Quando a fine agosto si parte, la scommessa è sempre se riusciremo a stivare in un'auto già piena di bagagli anche le decine di bottiglie di vino e mirto, i pecorini, i barattoli di miele, di pesto campidanese e di cardi sottolio, la peschine, le olive.
Così ci ritroviamo bottiglie, cibo, pacchetti di malloreddus e quant'altro sparsi sotto le gambe, in mezzo ai vestiti, sotto i sedili. E quando finalmente si arriva a casa si passano giorni a scartare pacchi come fossero regali di Natale.
E' la nostra scorta per la dura realtà. Come formichine accumuliamo briciole di sole, sapori, suoni di quella terra magica che è la Sardegna e che da anni è nei nostri cuori oltre che nei nostri progetti di vacanza.
Certo, più si va avanti nei mesi, meno ti viene la voglia di sorseggiare un mirto gelato, vuoi perchè fa freddo ed è meglio un grappino, vuoi perchè non è la stessa cosa farlo in casa con un grado fuori o sulla veranda immersi nel profumo di lentischi ed eucalipti, dopo aver messo a letto i figli, a chiaccherare con gli amici.
Ma nei pranzi di pesce, spesso è un Is Argiolas o un Cala Silente a riempire i nostri bicchieri, il carasau, che fortunatamente trovo anche qui, è il mio snack preferito (aimè), il miele accompagna anche i formaggi di montagna e i cardi stanno attendendo un'occasione speciale per essere gustati.
L'altro giorno abbiamo aperto l'ultimo pacchetto di olive a scabecciu. Quando siamo al mare, uno dura meno di una settimana, ma siamo due famiglie di amici e, si sa, con un salamino, una forma di pecorino, una ciotola di olive e pane, si può andare avanti a oltranza a chiaccherare e piluccare.
Le olive a scabecciu (un pò di cultura etnogastronomica....) sono ricavate da olive tonde o pizz'e carroga, colte mature, incise longitudinalmente, immerse sotto sale, scottate in acqua e aceto e disposte ad asciugare al sole. Vengono poi soffritte con aglio e prezzemolo e messe sott'olio con gli stessi ingredienti. Già dopo un mese si possono gustare, dopo un anno danno il meglio di sè.
C'è anche chi non le fa soffriggere e le mette direttamente sott'olio con gli aromi.
Sono saporitissime, un leggero sentore amarognolo. Sono ottime da sole, con un bel pezzo di pecorino o una fetta di salamino, o adagiate su una fetta di pane spalmata di crema di formaggio.
Io le unisco all'orata al cartoccio, al coniglio e al maiale, ma soprattutto mi bastano per rendere un pò diverso un banale sugo al pomodoro.
Come l'altra sera, la solita poca voglia di pensare a cosa cucinare per il merito che torna tardi e la ricotta sarda in frigo. La solita insalatiera di pastasciutta, condita con il
SUGO ALL'ARRABBIATA SARDA
aglio
olio extravergine d'oliva
peperoncino
salsa di pomodoro
ricotta sarda
olive a scabecciu
Soffriggere olio, aglio e peperoncino, aggiungere la salsa di pomodoro e le olive tagliate a listelli più qualcuna intera. Cuocere per tutto il tempo di cottura della pasta. Stemperare la ricotta con un pò di acqua di cottura, scolare la pasta al dente e saltare in padella con sugo e ricotta.
Con un boccale di Ichnusa si può cominciare a pensare di prenotare casa e traghetto... d'altronde l'ultimo pacchetto di olive è stato aperto, come faremo poi???
PS niente foto, era troppo tardi, poca voglia mia e troppa fame del marito.
Così ci ritroviamo bottiglie, cibo, pacchetti di malloreddus e quant'altro sparsi sotto le gambe, in mezzo ai vestiti, sotto i sedili. E quando finalmente si arriva a casa si passano giorni a scartare pacchi come fossero regali di Natale.
E' la nostra scorta per la dura realtà. Come formichine accumuliamo briciole di sole, sapori, suoni di quella terra magica che è la Sardegna e che da anni è nei nostri cuori oltre che nei nostri progetti di vacanza.
Certo, più si va avanti nei mesi, meno ti viene la voglia di sorseggiare un mirto gelato, vuoi perchè fa freddo ed è meglio un grappino, vuoi perchè non è la stessa cosa farlo in casa con un grado fuori o sulla veranda immersi nel profumo di lentischi ed eucalipti, dopo aver messo a letto i figli, a chiaccherare con gli amici.
Ma nei pranzi di pesce, spesso è un Is Argiolas o un Cala Silente a riempire i nostri bicchieri, il carasau, che fortunatamente trovo anche qui, è il mio snack preferito (aimè), il miele accompagna anche i formaggi di montagna e i cardi stanno attendendo un'occasione speciale per essere gustati.
L'altro giorno abbiamo aperto l'ultimo pacchetto di olive a scabecciu. Quando siamo al mare, uno dura meno di una settimana, ma siamo due famiglie di amici e, si sa, con un salamino, una forma di pecorino, una ciotola di olive e pane, si può andare avanti a oltranza a chiaccherare e piluccare.
Le olive a scabecciu (un pò di cultura etnogastronomica....) sono ricavate da olive tonde o pizz'e carroga, colte mature, incise longitudinalmente, immerse sotto sale, scottate in acqua e aceto e disposte ad asciugare al sole. Vengono poi soffritte con aglio e prezzemolo e messe sott'olio con gli stessi ingredienti. Già dopo un mese si possono gustare, dopo un anno danno il meglio di sè.
C'è anche chi non le fa soffriggere e le mette direttamente sott'olio con gli aromi.
Sono saporitissime, un leggero sentore amarognolo. Sono ottime da sole, con un bel pezzo di pecorino o una fetta di salamino, o adagiate su una fetta di pane spalmata di crema di formaggio.
Io le unisco all'orata al cartoccio, al coniglio e al maiale, ma soprattutto mi bastano per rendere un pò diverso un banale sugo al pomodoro.
Come l'altra sera, la solita poca voglia di pensare a cosa cucinare per il merito che torna tardi e la ricotta sarda in frigo. La solita insalatiera di pastasciutta, condita con il
SUGO ALL'ARRABBIATA SARDA
aglio
olio extravergine d'oliva
peperoncino
salsa di pomodoro
ricotta sarda
olive a scabecciu
Soffriggere olio, aglio e peperoncino, aggiungere la salsa di pomodoro e le olive tagliate a listelli più qualcuna intera. Cuocere per tutto il tempo di cottura della pasta. Stemperare la ricotta con un pò di acqua di cottura, scolare la pasta al dente e saltare in padella con sugo e ricotta.
Con un boccale di Ichnusa si può cominciare a pensare di prenotare casa e traghetto... d'altronde l'ultimo pacchetto di olive è stato aperto, come faremo poi???
PS niente foto, era troppo tardi, poca voglia mia e troppa fame del marito.
anche io ho così tanta voglia di mare, di profumo d'estate, di pomodori... :(
RispondiEliminae oggi qui piove ancora!!
e qui continua ad essere grigio (quando in altri posti c'è il sole, qui c'è la nebbia...)
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