VENT'ANNI PER GAMBA

Ne è passato di tempo dal post del roscon, e anche da quando avevo vent'anni....eppure mi sembra ieri. Eppure guardo gli studenti universitari seduti negli stessi caffè dove sono stata io e mi sembra di essere un po' loro coetanea. Povera illusa!

Per evitare la folla natalizia sulle piste, decido di portare i miei figli dove la maggior parte della gente a gennaio non va, allo Jafferau, il luogo delle mie sciate in compagnia di quando finivo il liceo e iniziavo l'università.

Tornano alla mente le giornate di gelo e nebbia, quando si faceva una pista e ci si rintanava alla Capannina per scaldarci un po', se si riusciva a trovare la strada, i salti degli amici più matti e spericolati, i pranzi primaverili alla conchetta, luogo ideale per una abbronzatura da invidia. E il freddo in faccia nella infinita discesa in seggiovia (oggi c'è la funivia, per fortuna), tra chiacchere e progammi per la serata. 

Ci si ritrova casualmente, alla partenza dello skilift,  con alcuni dei tanti amici della compagnia. Torniamo a sciare insieme. Sembra ieri, eppure abbiamo dei figli al seguito ai quali raccontare, come delle madame, dei tempi andati. 

Siamo grandi, io da sabato 8 ho vent'anni per gamba! Forse è il caso che comici a pensare che se mi chiamano signora un motivo ci sarà... 

E allora via ai festeggiamenti, perchè, come dice il marito, per combattere la depressione da tempo che passa, bisogna festeggiare. Quindi due ore di sano sci tra cielo e nuvole, una torta pensata per me dal mio amico pasticcere (triplo cioccolato) e un pranzo il giorno successivo con i miei in un ottimo ristorante di montagna. (con un sacco di ricette da provare a replicare). E al ritorno a casa, un aperitivo rinforzato con le amiche e chissà che nel prossimo week end non replichi con la mia carissima amica che ancora si sente giovane, ma per pochi giorni ...

Quest'anno il marito non solo si è ricordato degli auguri, ma, assecondando la mia passione, si è presentato con un pacchetto fatto da  lui (cosa rarissima!!) con all'interno questo libro 

e ... l'iscrizione al corso della cucina italiana sul pesce!

Se penso a me, il regalo più bello sono proprio questi quarant'anni. Ogni istante: dalla mia maestra d'asilo , la signora Bruna, alla scuola dei miei bimbi, dalle sciate con venti amici vestiti da carnevale a quelle con i miei figli, che ormai vanno, si fermano e mi aspettano, dai miei genitori a mio marito,  Dalla minestrina in brodo della mia mamma alla paella/risotto per 30 che ha allietato il nostro capodanno spagnolo! E il contorno degli innumerevoli amici che neanche FB, per fortuna, riesce a contenere, alcuni ormai persi per altre strade, altri che negli anni sono rimasti e coi quali si continua, ad esempio, a sciare insieme!

Dal prossimo post (non tra vent'anni!) ancora ricette, ve lo prometto!