Sabato, è il giorno dell'Immacolata, alla messa siamo andati la sera prima e la mattina è tutta per noi. La neve appena scesa in giardino, il sole e il cielo blu come se si fosse in montagna e la casa inondata di luce. Il ponte di sant'Ambrogio è per tradizione quello in cui si portano su dalla cantina albero e presepe, in cui si mettono in prima fila i cd natalizi e si decora la casa. Musica, un marito che dorme e i figli che tra videogiochi e tv fanno capolino in cucina. Tutta questa luce ha il colore delle arance, perchè non preparare un po' di addobbi per la casa e per l'albero?
Prendo la frutta e creo. Mandarini e chiodi di garofano, rafia ed ecco delle palline di Natale da mettere sul panno rosso che fa da copertina al termosifone.
Arance e mele vengono affettate e sistemate sugli altri termosifoni a seccare. Profumo di spezie e di agrumi, è proprio tempo di Natale...
I figli cominciano ad interessarsi al laboratorio creativo della cucina più che a quello virtuale dei videogiochi, spuntano le formine dei biscotti ed ecco come riciclare le bucce d'arancia:cuori e stelline da seccare. Quando tutto sarà seccato bisognerà pensare a come utilizzare tutto ciò. Magari con un po' di colla a caldo potrei attaccarli alla ghirlanda di giunchi acquistata tempo fa.
La mattina creativa non si ferma neanche quando in cucina compare il marito. Un caffè, qualche chiacchiera ed ecco nuovi lavoretti.
Archiviamo la frutta e passiamo al riciclo. Avevo visto su pinterest una serie di addobbi coi fondi di bottiglia. Perchè non provare? Ci mettiamo al lavoro con colla, uniposca e porporina. E nascono fiocchi che andanno appesi all'albero. E che saranno l'oggetto di questo post.
Ce ne vogliono di giornate così. Placide, piene di sole, semplici e uniche. A fare piccole cose, a godere del campo di grano pieno di neve, a cantare e sorridere, a chiacchiarare e lasciarsi cullare dai pensieri. Proprio come quella mattina che insieme ad Anna preparai le brioches. Nessun impegno, nessun orario. Pazienza se si mangerà alle due. La colazione è stata lunga e tardiva e non ci sono partite di calcio che incombono (in realtà erano in programma, ma la neve ha fermato anche chi non si ferma davanti alle festività).
A volte basta poco. A volte basta riuscire a stupire il cuore.
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