UNA GIORNATA PER ME

Una figlia in gita, l'altro a scuola fino a metà pomeriggio. Una giornata di tempo bellissimo (non come queste) e un'occasione da non perdere. Sono senza la macchina, ma il marito mi dà uno strappo alla prima fermata del metrò. Portiamo il maschietto a scuola e alle otto e mezza sono già a Porta Genova. Cosa faccio in giro a Milano ben un'ora e mezza prima dell'apertura dei negozi??

 Respiro l'aria placatamente affaccendata della città, mi avvio verso via Vigevano. C'è un piccolo bar, graziosissimo, ricavato da una vecchia latteria dei primi del '900. Tutto bianco e tantissime scatole di latta d'epoca. Cappuccino e brioche morbida e soffice. Mi siedo al tavolino e osservo il viavai allegro della gente. Nessuno sgomita, tutti sorridono e scherzano con i proprietari. Sono finita in un angolo di paradiso? La tentazione di fotografare le scatole c'è, ma mi vergogno un po'...

Esco e mi avvio verso sant'Eustorgio. I Navigli sono secchi. L'impatto visivo non è dei migliori... ma decido di fare due passi fino al vicolo delle lavandaie. Mi intrufolo in un cortiletto di artisti. Tutte le botteghe sonnecchiano chiuse. Scatto due foto, il portinaio mi saluta e continuo.

Pochi girano per le strade. Sono perlopiù mamme con figli in bici che arrivano all'asilo correndo sulle due ruote.
Arrivo verso sant'Eustorgio. Lo sapete, è una delle mie zone preferite. Approfitto dei negozi ancora chiusi per fare qualche foto alle vetrine. Il negozio di abbigliamento che mi piace tantissimo, il look da signora chic che mi piacerebbe tanto avere tra un po' di anni ( ma in realtà, potessi permettermeli, qualche capo lo prenderei subito!)

Di fianco un meraviglioso negozio di tessuti. Miriadi di colori, texture e fantasie. Ogni volta che entro mi ci perdo e sogno. Ed esco con le mani vuote e tanti progetti...

Vago e osservo la gente che pedala. Chissà dove staranno andando? Chissà se li aspetta un ufficio o una scuola?

Io decido che è la volta buona per entrare in chiesa e guardarmela bene, come farebbe un turista. Leggo la leggenda delle reliquie dei Re Magi, ammiro gli affreschi, una preghiera ed esco. La Cappella Portinari apre alle 10, come i negozi. Peccato, sarà per la prossima volta, magari insieme a marito e figli.

Porta Ticinese, san Lorenzo, prendo una vietta a caso e scopro un negozio vintage (chiuso anche lui). Mi sento un po' fashion blogger e scatto.

 

Altre viette, altre vetrine. Questa è un'erboristeria in via Camminadella. Tutto in perfetto Easter style.

Le serrande dei negozi cominciano ad alzarsi. Nel frattempo arrivo in via Torino. Vetrine degne di foto non ce ne sono. Proseguo fino al Duomo, prendo corso Vittorio Emanuele. A san Babila decido che è ora di tornare indietro. La sera c'è in programma una cena fuori con le amiche. Perchè il marito non si deprima troppo decido di prendergli un paio di panzerotti di Luini. Ecco cosa ho visto.

Tre ordinatissime code da due persone l'una. Mezz'ora almeno di attesa. Per quanto bene possa volere al marito, non ho alcuna intenzione di perdere tempo così. Parte l'opzione B. Sulla via del ritorno passo dentro a Peck e ordino gli arancini. Tradizionali al ragù e piselli e rotondi allo zafferano e mozzarella. Esco con il mio pacchettino fatto su come se fosse un regalo prezioso e, a piedi, raggiungo Porta Genova.

Porta Genova - san Babila e ritorno: in cammino dalle 9 alle 15. Che bello!

Rientro a casa, il tempo di fare qualche lavoretto di Pasqua con i miei bimbi dell'oratorio, una doccia e via, al compleanno dell'amica. Una serata magnifica a mangiare carne argentina e a chiacchierare e ridere davanti a un buon rosso (argentino pure lui).

Una giornata per me... e buon compleanno Ele!