompi!) e così un po' per volta viene fuori quello che almeno un po' li ha colpiti. 

Tempo fa Giacomo tornò  a casa raccontando che avevano parlato di unità di misura e di equivalenze
E siccome tutto deve essere calato nella realtà e reso concreto, oltre a girare per la casa misurando lavatrice-tavolo-quadri-frigorifero con la copertina di un quaderno, la maestra ha pensato bene di introdurre il concetto di grammo, etto e chilo con una ricetta della torta di mele che fa lei. D'altronde l'anno passato si sono dilettati nel laboratorio di cucina, che ha avuto parecchio successo..

"Mamma mi devi fare una torta di mele come quella della Giulia!" Richiesta buttata là, tipica di chi, come lui, assimila in silenzio, rielabora altrettanto in silenzio e dopo un po' ti lascia qualche indizio che ha capito, e si è pure interessato. 

Io, lo confesso, non ho mai seguito la ricetta della Giulia. 
Ogni tanto, quando sorseggio il mio caffè della mattina, mi diverto a guardare i miei libri di cucina. (a proposito, avevo pensato a una rubrica a riguardo e ovviamente mi sono persa via...). Quello di donna Hay sui dolci è una notevole fonte d'ispirazione. C'è una torta di mele che mi attira, decido di provare ma le mele mi piacciono tagliate a fettine, non inserite quasi intere nell'impasto.

Così ci siamo messi insieme, io e Giacomo, a preparare la torta, ripassando le equivalenze e le unità di misura

TORTA DI MELE LIBERAMENTE TRATTA DA DONNA HAY

150 g di burro
3 uova
200 g di farina
150 g di zucchero semolato
80 ml di latte
mezzo cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di lievito (io cerco di fare metà lievito e metà cremor tartaro)
2 mele renette
gocce di cioccolato quanto basta (ovvero quanto piace a voi)
90 g circa di marmellata di albicocche


Tirate fuori dal frigo almeno mezzo'ora prima sia il burro che le uova. 
Lavorate burro, uova, zucchero e cannella con le fruste o nel robot finché non otterrete un composto uniforme, cremoso.
Unite le uova una per volta, continuando a lavorare l'impasto.
Setacciate farina e lievito e aggiungete al composto. Mescolate e, dato che l'impasto diventerà un po' duro, aggiungete del latte (non troppo freddo, a temperatura) 
Amalgamate il tutto e aggiungete le gocce di cioccolato.
Pelate le mele e tagliatele a fettine sottili
Accendete il forno a 190°
Foderate con la carta da forno una teglia e versate metà impasto.
Sistemate metà delle fettine di mela e versate l'impasto rimanente. Ripetete l'operazione con le fettine di mela rimaste.
Infornate per 50 minuti circa.
Sfornate la torta, scaldate leggermente la marmellata e spennellatela sulla superficie della torta. Rimettetela in forno per altri 10 minuti circa.

La torta è buonissima mangiata tiepida, morbida e profumata. Ma a casa mia anche questa non dura più di due giorni. Quindi è ottima anche raffreddata!

Vado ad apparecchiare la tavola, tra poco Giacomo arriverà a raccontarmi la sua mattinata scolastica. Ciao a tutti!


11 commenti:

  1. Conosco bene il problema equivalenza... La cucina ne è una meravigliosa applicazione!!! Ottima la torta

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    1. hai ragione! e infatti quando cucino Giacomo di diverte molto! ciao!

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  2. un dolce comfort food davvero strepitoso!
    Sai che le risposte dei tuoi figli mi sembrano esattamente quelle che da la mia???
    Tutti uguali si ragazzi!
    Un abbraccio

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    1. E' vero! però devo dire che quando meno te lo aspetti, a volte, mi sorprendono con lunghe chiacchierate... un abbraccio anche a te e a presto!!

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  3. Favolosa la torta e il post, l'ho detto al maestro di casa chissà se le sue colleghe hanno delle torte di mele da sperimentare, per dare una mano alla cultura s'intende!!!!!
    E posso dire brava alla Giulia? Baciiii

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    1. Chiedi al maestro e poi sappimi dire!
      Certo che puoi dire brava alla Giulia, l'anno scorso ha fatto un quaderino di ricette per il laboratorio di cucina bellissimo e poi è una maestra eccezionale! Bacioni!

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  4. MMMMMMMHHHHHHH KE BUONA !!!! vedo anke le gocce di cioccolato ! ke delizia ! 6 sempre bravissima.
    beatrice

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    1. bea ciao!!! provala, è facilissima e viene proprio bene :) sono stata contentissima di averti rivista! un bacione

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  5. ciao sono simmy di dolci peccati di gola ti ho scovato solo adesso .. avrei voluto cliccarti una marea di +++1 ma non trovo il tasto vado a mettermi gli occhiali e magari poi lo cerco meglio

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  6. Fantastica idea quella delle equivalenze abbinate alla torta! Credo che la riciclerò...! :) Anche perché... decisamente mi può tornare utile l'aiuto di mio figlio quando, come stasera, non sono in grado di far corrispondere gli ml del biberon che uso come misurino, ai cc che trovo riportati nella ricetta... :))))
    Un sano ripasso mi farebbe gran bene!
    Oltre tutto, poi, questa torta di mele mi ispira mica male... ;)

    E allora... buona mangiata! :)

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  7. Ciao! che forte le equivalenze "applicate" in cucina!! mi piace da morire questa torta.. anche perchè ogni cosa con le mele già mi fa venire l'acquolina..!
    da oggi ti seguo cara..
    a presto
    Luisa
    ghiottodisalute.blogspot.com

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