CREPES, MONTAGNA E PARTITE DI RISIKO

Le crèpes, l’MTChallenge di questo mese farà sicuramente felici i miei figli. Questo ho pensato quando ho letto il post di lancio. Le crèpes sanno di pomeriggi in montagna, di merende golose in via Medail. Lo fanno i miei figli (che al momento però preferiscono i gofri) e lo facevo io insieme alla banda di amici: la scelta era tra il krapfen caldo e colante di marmellata di Ugetti, il pasticcere, e la crèpe della creperie vicina. E allora non c’era Nutella che tenesse: il massimo era cioccolato fondente e granella di nocciole. Molto meglio!!

Così quando ho cominciato a pensare a come presentare queste famigerate crèpes, la scelta è andata immediatamente sul dolce. E la tentazione di replicare il ripieno cioccolato e nocciole c’era, ma mi sembrava troppo semplice. Ho pensato che la base della crèpe potesse racchiudere il ripieno di un altro dolce da montagna, il dolce che spesso si mangiava durante le vacanze invernali da universitaria, dall'altra parte delle Alpi, quando, dopo il giro dei quattro passi, ci si sedeva stanchi in pasticceria. Forse avete già capito di cosa parlo…

Le ricette dell’MTC si affrontano nel week end. Quello passato non c’è stata l’occasione, ma quello appena trascorso aveva ciò in programma. Domenica abbiamo acceso la griglia e preparato un pollo che vi racconterò, mangiando alle tre del pomeriggio (ah, l'ora legale!!). La mattina avevo preparato la pastella e il burro chiarificato, ma non c’è stato spazio per un dolce….
La domenica sera, che solitamente viene risolta a panini e cinema in famiglia, ci ha visti riuniti intorno al tavolo a giocare a Risiko e mangiare crèpes.   Quando il marito mi ha vista preparare il ripieno per l’MTC mi ha timidamente detto che lui si aspettava delle crèpes salate. E così sia. Cena monotematica: crèpes con mozzarella prosciutto cotto, maionese e patè d’olive e a seguire quelle dolci: zucchero, nutella e….

CREPESTRUDEL

per le crepes (dosi per dodici crepes circa, che ho guarnito in diversi modi),

Vi copio e incollo la ricetta di Giuseppina

150 gr di farina O
350 ml di latte
50 ml d'acqua
2 uova medie
1/2 cucchiaino da caffè di sale

30 gr di burro chiarificato per cuocere

Per il ripieno (dosi per quattro crèpes circa)

due mele pinova
due pere kaiser
una manciata di uvetta
zucchero di canna
un bicchiere di berry cider (sidro aromatizzato ai frutti rossi)
una punta di cannella
5 noci

Domenica mattina: in una ciotola ho setacciato la farina con il pizzico di sale e al centro ho messo le uova sbattute. Ho cominciato a mescolate e ad incorporare un po' alla volta il latte unito all'acqua. Ho continuato a mescolare con la frusta piatta eliminando tutti i grumi. Ho coperto la ciotola con la pellicola trasparente e l'ho messa a riposare in frigo.

Nel frattempo ho messo in un pentolino a fondo spesso il burro (erano circa 150 g) e a fuoco basso l'ho fatto sciogliere. Non deve bruciare, quindi è importantissimo il tipo di pentolino che si usa (vade retro quelli low cost di tolla!) Una volta sciolto, ho eliminato con la schiumarola tutti i residui biancastri che si erano formati sulla superficie, e l'ho versato in un vasetto di vetro. Il risultato è un liquido limpido e giallastro. Se messo in frigo, tornerà ovviamente solido. Ne ho fatto di più, così ce l'ho sempre a disposizione!

Ho anche tagliato a pezzetti piuttosto piccoli  le mele e le pere, mescolati con un cucchiaio di zucchero di canna e messi a marinare, insieme all'uvetta, con un bicchiere di sidro.

Domenica sera: ho tirato fuori dal frigo la pastella e il burro. Ho deciso che per essere in linea con il paese d'origine della ricetta, avrei cotto le crèpes con la mia padella di ferro. In realtà quella che ho io è ideale per le entrecote e per le uova al tegamino. Quella per le crèpes è più larga e ha i bordi più bassi, ma devo dire che sono venute benissimo. La cosa impressionante è che, grazie al trattamento che ho fatto prima di usarla (utilizzando le bucce di patata) la padella rimane naturalmente antiaderente.
Ho scaldato la padella e versato una puntina di burro chiarificato, l'ho distribuito bene sulla padella aiutandomi con una spatola di silicone e ho steso un po' di pastella al centro. Ho mosso velocemente la padella per distribuire la pastella e ho aspettato che cuocesse. Aiutandomi con un coltello per il salame (di quelli lunghi, piatti e lisci) ho girato la crèpe e l'ho cotta anche sull'altro lato.

E mentre i commensali ripassavano le regole del Risiko ho farcito la prima tornata di crèpes salate.

Nel frattempo ho cotto in un pentolino la frutta insieme a un cucchiaino di zucchero di canna e ad una punta di cannella. Ho aggiunto anche un po' di sidro. Non l'ho cotta molto perchè mi piace che rimanga un po' croccante. In un altro pentolino ho fatto ridurre il sidro con una punta di burro e mezzo cucchiaino di maizena.

Quando finalmente anche la farcitura era pronta, ho preparato la crèpe in questo modo:

• un velo di marmellata di lamponi che sulla crèpe calda dovrebbe sciogliersi e prendere una consistenza più liquida
• la frutta alla quale ho aggiunto le noci
• ho chiuso la crèpe 
• le ho versato sopra la riduzione di sidro

Buonissima, solo un po' difficile da mangiare! E la partita di Risiko nel frattempo è andata avanti....

PS avrei voluto accompagnare la crèpe con del gelato alla crema, homemade, ovviamente. Ma è una settimana che sono senza macchina e vado avanti con le scorte del frigo e del congelatore....